Capitolo 20

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Clarice's pov.

Entro a casa distrutta. Non ci sono, da nessuna parte. Ho cercato nelle stradine più isolate, in alcuni palazzi abbandonati, ma niente. Quando mi vedono tutti si alzano di scatto e mi guardano. Scuoto il capo abbassando lo sguardo e le lacrime iniziano a scendere sul mio viso "la mia Em" sussurro buttandomi con le ginocchia a terra e prendendomi il viso tra le mani, continuando a piangere.

"Clary, la troveremo" Luke si abbassa davanti a me e mi accarezza la schiena.

"La mia Em" piango abbracciandolo e stringendolo forte "lui ha la mia Em" singhiozzo stringendo la sua maglia nei miei pugni.

Il silenzio invade la stanza per qualche minuto, poi sentiamo bussare alla porta. Ci guardiamo e Luke aiuta ad alzarmi, mi asciugo le lacrime e vado ad aprire. Mi guardo intorno stranita dato che non vedo nessuno e, mentre sto per entrare, il biondo mi chiede "cos'è quella?" Mentre indica il pavimento. Poso lo sguardo sul punto indicato e vedo una lettera, la prendo ed entro. La apro e, mentre leggo, inizio a tremare.

'Pensate ancora di poter trovare Emily? Meglio se perdete le speranze. È morta. L'ho uccisa io. Non meritava più di vivere. Forse vi porterò il corpo, non lo so. Devo pensarci.
È stato bello vederla soffrire per causa mia.'

"Che succede Clary?" Mi chiedono preoccupati.

"Lei non è morta. Non può essere morta!" Urlo buttando a terra la lettera e mettendo le mani nei capelli.

"Ma di che parli?" Michael afferra la lettera.

"Leggila ad alta voce." Dice Lukey mentre mi stringe al suo petto e mi accarezza la testa. Michael inizia a leggere e le lacrime iniziano a scendere dai miei occhi. Sento il battito di Lukey accellerare e la presa stringersi.

"No, non ci credo. No." Sussurra cercando di non piangere.

"Non la ucciderebbe mai." Interviene Cal.

"E tu che ne sai?! È un pazzo!" Urla il biondo.

"Luke, non urlare." Michael sussurra qualcosa come 'non le fa bene' e lui annuisce.

"Andiamo a dormire. Domani ricominceremo a cercarla"

"No, ora!" Urlo "non possiamo lasciarla con lui!" Batto pugni sul suo petto e continuo ad urlare piangendo.

"Clarice, fai del male al bambino. Devi calmarti e riposare, ti giuro che la ritroveremo" mi rivolge un sorriso caloroso anche se si vede che è triste e probabilmente più preoccupato di noi tre insieme.

"Va bene.." sussurro e guardo gli altri due "buonanotte" bisbiglio salendo di sopra a passo lento, seguita a ruota da Lukey. Arrivata in camera, senza neanche cambiarmi, mi metto nel letto e abbraccio il cuscino. Ho bisogno di Emily. Non posso averla persa per la seconda volta. Non posso e non voglio che questo accada.

Luke mi toglie le scarpe e mi accarezza la guancia "mi raccomando, riposa."

Annuisco semplicemente e, dopo avermi schioccato un bacio sulla guancia ed avermi dato la buonanotte, esce. Le lacrime ricominciano a scendere e e dopo un bel po' mi addormento piangendo.

Il giorno dopo

Nonostante avessi una voglia pari al -1% di andare a lavorare ci sono andata, ma solo per parlare con le amiche si Emily. Magari loro sanno qualcosa in più e potrebbero aiutarci a trovare la mia sorellina, o almeno lo spero. Entro nella scuola e vado vicino l'armadietto di Em, dato che quelli delle sue amiche sono ai lati di quello. Le vedo e mi avvicino a passo svelto verso di loro, che quando mi vedono mi guardano stranite.

Second chance - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora