twenty four

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Stanotte Morfeo ha deciso di non farmi cadere tra le sue braccia, perchè in questo momento, che sono le due di notte, sono in cucina insieme a Nicolò mentre parliamo di cereali.
«Chissà come sono stati creati»dico assonnata, poggiando la testa sopra il palmo della mia mano.
«Non è competenza nostra saperlo»dice Nicolò ridendo e annuisco.
«Ho visto che hai fatto pace con Marco»esordisce dopo minuti di silenzio.
«Si, l'ho perdonato ma non al 100%»spiego e lui annuisce.
«Ma state insieme?»mi chiede, e io annuisco felice.
«Spero che non faccia più ciò che ha fatto, la prossima volta che mi farà soffrire non mi vedrà più»spero mai.
«Esatto, la mia sorellina non deve più stare male per un ragazzo»dice sorridendo mentre apre le braccia e mi ci fiondo all'interno.
Dopo aver continuato a parlare di tutto, da argomenti riguardo la scuola a tutt'altro, decido di andare a letto, per recuperare almeno un'oretta.

**

Ho puntato la sveglia alle 5:40 apposta, solo per preparare la colazione a Marco e portagliela a letto.
Preparo qualche pancake, sia per me che per lui, ci fiondo un bel po' di nutella, e dopodichè si fa l'ora di svegliarlo.
Entro nella stanza completamente al buio, tutti dormono ancora qui dentro.
Mi avvicino al diretto interessato dandogli tanti baci in guancia, ma non si sveglia, così decido di posare il vasoio e, tornando vicino a lui, gli poso qualche bacio all'angolo della bocca.
Lui mi tira a se-letteralmente-abbracciandomi, e io mi lascio trasportare.
«Buongiorno amore»gli dico appena apre gli occhi, ancora assonnato.
«Buongiorno migliore non ci poteva essere»dice con la voce ancora roca mentre mi fa spazio accanto a lui.
Accendo il lumino presente accanto al suo letto, mostrandogli la colazione.
«Cioè, tu ti sei alzata presto solo per me?»mi chiede e annuisco.
«Tu sei pazza»mi dice e io rido, ma senza fare troppo rumore dato gli altri presenti nella stanza.
«Però ti ha fatto piacere, no?»gli domando speranzosa e lui annuisce contento.
«Tantissimo»apre le braccia e mi ci fiondo, accocolandomi a lui, mentre mangia.
Me ne faccio porgere uno, e comincio a mangiare, mentre osservo i suoi tratti dolci, da finto santarellino, perchè so per certo che lui, santarellino non lo è per niente.
Rimango letteralmente ipnotizzata.
«Flamme, ti sei incantata?»mi chiede ridendo.
«No Marcolino, perchè?»dico, e per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva.
«Un bacetto?»indica le sue labbra, e alzando gli occhi al cielo gli lascio un bacio leggero;
E lui, ovviamente, fa partire un limone

𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨||𝐍𝐢𝐯𝐞𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora