Valery

Oggi è venerdì e stasera, ho un appuntamento romantico in compagnia di Keith. Ha prenotato il posto in un ristorante, e così, ho
deciso di vestirmi elegante. Controllando tra i vestiti che ho in camera, ne ho visto uno che fa proprio al
caso mio: un vestito di colore viola, non ha gli spallini quindi si ferma al seno e arrivo sino alle ginocchia. Per
le scarpe opto per un paio di stivali neri e per il trucco applico un mascara di colore nero sulle sopracciglia, e
una matita nera sotto agli occhi. Come rossetto un lucidalabbra semplice, infine per i capelli come al mio
solito li tengo sciolti lungo la schiena. Mamma stasera è a casa ha avuto il turno di lavoro la mattina, così è
lei ad avvisarmi nel momento in cui Keith suona il campanello.
Prendo di corsa la pochette nera con i
brillantini nella mia stanza e dopo di che vado dal ragazzo fuori dalla porta.
<< Tieni questa, farà freddo dopo>> Mamma mi passa un giacchetto di pelle nero che si abbina con il vestito
viola.
<< Grazie>> Aperto il portone di ingresso, lo vedo lì vestito elegante e ha in mano un mazzo di rose rosse.
<< Ciao Keith>>
<< Ciao Valery, sei, sei bellissima stasera>> Balbetta lui imbarazzato. Ricevere un complimento da Keith non è da tutti i giorni.
<< Anche tu lo sei>>
Riferisco regalandogli un sorriso. Ha addosso una camicia di colore celeste abbottonata e pantaloni di jeans, e a coprire
la camicia celeste ne aveva un’altra nera aperta.
Keith poi prosegue dicendo << Valery, queste sono per te, non sapevo quali fiori potessero piacerti e così
sono andato sul classico>>  I fiori che ha scelto sono delle rose rosse, queste ce le passiamo a vicenda, le annuso con la punta del naso e hanno un odore veramente buono.
<< Grazie mille, mamma mettile in un posto sicuro>>
<< Tranquilla tesoro. Buon appuntamento ragazzi>>
<< La ringrazio signora Heart, buona serata anche a lei>>
Il ristorante, è un ristorante italiano che prende il nome di “ La Summa”, il cameriere ci porta al tavolo
predestinato, e essendo un tavolo per due è la prima volta che lo condivido insieme a un ragazzo che non è un amico, ma sta per essere quasi il mio ragazzo, so bene che il primo bacio non ce lo siamo scambiati, la
cosa certa è che sono sicura che stasera accadrà, me lo sento, Ryan ci aveva disturbati sul da farsi, ora lui
non c’è quindi siamo più tranquilli.
<< Sei mai stata qui?>> Chiede lui, prende la sedia e me la sposta all’indietro come i gentiluomini.
<< No, è la prima volta>>
<< Bene>> Il cameriere che ci aveva scortati al tavolo ci dà il menù, ed io leggo con attenzione i piatti che il
ristorante offre.
<< Keith>> Abbasso il menù per poterlo vedere.
<< Sì?>> Sollecita lui alzando un sopracciglio.
<< Non ti perderò, vero?>> Mi ero promessa che alle cose brutte non ci avrei pensato, probabilmente la mia
testa pensa al contrario.
<< Sopravvivrò per te>> Ci stringiamo forte una delle due mani e questo gesto mi rassicura.
<< Mi fido di te, ricordatelo>>
<< Lo so, lo so>> Commenta lui tentando di rassicurarmi.
Conclusa la cena al ristorante, ha voluto che io venissi a casa sua, una parte di me probabilmente sa che
intenzioni abbia il ragazzo, dall’altra ho il timore di deluderlo, di deludere le sue aspettative, ovvero quelle di
non essere abbastanza. Da lui questa è la seconda volta, gli ultimi giorni l’ho portato a casa mia per studiare,
ora non ci troviamo qui per questo, ripeto dentro di me.
<< Chiudo la porta, così avremo il nostro piccolo spazio privato>>
<< Ok>> Successivamente, mi fece sedere sul bordo del letto, e lo guardo spaesata. << Keith … >> Lo
richiamo.
<< Sì Val?>>
<< Ti va se noi, se noi … >>
Lui avendo compreso il significato delle mie parole, abbozza un sorriso ammiccante, e il secondo successivo
le sue labbra carnose sono sulle mie. E’ la prima volta che cambio un bacio, pensavo di essere impreparata,
tuttavia basta che imito gli stessi movimenti del ragazzo che è dinnanzi ai miei occhi. Lui conosce
perfettamente l’azione delle sue labbra, chissà quante altre ragazze avrà baciato prima di arrivare a me, di
arrivare alla mia personalità scadente, è merito suo se sono una persona diversa, lui ha abbattuto un muro
che aveva preso forma nel mio cuore. In tutti questi anni ho sempre ritenuto che amare una persona, fosse
un concetto sbagliato, perché se il tutto non va come dovrebbe alla fine sarà inutile continuare un rapporto.
I movimenti delle mie labbra, si fanno più sicuri, so dove muovere la lingua per far si che il bacio possa
aumentare di intensità, infatti per questo, mi aggrappo sulla sua schiena e lui si aggrappa alla mia, mi tira
leggermente in piedi spostandosi di seguito sul materasso del letto.
<< Sai che dovremmo toglierci i vestiti vero?>> Sussurra lui all’orecchio, io sussulto inarcando la schiena.
<< Sì, sono pronta>>
< Comincia da me>> E’ in ginocchio, questo mi permette di strappare il bottone dei pantaloni che indossa,
e di abbassarli, e successivamente prende le mie braccia e le posiziona in fondo alla camicia. Lui è il primo a
rimanere senza vestiti, lui con me è veloce lo sfila da sotto e finisco in mutande e reggiseno, per l’occasione
ne ho comprato uno di pizzo nero, e le mutande nere del medesimo modello del reggiseno.
<< Farà male, te la senti?>> Annuisco. << D’accordo>>
Prima di procedere alla parte più difficile, lui toglie le mutande, le butta sul pavimento e allargando le
gambe, si avvicina nella mia zona più intima cercando il punto in cui è situato il clitoride. Trovato questo
ultimo, lui sa perfettamente come proseguire per eccitarmi: usa azioni lente, lo muove in maniera circolare,
lentamente ed io inizio ad ansimare, questa è la sensazione che si prova quando un ragazzo ha preso spazio
nella nostra vita. Di istinto, inarco la schiena e gli afferro i capelli per trattenere il piacere che mi provoca.
<< Tutto apposto Val?>>
E’ carino a pormi la seguente domanda, io in risposta annuisco, annuisco perché le parole sono bloccate in
gola e se pronuncio una parola errata, temo di rovinare la magia che si sta creando qui. Mentre inarco la
schiena, lui con la mano libera afferra i glutei e i miei occhi si spalancano ancora di più provocandomi una
scossa elettrica di piacere.
<< Keith …>> Dico il suo nome ansimando.
<< Val …>> Ripete lui attirandomi a sé .
Adesso anche il bacino ha preso a muoversi contro il suo, ci vogliamo a vicenda, se il primo giorno di scuola
lo avessi ignorato completamente immagino che non sarei stata fortunata, o sì? Accidenti Keith, mi fai
perdere la testa, meglio se viviamo il momento.
<< Stai migliorando>> Enuncia lui dandomi baci più profondi.
<< Grazie, se ti va puoi>>
<< Devo smettere?>> Commenta lui fissandomi negli occhi.
<< Puoi mettere il preservativo>>
Sotto ai suoi cocchi color del mare, gli si formano due fossette, allora in un attimo torna sul letto tenendo in
mano l’oggetto che avevo visto da Ryan e lo applica sul suo membro.
<< Sei bagnata>> Osserva lui.
<< E’ un problema?>>
<< No, che non lo è. Anzi, va benissimo che tu lo sia>>
<< E’ merito tuo>>
Circondo le braccia attorno al suo collo e lo trascino su di me, i nostri bacini riprendono a scontrarsi l’uno
contro l’altro riprendendo quel ritmo travolgente e nel frattempo oltre a baciarmi mi solleva le gambe, e
incrocio le caviglie dietro la schiena di Keith. Meno male che posso fare a meno delle braccia, così lui mi aiuta
tenendomi per i glutei, e ora percepisco il battito del suo cuore aumentare.
<< Te lo ripeto Val, se senti male avvisami>>
<< Te lo dirò>>
Lo fisso diritto nelle sue iridi color del mare, lui è sicuro di sé e preso dalle sue stesse azioni, vede
continuamente il momento in cui io sto ansimando e contento di ciò continua ad aumentare il ritmo del
pube e a baciarmi sul collo. La cadenza del ritmo scende e sale a seconda del suo volere, io lo accontento
gemendo e giungendo ad un orgasmo vero e proprio.

Nota autrice:
Finalmente Valery e Keith so sono dati alla pazza gioia. Aspettavate da tanto questo momento vero? 😁

Il cambiamento perfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora