My third OC for Better than em

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di MaryZakharPerez

di MaryZakharPerez

Nome:
Constance.
Il nome deriva dal latino: cum stare, "stare fermo, saldo"

cognome:
non conosce il suo cognome vero, ora ha acquisito il cognome Weaver

soprannome:
Connie: la chiamavano così in orfanotrofio, ora l'unico a chiamarla in questo modo è Eddie

sporca orfanella: si è sentita spesso chiamare in questo modo

età:
16 anni.
E' nata l'8 febbraio 1804 sotto il segno dell'Acquario

prestavolto:
{Sadie Sink}

Constance ha i capelli rossi che porta sempre legati in due trecce e gli occhi azzurri, la sua carnagione è chiara, ha labbra rosee e sottili; è una ragazza magra ed è alta 1.60

carattere:
ISTP

Constance è una ragazza molto logica, dotata di una grande intelligenza e molto intuitiva.
Curiosa sul mondo e sulle cose, ama esaminarle e capire da sola come funzionano; ha una grande passione per il lavoro manuale.
E' una ragazza molto altruista, razionale; ma al tempo stesso è in grado di provare intense emozioni che a volte possono prendere il sopravvento.
Ama stare in compagnia delle persone, ma allo stesso tempo ha bisogno di libertà.
E' una ragazza indipendente e non sopporta di sentirsi dire cosa fare e cosa no, sin da bambina è stata così.
La sua spiccata intelligenza spesso la porta a credere di avere sempre ragione; questo agli occhi degli altri può risultare una mancanza di umiltà.
Constance sogna l'avventura, di viaggiare e vedere il mondo; può essere parecchio imprevedibile ed è veramente troppo impulsiva, prende decisioni troppo affrettate, senza riflettere sulle conseguenze

storia:
Constance è nata in una fredda giornata di febbraio, è cresciuta in orfanotrofio e le è stato detto di essere stata abbandonata davanti alla porta dello stesso.
Lei, però, al contrario di quanto si possa pensare, non ha vissuto un'infanzia triste e solitaria; grazie al suo carattere altruista e socievole è riuscita a legare con le altre bambine e a far affezionare anche le suore.
Non mancavano però i momenti in cui veniva sgridata, a causa del suo carattere indipendente e avventuroso e per la sua impulsività; faceva fatica a seguire le regole e obbedire agli ordini se le venivano imposti; a compiere i suoi doveri lo faceva, ma non le piaceva quando le mettevano fretta che doveva farlo in quel preciso istante.
Tutto sommato però la sua infanzia è stata felice, non è mai stata interessata a conoscere i suoi genitori biologici; era sempre stata una bambina intelligente, se l'avevano abbandonata probabilmente è perché non la volevano, quindi perché avrebbero dovuto volerla incontrare, in più orgogliosa com'era non avrebbe mai accettato.
All'età di 14 anni fu adottata da una famiglia, che aveva già una figlia più grande di lei; ma ben presto scoprì che quei due non cercavano un'altra figlia, ma una domestica; infatti le facevano svolgere tutti i lavori, e non erano indulgenti come le suore, al minimo cenno di rifiuto la picchiavano; lei però non perse il suo carattere altruistico e il suo lato da sognatrice.
Un giorno, mentre camminava in paese per fare la spesa, notò che ad un uomo era caduto il portamonete, lo raccolse, ma prima che potesse chiamarlo quello si girò come una furia e cominciò a gridarle contro, dandole della ladra; lei provò a spiegare che glielo voleva ridare ma l'uomo non la lasciava parlare; improvvisamente alzò la mano per colpirla, proprio come faceva il suo padre adottivo, chiuse gli occhi pronta al colpo, che però non arrivò, aprì gli occhi e vide che un ragazzo visibilmente più grande di lei si era messo davanti, fermandolo; lui riuscì a mandarlo via e poi le chiese se stesse bene; lei annuì, anche se si poteva vedere da un miglio che aveva avuto paura.
Lui le porse la mano e lei, anche se con un attimo di esitazione, gliela strinse e insieme andarono a casa del ragazzo, che le preparò da mangiare.
Fino a quel momento non gli aveva rivolto la parola, quando però le venne da dire una frase
«io non volevo rubare il portamonete, ho notato che gli era caduto e volevo ridarglielo, tutto qui».
Lei e quel ragazzo strinsero amicizia; in paese si sparse la voce di quello che era successo, i genitori adottivi ovviamente non le diedero modo di spiegare la sua versione dei fatti e la mandarono via; nonostante non avesse fatto nulla di male si sentì umiliata, non tornò in orfanotrofio per non vedere lo sguardo deluso delle suore; il primo posto in cui le venne in mente di andare fu casa di Eddie; bussò alla porta e gli spiegò la situazione; lui parve titubante nell'ospitarla all'inizio e le spiegò che suo padre era un problema; poi però la fece entrare e la portò in camera di suo fratello, dicendole che sarebbe diventata la sua. Lei lo guardò chiedendogli se ne fosse davvero sicuro e lui le disse di si.
Il signor Weaver inizialmente rifiutò, ma Eddie promise che si sarebbe preso lui tutte le responsabilità e alla fine l'uomo accettò; Constance né fu felice, finalmente aveva una casa e cominciò a considerare Eddie come un fratello maggiore

pregi:
perspicacia: Constance è sempre stata dotata di intelligenza, riesce a comprendere le cose anche da pochi indizi

altruismo: vedi carattere

indipendenza: vedi carattere

difetti:
impulsività: vedi carattere

poca umiltà: vedi carattere

curiosità:
•grazie a Eddie ha imparato a leggere, a scrivere e anche a disegnare
•i suoi colori preferiti sono verde e azzurro e per legare i capelli usa sempre nastri colorati, principalmente di questi due colori
•è molto golosa di dolci
•le piace moltissimo la neve, quando nevica si emoziona come una bambina

pronomi:
She/Her

orientamento:
eterosessuale

aesthetic: