Capitolo 11

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Scendo ancora assonnata, ma pronta per andare a scuola e trovo Clarice preparare la colazione. "Buongiorno piccola Em." sorride appena mi vede entrare in cucina.

"Giorno Clarice. Oggi vieni a scuola?" domando stringendola da dietro.

"Certo. Fin quando la pancia me lo permette, verrò." accarezza la sua pancia ancora piatta e ancora una volta le emozione si prendono gioco di lei, facendola piangere.

"Ti prego, no." la stringo forte per poi asciugarle il viso.

"Secondo te, Ashton tornerà?" sussurra debolmente e mi guarda.

"Tornerà." le do un bacio sulla fronte e bevo la tazza di latte da lei preparata.

"Vieni a scuola con me?" domanda sorridendo e posa la sua tazza di caffè vuota nel lavandino.

"Okay. Vado a vedere se Michael è pronto." le do un bacio sulla guancia. Prima che possa salire le scale, Clarice mi ferma.

"Stai bene castana." mi stringe la mano.

"Grazie Clary." sorride e salgo sopra andando nella camera degli ospiti.

"Buongiorno dormiglione!" salto sopra Michael che si sta sistemando il giubbotto nero di pelle davanti allo specchio.

"Buongiorno Em." mi regge sorridendo e mi da un bacio sulla guancia.

"Andiamo a scuola con mia sorella, okay?" scendo da lui e giro lo sguardo verso lo specchio. Finalmente inizio a cambiare. La Emily di un tempo dovrà solo essere un ricordo per tutte le persone. Solo un lontanissimo e bruttissimo ricordo.

"Okay." sorride e posa le mani sulle mie spalle massaggiandole. Mi rilasso e chiudo gli occhi sorridendo.

"Ehi Em, ti va di venire in un posto con me, dopo scuola?" alza le spalle passando una mano tra i suoi capelli blu.

"Certo, perché no. Però adesso dobbiamo davvero andare." lo trascino giù per mano e ci fermiamo davanti mia sorella che ci aspetta accanto la porta già aperta. "Forza voi due, faremo tardi sennò." ride e dopo essere usciti, prende le chiavi e chiude la porta.

"Ti devo chiamare professoressa?" borbotto iniziando a camminare.

"Si piccola Em." mi accarezza i capelli e mi stringo nella felpa.

"Posso farti una domanda?" mi guarda.

"Dimmi.." sussurro ricambiando lo sguardo.

"Perché porti la felpa? Siamo quasi in Estate." alza le spalle confusa.

"Ho.. ecco, ho le braccia piene di tagli e cicatrici." cerco di sorridere, ma ne esce fuori solo una smorfia che fa ridacchiare Michael.

"Non è per prenderti in giro eh. Ma sei tenera quando fai le smorfie." si sistema lo zaino su una spalla e si ferma davanti al cancello della scuola.

"Parleremo a casa. Abbiamo tanto da raccontarci. Adesso entro, non fate tardi che la prima lezione l'avete con me." da un bacio sulla guancia a me, a Michael e a Cal e con tutta la disinvoltura possibile entra in quella struttura infernale.

"E tu come mai metti il giubbotto?" ridacchio guardando Michael.

"Perché..." non riesce a terminare la frase che subito interviene Jade.

"Perché secondo lui, il giubbotto lo rende più ribelle." ride dandomi un bacio sulla guancia. "Sai che sei figa castana?" mi fa l'occhiolino e sorride strafottente a Michael.

"Non capisco che ti ho fatto." borbotta quest'ultimo. Mentre loro continuano a battibeccare, vedo Cal avvicinarsi a Michelle.

"Ehi, ecco.. ti va di uscire stasera?" sorride imbarazzato Cal.

Second chance - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora