Chapter Twelve ;

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L'Allianz Stadium era in delirio. Gli spalti erano occupati da migliaia e migliaia di persone che si suddividevano in tifosi della squadra di casa, ovvero la Juventus, e dell'Hellas Verona. Dušan sentiva tutta l'adrenalina scorrergli per la schiena ma allo stesso tempo si sentiva schiacciato dall'ansia. Massimiliano Allegri credeva tanto in lui.

Giocare all'Artemio Franchi non era nemmeno lontanamente paragonabile a giocare all'Allianz Stadium. La Juventus era una squadra di un certo calibro e non ammetteva errori. Ogni minimo sbaglio, poteva creare grandi conseguenze.

L'Allianz Stadium era lo stadio che lo aveva visto riavvicinarsi a Natalija ma anche quello che aveva visto il loro rapporto iniziare a deteriorarsi. Il tutto sotto lo sguardo di tutta Italia. Sotto lo sguardo di tifosi ancora amareggiati dal pareggio contro il Villarreal. Sotto gli sguardi dei suoi compagni di squadra e dei suoi stessi avversari mentre questi ultimi rilasciavano interviste post-partita in cui si vantano di essere stati superiori ai bianconeri.

Dušan avrebbe voluto rispedire in Spagna quel difensore che chiacchierava e scherzava con la sua ragazza. Lei sembrava così presa da quel discorso che si dimenticò completamente di lui. O almeno, così credeva Dušan.

Con un magone allo stomaco decise di lasciarli perdere per il momento. Era nervoso per la mancata vittoria e non aveva voglia di mettersi a discutere con Natalija. Ma qualcosa stava già iniziando a rompersi.

«Nervoso?» Gli chiese Paulo prima di entrare in campo. «Dire che sono nervoso è dire poco»
Il suo compagno di squadra gli diede una pacca amichevole sulla spalla. Anche lui aveva provato quelle sensazioni. La sensazione di non essere all'altezza. La sensazione di poter fallire da un momento all'altro. La sensazione di deludere chi credeva in lui.

Quando giocava a Palermo non si sentiva gli occhi di tutti puntati addosso ma era consapevole che diventare un giocatore della Juventus avrebbe comportato tutto ciò.
I tifosi lo avevano accolto calorosamente e lo avevano fatto sentire a casa. Non aveva ancora raccontato a Dušan che c'era una probabilità che il suo contratto con la squadra bianconera non venisse rinnovato.

«Chi viene alla Juventus, non lo fa mai per caso. Se sei qui, è perché sei un giocatore che può dare e fare tanto. Hai la stoffa del campione, Dušan. Per questo il Mister ti ha voluto fortemente. Se mai dovessimo perdere questa partita, non pensare di essere una nullità. Una sconfitta non cambierà le tue potenzialità»

Dušan gli sorrise. Paulo era proprio un vero amico. Uno di quelli con cui si trascorreva un'intera vita. Magari un giorno avrebbero alzato la Coppa dei Campioni insieme.

Quando uscirono dagli spogliatoi, Dušan si rese conto delle tante persone che erano venute da qualsiasi parte dell'Italia per veder giocare la propria squadra del cuore. E solo allora tutta l'ansia che aveva accumulato svanì. Cercò tra gli spalti una persona in particolare.

Natalija se ne stava seduta con Thessa, Alice, Oriana e Lucia sugli spalti dedicati ai familiari dei calciatori. Era entrata subito in sintonia con entrambe. Oriana era divertente e simpatica e il suo carattere le ricordava molto quello di Benedetta mentre Lucia, caratterialmente, era più simile a lei. Non riusciva ad aprirsi subito con le persone ma alla fine si dimostrava essere di buon cuore.

Indossava fieramente la maglia del suo ragazzo e quando vide i calciatori entrare in campo, cercò subito Dušan. Lui le fece un grande sorriso. Uno di quei sorrisi che riscaldano il cuore. Natalija ricambiò con un sorriso rassicurante. Sarebbe andato tutto bene. Dušan non avrebbe deluso le aspettative.

E aveva ragione. Dopo soli tredici minuti, infatti, Dušan mise in rete la prima palla della sua carriera in bianconero. Natalija si alzò in piedi ed esultò mentre il suo ragazzo fece una "N" con le dita. Le aveva già dedicato un gol ma quella volta era diverso. Glielo aveva dedicato quando erano alla Continassa durante un amichevole tra i calciatori della Juventus e non durante una partita di campionato davanti a migliaia di tifosi. Natalija arrossì mentre vedeva i compagni di squadra di Dušan saltargli addosso dalla felicità.

Pacific Ocean ; Dušan Vlahović Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora