Clarice's pov.
Scendo piano le scale, aiutata da Ashton, mentre mi tiene con un braccio attorno alla mia vita, e vediamo i ragazzi sul divano: Calum e Michael sono concentrati a giocare a FIFA; le ragazze, invece, stanno chiacchierando, e di tanto in tanto danno un'occhio alla tv, o ridono per quello che i due si dicono. Quando vedono me e il mio ragazzo, tutti guardano con ansia alle nostre spalle, magari sperando di vedere Emily.
"Clary, ed Em? Dov'è?" chiede la ragazza dagli occhi verdi, abbastanza confusa.
"Sta riposando, ne aveva bisogno" bisbiglio, ripensando alle sue parole e a quello che poco fa mi ha detto su Luke. Non posso crederci. Insomma, Luke è quello che ha scritto una canzone per lei; che è stato male ogni giorno da quando è andata via; che continuava a restare vicino al telefono; nella speranza che gli rispondesse; che voleva prendere il primo volo per Londra e andare a cercarla, nonostante non sapesse con certezza dove fosse.
"Ti ha detto di Luke?" chiede il ragazzo dai capelli rossi, mentre mette in pausa il gioco e appoggia il joystick sul tavolino che si trova davanti a loro, mentre il moro fa lo stesso.
"Sì, e non posso crederci" dico, ancora incredula dalla situazione. Mi avvicino lentamente ad una delle poltrone che si trovano nella stanza, e, prima che possa fare qualsiasi cosa, Ashton mi sussurra 'aspetta amore, ti aiuto io'. Con dolcezza e delicatezza, mi aiuta a sedermi, al che sorrido. Amo vederlo così protettivo, questo fatto mi fa sentire al sicuro, speciale, importante. Mi fa sentire amata dall'uomo che amo, e con cui voglio passare il resto della mia vita.
Quando mi vede sorridere, sorride a sua volta e mi lascia un bacio sulla fronte, prima di passare velocemente una mano sul piccolo pancino, e poi allontanarsi, per prendere una sedia."E se avesse preso una svista? Insomma, tutti sappiamo quanto è stato male Luke per la sua partenza" dice Calum, passando lo sguardo su tutte le persone presenti nella stanza.
"Ma è anche vero che negli ultimi giorni era diverso, quante volte te l'ho detto?" Dice Jade, rivolgendosi a Mikey.
"Sì, questo è vero. Negli ultimi giorni era, come dire, disconnesso" dice, appoggiando i gomiti sulle ginocchia ed incrociando le dita delle mani, su cui poi appoggia il mento.
"Io non so che pensare" dice Michelle, per poi sospirare, mentre scuote leggermente il capo.
"A te non ha detto niente?" chiede il moro, rivolgendosi al mio ragazzo, che si è appena sistemato al mio fianco, sedendosi e prendendomi per mano, per poi far intrecciare le nostre dita e stringere la presa.
"No, niente. Solo che ha conosciuto una ragazza, e che la storia le ricordava in parte quella di Em. Anche la loro età è la stessa. E.." si ferma qualche attimo, come se stesse pensando "Boh, no, niente. Niente oltre questo."
Lo guardo e guardo i ragazzi, che mi fissano, come se avessero capito cosa stia per dire "E se, la ragazza in questione, fosse proprio lei?" li guardo, uno ad uno, mentre sento il rumore di una porta che si apre. Ci lanciamo uno sguardo d'intesa, come per dire di chiudere l'argomento, e tutti riprendiamo a fare quello che stavamo facendo prima, come se niente fosse. Calum e Michael giocano, Michelle e Jade parlano, Ashton mi coccola ed io rido per il suo comportamento buffo e smielato.
"Voglio giocare anch'io!" urla Emily, correndo giù dalle scale.
"Piano che ti fai male" la rimprovero, per poi ridacchiare e guardarla, mentre si fionda letteralmente tra i due ragazzi, che borbottano qualcosa di incomprensibile.
"Ops" ridacchia, mentre spinge Calum giù dal divano, dicendogli di andarle a prendere il joystick.
"Ehi ehi, signorina, solo perché sei tornata a casa, ora non devi fare la bambina viziata!" le fa la linguaccia, mentre si piega per prendere quello per cui si è alzato, o meglio, per cui Em lo ha fatto alzare.
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Second chance - Luke Hemmings
Fanfiction"Tu devi parlare con qualcuno, piccolina.." la prof mi accarezza i capelli e io mi ritraggo dal suo tocco. "Se.. se non volessi?" sussurro alzando le spalle. "Vai, tranquilla." mi fa un sorriso di quelli rassicuranti. "Okay.. parlerò con uno psico...