«Mamma prendimi la mano e non lasciarla più ti prego»urlo in preda al panico a mia madre, di fronte a me con una faccia stanca.
Le mie urla di dolore parlano da se, un pianto atroce si fa spazio sul mio viso e dopodichè sento un leggere soffio al mio orecchio, come il vento.
Mi sveglio, spontaneamente mi esce un piccolo urlo che non so se abbia svegliato qualcuno.
Comincio a respirare affanosamente, e mi si blocca il respiro, mi gira la testa e non riesco più a connettere niente.
«Seguimi»quella persona mi tende la sua mano, trascinandomi, non vedo niente perchè sono al buio.
Mi ritrovo in cucina, insieme a Marco, che mi mette di fronte a lui.
«Come la prima volta, respira piano»mi spiega ma non riesco proprio.
«L'altra volta ci sei riuscita, respira e ispira»mi incoraggia, facendo il movimento che dovrei fare io, finalmente riesco a calmarmi.
«Grazie Marcolino, non so come ringraziarti veramente»lo stringo forte, permettendo che il suo profumo mi invada le narici.
«Flamme mi vuoi dire cosa è successo?»mi chiede teneramente.
«Ho sognato mia madre, non mi succedeva da tanto»spiego; «Nel sogno mi dava la mano, aveva il volto stanco e le mani piene di rughe.Sento come un soffio di vento e lei sparisce, facendomi svegliare»dico alzando gli occhi al cielo.
Non devo piangere, giusto?
«Secondo me ti è venuta in sogno per incoraggiarti, non vuole vederti triste e ti ha fatto capire che ti segue sempre»mi dice prendendomi le mani, mentre le stringe.«Tutto bene ora?»mi chiede e annuisco.Ci andiamo a sedere nel divano, come routine, prende la coperta e me la mette di sopra.
«Marcolino mi prendi il computer?»gli chiedo facendo gli occhi dolci.
«Mhh e in cambio che mi dai?»mi chiede.
«Un bacio in guancia»dico ridendo, e lui annuisce andando a prendere il computer nella mia stanza
«Ecco a lei»mi porge il pc dopo avermelo preso, così gli do il bacio in guancia.
Accendo il dispositivo, e Marcolino, mette la mano sotto la coperta...
Mettendola sulla mia coscia.
Brividi?non ne parliamo.
C'è uno zoo intero in questo momento dentro di me,
ma faccio finta di niente, cominciando ad entrare su Word.
«Sono arrivata a buon punto»mostro al moro il pc con una buona parte del testo.Vorrei sapere a cosa pensi ora che siamo lontane e distanti
E queste miglia viaggiano davanti
Non so sognare se so che tu piangi
E sbattevamo le porte solo per voler esser un po' più grandi
Come due adulti che vivono male
Ma siamo piccole gocce nel mare
Mi sento in difetto
Per averti persa ancora
Fuori è buio pesto, trenta luglio pieno
Macchine fanno la coda
Io resterò chiusa in casa
Guarderò il caldo passare
Sento i tuoi respiri negli spifferi delle persiane
E non va più via
Quel ricordo che avevo di noi
Quando calava il buio e senza niente intorno
Quella voglia che avevo di urlare
Pararti le spalle, sorreggere il mondo
Non va più via, non va più via
Non riesco a prendere sonno, oh
Non va più via, non va più viaSono già a metà del lavoro, in questi giorni ho scritto molto, e sono fiera di me.
«È stupenda»ammette sinceramente e io gli sorrido.
«Tu stai scrivendo qualcosa?»gli chiedo.
«Ho qualche idea, ma per ora niente»risponde amareggiato, e lo capisco a pieno.
«Non ti scoraggiare, è normale qualche volta perdere la voglia di scrivere, l'ispirazione, figurati che per me è stato così per circa un anno»cerco di incoraggiarlo.
Continuiamo a parlare di tutto, e continuo anche a scrivere.
«Che ne dici di dormire Flamme, mh?»mi chiede sbadigliando.
«Bimbo se vuoi dormire puoi, tranquillo»mi accorgo solo dopo del soprannome che gli ho dato e lui sorride.
«Però mi fai i grattini?»mi chiede e io annuisco sorridendo per il suo essere così...unico.
Si sistema meglio, appoggiando la sua testa sulla mia pancia, e comincio a fargli i grattini nella sua enorme chioma.
Decido di dargli un bacio in fronte, li ho sempre adorati, mi danno un senso di protezione.
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𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨||𝐍𝐢𝐯𝐞𝐨
Teen Fiction[COMPLETA!] «Sei come una punta di cristallo, fragile dentro ma perfetta all'apparenza» Fuori è calda come il fuoco, dentro fredda come il ghiaccio.Il suo comportamento è stato dettato da un incidente della sua vita, un tremendo incidente. Si ritrov...