Keith

Anche il mese di dicembre fa il suo ingresso. Gli abitanti della città hanno riempito la strada di luci per le strade e alle case
ogni tanto si vedono delle decorazioni. Il Natale non è un periodo che preferisco, forse perché in quel mese
Donna e Dermot mi hanno contatto visto che avevano dei lavori adatti a me. Sono partito dallo spacciare
droga a picchiare a sangue delle persone della mia stessa scuola; è strano che la polizia non abbia
individuato gli occhi che si celavano sotto la maschera che indossavo. Mi ricordo che l’ultima volta che l’ ho
vista, è stata quando l’ho lanciata contro Dermot. Inoltre nel mese di novembre, ci sono stati dei
cambiamenti, cioè che in primo luogo  ho mollato Christine. Dice che io ho troppi segreti e che non mi confido abbastanza con lei. La
decisione di questo ultimo passo è spettata a me. Nei corridoi, Ryan e Valery si frequentano alla medesima
maniera: lui invita tutti alle feste e lei le rifiuta, devo trovare l’occasione di poterle parlare. Nel corso di
scienze ultimamente ha legato con una certa Martha, capelli neri e occhi verdi, sembra che tra  loro scorra buon
sangue. A mensa prima che lei possa scappare dalla mia vista, la afferro per un polso e diretto le incito << Ti
devo parlare>>
<< Non posso sto andando in biblioteca, io e Martha dobbiamo prepararci per il compito di science>>
<< E’una questione di vita o di morte Val>> Pronuncio autoritario.
<< Aspetta un attimo>> Si reca dall’amica, la avvisata del mio contrattempo e quanto pare lei conferma con
due pollici alzati, che strana. Mentre andiamo alla ricerca di un posto più appartato, osservo gli abiti che lei
sta indossando: una felpa a maniche lunghe di colore blu, pantaloni di jeans a vita alta e scarpe bianche,
non so perché ma mi piace questa sua naturalezza.
<< Dimmi>> E’ lei a prendere parola.
<< Dovete rivelare alla polizia la questione sul mio conto>> Si blocca. << Non dovete proteggermi, io
proteggerò voi>> Ancora nessuna risposta. << Valery, ascoltami non potete continuare a vivere con questo peso, se io mi consegnerò alla polizia voi sarete salvi e Dermot e Donna prenderanno solo me>> Lei non sta
comprendendo questa mia scelta inaspettata, i suoi occhi stanno fissando il vuoto.
<< Valery dì qualcosa>>
<< Keith, non posso>> Anche se  vuole lasciarmi andare, avrà il coraggio per farlo.
<< Val, se io vado in prigione voi starete lontani da me e dai miei casini, e Donna e Dermot verranno
arrestati per il male che mi hanno causato>>
<< Attuiamo un piano insieme>> Propone lei.
<< Che cosa otterremo?>>
<< Una vita migliore?>> Butta lì la risposta, indietreggia e appoggia la schiena al muro.
<< Una vita migliore>> Ripeto io sarcastico.
<< Proviamoci, se non dovesse funzionare porterai a termine il tuo piano>> Alza un po’ il suo tono della
voce dall’agitazione che aveva in corpo.
<< Va bene, faremo come dici tu. Mandi tu un messaggio a Ryan?>>
<< Ci penso io, a che ora dobbiamo vederci?>>
<< Verso le due, all’uscita di scuola>>
<< Ora gli scrivo, a tra poco>>

Valery

Alle due del pomeriggio, dovrò vedermi con Keith e Ryan per realizzare un piano che ci possa permettere di
porre fine a questo stupido gioco. Non avrei mai immaginato di risentire la sua voce in tutto questo temo e
mentre stavamo parlando, avevo le farfalle nello stomaco. Il primo oggi indossava una maglia
nera a collo alto, pantaloni neri strappati e scarpe blu. La cotta per lui non mi è passata, queste non possono
scappare, rimangono dentro fino a che non trovano il momento giusto per rientrare in superficie, ed esse
sono in superficie in un momento del tutto sbagliato. Il mio cuore è sbagliato, si sta innamorando di una
persona che potrebbe morire da un istante all’altro, ho il timore che questo possa accadere veramente,
anche se trovassimo un piano contro Donna e Dermot, le nostre vite sono comunque a rischio. L’ansia sale
ogni giorno che passa, quale saranno le loro prossime mosse? E se noi non saremmo preparati? No, non
devo essere pessimista, devo essere ottimista per noi tre. In biblioteca arrivo con qualche minuto di ritardo,
Martha ha scelto il posto nella sezione dei libri di scienze, e sulla tavola sono situati gli appunti
dell’argomento che avremmo dovuto studiare per il compito di fine semestre.
<< Eccomi>> Poso lo zaino sotto ai miei piedi e traggo fuori altri appunti.
<< Di cosa avete parlato?>> Domanda la ragazza posando il palmo della mano sulla guancia e il gomito sul tavolo con aria interessata.
<< Nulla di che>>

<< A vedervi, lui era serio>>
<< Se abbiamo parlato, e non ti voglio raccontare granché, significa che è un argomento che non ti
riguarda>> Sbotto improvvisamente.
<< Va bene, va bene. Iniziamo a ripassare?>> Domanda lei arrendendosi.
<< Certo>> Esclamo io accennando un sorriso falso, ma prima mando un messaggio a Ryan parlandogli del
ritrovo al cancello di scuola.

Ryan

Heart mi ha inviato un messaggio basato su incontro che prenderà luogo al cancello principale del nostro
liceo. Che figura ci faccio ad aspettare quei due? Devo togliermi i miei amici di dosso, anzi quali amici?
Nell’ultimo mese hanno creato un gruppo per conto proprio, e secondo loro nell’ultimo periodo sono
troppo impegnato, sapete cosa vi dico? Andate tutti a fanculo, quelli ad essere troppo impegnati qui siete
voi, e non avete idea di quello che io sto passando, poiché sono nella merda fino al collo, alla prossima
assemblea di Istituto racconterò a tutti la verità su Kyth. Che nomignolo perfetto gli ho affibbiato, sarebbe la
fusione tra i suoi nomi, di certo mi prenderà a pugni. Negli altri anni è stata Lucas la vittima, ora non lo sarà
più un giorno dovrò pur scusarmi con lui, se tornerà qui perché il bastardo mi ha bloccato su tutti i contatti.
<< Kyth , Heart>> Sono l’ultimo, be’ meglio essere ultimi che primi.
<< Kyth?>> Sapevo che a Keith non gli sarebbepiaciuto.
<< Ti piace? Ho fuso i tuoi due nomi : Keith e Kyle>> Mi guarda con aria furente << Dai ti piace?>>
<< No, mi fa schifo. Venite a casa mia? Mia madre in questi mesi ha trovato un lavoro da cameriera, e non
sarà di ritorno fino a mezzanotte>> Andare a casa del mio peggior nemico? Ottimo, così i due rompicoglioni
potranno attaccarci da un momento all’altro, anzi meglio che attacchino casa sua, piuttosto che le nostre,
così chi rimette è lui. Io e Heart acconsentiamo e camminiamo verso la nostra meta.

Lucas

E’ dicembre, sul muro della mia stanza ho appeso il calendario. I giorni trascorrono in fretta e con un
pennarello rosso segno una x fino ad arrivare a quello  in cui potrò incontrare Valery, la ragazza che è stata
al mio fianco nei momenti in cui credevo di crollare, poi ho ceduto e il resto è storia. Nell’ora di pranzo,
sollecito se i miei amici vogliono venire a casa mia questa sera per vedere un film, e i due hanno accettato
Charlotte ha dichiarato che lei farà parte della nostra compagnia nei giorni in cui ci troveremo a Boston,
menomale che i genitori le hanno permesso questo viaggio. Dovrò prendere un pensiero a Valery, ma non
ricordo di preciso i suoi gusti, Charlotte potrebbe aiutarmi in questo, tra ragazze si intendono, almeno non
sbaglio. Tornando a casa nella cassetta delle lettere, ho trovato una busta tutta bianca. Il mittente non era
presente, così la porto in camera mia e nell’istante in cui l’ho aperta un post it cattura la mia attenzione.
<< E questo?>> Le lettere componevano le seguenti parole :” Vuoi vendicarti?”. Lo stesso messaggio giunge al telefono, e in esso hanno aggiunto :” Basta rispondere sì o no”.
Accidenti, chi me lo ha inviato? Il numero è da parte di uno sconosciuto, ed io non ho alcuna voglia di
scherzare. Sono abituato ad essere preso in giro. Rispetto ai messaggi accusatori che ricevevo da
Ryan questi sono più pericoloso. Le mie dita stanno tremando, non riesco a digitare le lettere giuste per dare un senso compiuto alla frase, e poi non so
quanto tempo ho per rispondere, sono rinchiuso dentro ad un bivio, ed io sono l’unico che può trovare
l’uscita.
<< Chi sei?>> Cito, e di rimando lo sconosciuto mi invia:” Bene, hai risposto sì, il gioco comincia”. Mi ha teso
una trappola. Cosa ne sarà di me?

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