Il miglior compleanno della mia vita

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Hawkins, Indiana

29 giugno 1985 - ore 14:24

"Questa è stata senza dubbio la peggior mattinata della mia vita." sbuffò Nancy. Si lanciò sulla sedia di fronte a quella di Evelyn e addentò il suo panino al prosciutto.

Evelyn alzò lo sguardo dalla lettera che teneva in mano e lo posò su quello dell'altra.

"Non hai idea di come mi trattano in quel posto."

Da quando Nancy e Jonathan avevano iniziato a lavorare al "The Hawkins Post", il giornale locale, avevano preso l'abitudine di pranzare tutti e tre insieme nel negozio di dischi dove lavorava Evelyn.

"Cercavano un'idea da prima pagina e ho proposto lo Starcourt.. Il nuovo centro commerciale piace a tutti. Ma hai mai pensato quanti piccoli negozi hanno chiuso da quando è aperto?"

Ad Evelyn non servì pensarci su troppo. Da quando c'era lo Starcourt la città era deserta. Neanche il negozio dove lavorava era stato risparmiato. In tutta mattina aveva visto solo cinque persone, e due di quelle erano Nancy e Jonathan. Tutto stava cambiando ad Hawkins.

"E indovina?" continuò Nancy "Cosa pensi che mi hanno detto?"

"Che devi pensare a fare solo i caffè?"

"Esattamente!" esclamò la ragazza stizzita. "Gli piaccio solo come macchina del caffè ambulante."

"Non dire così, Nance." Jonathan posò il panino e si unì alla conversazione. "Gli piaci solo che non lo danno a vedere."

"Immagino che è questo il motivo per cui mi trattano come un essere privo di cervello."

Evelyn ascoltò le lamentele di Nancy e le repliche di Jonathan in assoluto silenzio. Tra le mani stringeva una lettera, una lettera arrivata da molto lontano e da quando era arrivata non riusciva a pensare ad altro. Soprattutto pensava a Steve, a quello che avrebbe detto.

"Basta, Eve!" esclamò Nancy "Devi dirglielo!"

"E se si arrabbiasse?"

"Pensi che non lo farebbe se non gli dicessi niente?"

Evelyn guardò i due amici. Non era per nulla convinta. In fondo poteva sempre rifiutare e fare finta di niente.

"Non ci pensare neanche, Eve. Non puoi rifiutare un'occasione del genere."

Dopo tutti quegli anni insieme, Nancy aveva imparato a conoscere ogni piccola sfumatura nella sua voce e tutte le sue espressioni.

"Sono occasioni che capitano una volta nella vita." le diede man forte Jonathan.

"Ma se non volessi accettare?"

"Ma non è questo il caso, vero?" Nancy la guardò negli occhi e le sorrise.

Evelyn sbuffò. Aveva ragione. Tutti e due avevano ragione. Era l'occasione della sua vita e non avrebbe dovuto rinunciarci per nulla al mondo, neanche per il ragazzo che tanto amava.



Continuarono la pausa pranzo parlando del più e del meno, fino a che Nancy tirò fuori dalla sua borsa tre muffin al cioccolato con due candeline e le piazzò davanti ad Evelyn. Neanche le sue disavventure al lavoro le avrebbero fatto scordare il compleanno della sua migliore amica.

Dopo aver festeggiato i due se ne andarono e lasciarono Evelyn con i suoi dischi e i suoi pensieri.

"Evelyn, sei ancora qui?"

La ragazza si voltò di scatto. La facciona paffuta di Mr. Jones sbucò dal suo ufficio.

"Il mio turno finisce tra due ore."

We can be heroes - Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora