Siamo stati convocati tutti in studio, sia cantanti che ballerini.
Entra dopo 2 minuti una donna alta,
E mo chi è questa?
Dico a Gianmarco, dimenticandomi completamente del microfono.
Mamma mia.
«Per chi non mi conoscesse sono Chiara Gamberale, una scrittrice»dice
Mi sta lanciando una frecciatina?
No ok basta.
Noi annuiamo e ci spiega cosa dobbiamo fare, ovvero una lettera "ai bambini che siamo stati".
Cominciamo tutti a scrivere e qualche volta io e Wax ci guardiamo, condividiamo lo stesso dolore, e infatti proviamo a farci forza a vicenda...
Comincio a parlare di tutto, sia della mia famiglia che il mio rapporto sin da piccola con le altre persone, la danza e il canto.
«Avete finito?»chiede la scrittrice e tutti in coro diciamo di si.
Leggono un bel po' di persone, tocca anche a me.
«Ricordo ancora quando non vedevo l'ora di crescere.Volevo sempre scappare dalla mia realtà di quel periodo, erano problemi troppo grandi per la mia età e che lo sono sempre stati.
Sin da piccola insieme alla mia famiglia non passavo bei momenti, insieme a mio fratello vivevo praticamente in strada,
Ho cominciato per caso a ballare, poi ho avuto un infortunio che mi ha impedito di ballare, perciò ho cominciato a cantare all'età di 12 anni.
Mi ha sempre trasmesso serenità, quando c'erano litigi in casa, mi chiudevo in stanza e cominciavo a cantare, non avevo nemmeno amici con cui sfogarmi
Voglio dire alla me bambina che non è sempre tutto perduto, dopo il buio vedi sempre uno spiraglio di luce»concludo la lettera singhiozzando leggermente, mentre vedo qualche mio compagno triste e Chiara emozionata.
«Tuo fratello è Wax giusto?»mi chiede e annuisco, «Vi assomigliate tanto»dice e entrambi sorridiamo prendendo ad ascoltare le lettere delle altre persone.«Bimba mi hai fatto emozionare con la tua lettera»mi dice Marco quando siamo in sala relax, mentre appoggia il suo braccio sinistro sulla spalla.In risposta gli do un bacio in guancia, prima che maria ci interrompe.
«Lettera per Rita»dice e noi annuiamo, posizionandoci tutti nelle gradinate.
È una sfida da parte di Emanuel Lo, l'ha messa in sfida per il discorso che tutti sappiamo, l'espressività...
«Io e Rita volevamo spiegarvi il perchè lei è così»spiega Maria ma la ragazza in questione nega.
«Magari parlarne può farti bene»le dico io, dobbiamo stare in pace per vivere insieme, giusto?
«Rita è discalculica, disgrafica e dislessica, per questo ha difficoltà nell'esprimersi.Conta i passi, e si concentra solo su quello»spiega Maria e vedo la ballerina versare qualche lacrima, così mi avvicino a lei.
«Anche io ho difficoltà a calcolare sai?ma per me non è una vergogna, anzi un punto di forza, e questo devi farlo anche tu, le nostre particolarità ci rendono ciò che siamo, unici e speciali»spiego a Rita per cercare di darle un po' di appoggio.
Lei annuisce abbracciandomi, dopo un poco Maria chiude il collegamento.
«Grazie Caro sul serio, non capisco come tu mi stia aiutando dopo quello che è successo...»spiega riferendosi al bacio tra lei e Marco.
«Perchè io sono buona, quindi non ce la faccio ad essere arrabbiata con qualcuno, alla fine te la sei sentita e l'hai fatto ma è finita lì»le spiego prendendole le mani.
«Ora andiamo a fare del nostro problema un punto di forza, ok?»le dico facendola alzare, mi abbraccia di nuovo e io sorrido.
«Ti voglio bene Caro»
«Anche io Rita»le sorrido.
Nel mentre Marco mi guarda sorridendo, forse fiero di ciò che sto facendo.Spazio autrice.
Hanno fatto pace, che carine che sono<3
Cosa ne pensate?fatemelo sapere.
-lilxlia🤍
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𝐏𝐮𝐧𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐥𝐥𝐨||𝐍𝐢𝐯𝐞𝐨
Teen Fiction[COMPLETA!] «Sei come una punta di cristallo, fragile dentro ma perfetta all'apparenza» Fuori è calda come il fuoco, dentro fredda come il ghiaccio.Il suo comportamento è stato dettato da un incidente della sua vita, un tremendo incidente. Si ritrov...