Lui è vivo

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Evelyn aveva passato tutta la notte a piangere silenziosamente con la faccia nascosta nel cuscino per non farsi sentire dal fratellino e dalla madre. Verso l'alba finalmente finì di disperarsi, probabilmente perché aveva terminato tutte le sue lacrime, e si addormentò per qualche ora.

Neanche il suo riposo fu tanto tranquillo. Il sogno era assurdo e spaventoso allo stesso tempo. Si trovava in un posto terrificante. Era tutto buio e faceva tremendamente freddo. Sentì un rumore forte, come un urlò, e si svegliò di soprassalto.

Era tutta sudata. Sembrava tutto così reale, come se questo posto esistesse davvero.

Evelyn decise di non pensarci troppo, in fondo era solamente un sogno e sicuramente lo aveva fatto perché era ancora sconvolta per la morte di Will e la scomparsa di Barb.

Si certo, era tutta suggestione, pensò la giovane.

Dopo essere scesa al piano di sotto, in cucina, Evelyn preparò la colazione ed ebbe la pessima idea di accendere la radio. Nella stanza risuonò la voce del giornalista: "Il corpo di Byers è stato ritrovato nell'acqua della cava dalla polizia di Stato proprio ieri sera. È stato scoperto dall'agente di Stato David O'Bannon in serata. La polizia ha disposto un'indagine per determinare le cause della morte, ma dai primi rilievi..."

La radio venne spenta da Dustin, che si avvicinò silenziosamente alla sorella. "Non credo che dovresti ascoltare queste cose."

La ragazza si voltò di scatto spaventata per non averlo sentito arrivare. "Dustin, mio Dio, mi hai fatto prendere un colpo."

"Vai a scuola oggi?" chiese Dustin accomodandosi sulla sedia aspettando la colazione. Sembrava distrutto, come se non avesse dormito tutta la notte e come biasimarlo, il suo migliore amico era appena morto.

"La mamma ha detto che..." la risposta di Evelyn venne interrotta dal suono prolungato del campanello. Chi mai poteva essere a quest'ora del mattino?

Dustin fu il primo ad alzarsi per dirigersi verso l'entrata, ma venne subito seguito dalla sorella.

Aprirono la porta e davanti a loro c'era Lucas, che pareva molto agitato.

"Devi...anzi dovete venire con me." disse il bambino con il fiatone.

"Lucas, non credo sia il caso oggi." disse Evelyn parlando anche a nome di suo fratello.

"Si, sai, non sono in vena di visite oggi." aggiunse il fratello, che non aveva voglia di parlare con nessuno.

"Sentite, non sto scherzando. Si tratta di Will!"

"Sappiamo già qualcosa riguardo al funerale? Dobbiamo aiutare i Byers?" chiese Evelyn.

"Ma quale funerale, non dire sciocchezze, Eve." continuò Lucas. Vedendo le facce impassibili dei due fratelli proseguì "Mike ha delle grosse novità riguardo a Will, quindi muovetevi!"



Poco meno di un'ora dopo i tre bambini, Undici ed ovviamente la babysitter per eccellenza, Evelyn Henderson, erano riuniti nel loro covo, il seminterrato di casa Wheeler.

Undici aveva in mano una radiolina e provava a sintonizzarsi su qualche canale, mentre gli altri aspettavano di sentire la voce di Will.

"Perdiamo segnale, ma lo avete sentito poco fa, vero?" chiese speranzoso Mike.

"Sì, ho sentito un bebè. Probabilmente avete intercettato il monitor dei Blackburn qui accanto." rispose Lucas, che non credeva una parola di quello che sosteneva l'altro.

"Mike, tu sei sicuro di aver sentito proprio Will e non qualche altro rumore?" chiese Evelyn che almeno tentava di credere al bambino, anche se non era affatto facile.

We can be heroes - Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora