C'è sempre qualcosa che può rovinare una bella giornata

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Buio.

Freddo.

Di nuovo quella odiosa sensazione. I brividi sulla schiena e la paura che si faceva sempre più forte dentro di lei.

Ancora una volta quel maledetto sogno.

No. Questa volta era diverso.

Non si trovava in nessuna casa, né in quella di Jonathan né nella sua.

No, questa volta era in un...campo di zucche.

Il luogo era particolare, un campo. C'erano zucche dappertutto, di tutte le forme.

Questo posto era nuovo. Non lo aveva mai visto prima.

Evelyn iniziò a guardarsi intorno, non che ci fosse poi molto da vedere. Il posto era completamente al buio, neanche la luce della luna riusciva ad illuminarlo.

Non c'era nessuno. Era di nuovo da sola.

Tipico dei suoi sogni, pensò la ragazza. Di solito il Demogorgone spuntava fuori da qualche angolo dopo vari minuti di finta tranquillità.

Invece no. Nessun Demogorgone questa volta. Stava arrivando qualcosa di molto peggio.

Il cielo si annuvolò di pochissimi istanti. Tutto diventò sempre più tetro. Il cielo si fece di un intenso colore rosso ed eccolo lì il mostro.

Una gigantesca creatura con innumerevoli arti si face sempre più visibile. Assomigliava ad un enorme ragno ed Evelyn giurò di averlo visto mentre la fissava.

Era terrificante. Il Demogorgone non era niente in confronto a questo essere, soprattutto perché il Demogorgone potevi anche batterlo, mentre con un mostro di quelle dimensioni non potevi ucciderlo neanche nei tuoi sogni.

La ragazza iniziò a respirare a fatica. Adesso cosa poteva fare? L'unica cosa era sperare di svegliarsi al più presto, perché sapeva che questo era tutto uno stupido sogno, tutta una creazione della sua stramba mente.

Non poteva essere reale, ne era più che sicura. Avevano già combattuto con il mostro che dimorava nel Sottosopra e lo avevano battuto. Avevano vinto. Tutto era finito.

Non poteva essere reale. Non poteva proprio.

Il mostro emise un suono stridulo e talmente fastidioso che Evelyn dovette tapparsi forte le orecchie.

Corse il più lontano possibile e cercò di nascondersi dietro un'enorme zucca e pregò tutti gli dei dell'Olimpo di svegliarsi al più presto.

Una mano le toccò la spalla e lei sobbalzò.

"Eve? Tutto...bene?"

Evelyn aprì velocemente gli occhi. Era sua madre.

Si trovava nella sua camera e davanti a lei c'era solamente sua madre.

Per fortuna era tutto un sogno. Niente era reale. Quel mostro non esisteva. Era solamente un sogno. Uno stupido, terrificante sogno.

"Evelyn? Ti senti male?" insistette la madre. Evidentemente doveva avere una faccia più che sconvolta per far preoccupare così tanto la donna.

Evelyn scosse energicamente la testa. "È stato solo un brutto sogno. Non preoccuparti."

La donna sorrise felice.

"È tardi , devi andare a scuola. Dusty è già in cucina a fare colazione. Io devo andare a lavoro e non dimenticarti di dare da mangiare al piccolo Mews." parlò senza sosta la madre mentre si dirigeva verso la porta della stanza, ma Evelyn non aveva ascoltato assolutamente niente di quel discorso. Si era persa dopo le primissime parole, troppo occupata a cercare di capire dove avesse potuto vedere quel mostro. Forse in qualche libro fantasy o magari in qualche nuovo film? No, se ne sarebbe ricordata era talmente terrificante da non passare inosservato. O magari lo aveva visto a DnD? Sì, questo era molto più probabile. In una delle campagne con i bambini. Mike trovava sempre qualche nuova creatura contro cui combattere, sicuramente aveva inserito anche una cosa così spaventosa.

We can be heroes - Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora