Chapter Four ;

3.2K 89 14
                                    

Natalija se ne stava ad un tavolo in un bar situato in pieno centro città. Aveva il bisogno di stare da sola con i suoi pensieri e sentimenti.
La fetta di torta alla fragola che aveva ordinato era ancora nel piatto. Natalija credeva che non l'avrebbe più mangiata.

Chiunque l'avesse vista in quel momento, avrebbe pensato che fosse una ragazza che aveva appena rotto con il proprio fidanzato.
Aveva grandi occhiaie sotto ai suoi begli occhi chiari, che quel pomeriggio erano spenti.

Aveva rovinato tutto.

I baci, gli sguardi e i sorrisi erano solo un lontano ricordo. Dušan Vlahović era solo un lontano ricordo.

«Buon pomeriggio, Natalija!» La salutò Alice Campello mentre sfoggiava uno dei suoi sorrisi più belli e raggianti.

Natalija l'aveva conosciuta poco tempo dopo Benedetta e Thessa. Era una ragazza simpatica, gentile e sempre allegra. Erano uscite insieme in alcune occasioni ma lei era sempre impegnata con i bambini e il suo brand.

«Ciao, Ali! Non ti ho vista arrivare» disse.
«Posso sedermi?» Le chiese Alice indicando il posto vuoto di fronte a lei. Natalija annuì.

Alice era quella ragazza che ti trasmetteva sempre emozioni positive e scacciava via i sentimenti negativi.

«Ero passata a prendere delle cose nel mio ufficio e ho pensato di fermarmi per mangiare qualcosa» le spiegò la bionda.

«Come stanno Leo, Ale e Edo?» Chiese a sua volta Natalija.

«Stanno benissimo. Hanno avuto il raffreddore, per questo ho dovuto rimandare alcuni impegni lavorativi e non ho nemmeno partecipato alla festa di benvenuto per Vlahović e Zakaria» spiegò Alice.

Natalija, nel sentire il suo nome, si rabbuiò e la sua amica se ne accorse.

«Ho detto qualcosa che ti ha turbata?» Le chiese preoccupata. La ragazza scosse la testa mentre cercava di ricacciare indietro le lacrime che stavano iniziando a scorrere sul suo viso.

Fu così che si ritrovò a piangere davanti ad una Alice Campello preoccupata ma allo stesso interdetta.

La bionda non esitò ad abbracciarla e ad accarezzarle i capelli. Quel suo fare così materno e premuroso, spinsero Natalija a pensare che, forse, aveva bisogno di parlarne con qualcun altro che non fosse suo fratello Aleksandar. Lui lavorava a Belgrado e non poteva starle accanto fisicamente. Lei aveva bisogno proprio di questo. Così decise di raccontare ad Alice una cosa che né Benedetta né Thessa sapevano. La sua storia con Dušan Vlahović.

«Ali... c'è questo ragazzo che mi interessa. Mi interessa tanto, ecco. L'ho conosciuto quando ero una bambina e da allora non ci siamo più separati. Almeno fino a quando lui mi ha confessato i suoi sentimenti. Io l'ho rifiutato e qualche giorno dopo lui si è trasferito a Firenze per...» fece una pausa: «...giocare nella Fiorentina»

Alice non volle sapere il nome del ragazzo in questione. L'aveva già capito da sola. Non aveva bisogno di conferme.

«Da allora non hai più parlato con questo ragazzo?» Le chiese.
«Si, gli ho parlato stamattina. Volevo scusarmi per averlo ferito. Ha detto che non riesce a perdonarmi perché mi ama ancora» rispose Natalija con voce rotta.

Alice le fece un leggero sorriso.
«Non voglio essere indiscreta o altro, ma sei sicura che ciò che provi per lui sia soltanto interesse?»

Natalija si ammutolì. Non si era mai posta quella domanda. Lei amava Dušan? Quando lo aveva rivisto a casa di Manuel Locatelli era agitata: il cuore le batteva forte in petto come se fosse un martello e le sue gambe sembravano tremare sotto il suo sguardo.

Pacific Ocean ; Dušan Vlahović Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora