Capitolo 5

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Oggi mi sono alzata mal volentieri dal letto, non so come mi dovrei presentare a Florio dopo ieri pomeriggio.

Alle 7:50 sono a scuola, noto la macchina di Florio quindi lo vado a cercare, lo trovo seduto in 5°D, "Professore posso?" chiedo, "Si, certo" dice, "Le volevo chiedere scusa per il comportamento di mio fratello di ieri pomeriggio..." dico sincera, "No dovresti, ha ragione tuo fratello, quel pomeriggio non ti dovevo toccare" dice, "Ma ci sarà stato un motivo per baciarmi, lei che dice?" chiedo lasciandolo come un cretino lì.

Arriva la ricreazione, io e il mio gruppetto ci mettiamo nella parte abbandonata, loro iniziano a fumare, io invece sto li a guardare, sento dei passi, "Sta venendo qualcuno" dico, "Saranno le foglie" dice Federico, "Sarà un insegnante, voi che dite?" chiede una voce a noi conosciuta, Florio di merda, prendiamo le cose e andiamo verso gli altri, "Rampal non scappare che ti devo parlare" dice Florio, i ragazzi vanno via ed io resto con lui, "Che cosa vuole da me?" chiedo, "Voglio sapere cosa provi per me" dice, "Rispetto, è solo un professore come tutti gli altri" dico andando contro i miei sentimenti, "Non ci credo che sono un professore come tutti gli altri, soprattutto dopo il bacio" dice, "Professore, non per male, ma per noi non ci potrà mai esserci niente a parte il legame professore/alunna e poi essendo catechista di sua figlia mi devo contenere per non fare certe cose" dico, "Che cose devi fare? Sei hai solo diciassette anni" dice, "Se ha tutto questo desiderio di me, dovrebbe sapere che ancora ne ho sedici e no diciassette" dico, sbianca, me ne vado lasciandolo lì come un coglione, di un lato mi dispiace di trattarlo così, ma di un lato è soddisfacente trattare male un insegnante.

Finalmente suona l'ultima campanella, decido di rifiutare tutti i passaggi che mi hanno offerto e di andare a piedi a casa, devo pensare alla questione Florio, se buttarmi per il sentimento che ho verso di lui o stargli alla larga. Arrivo a casa, ma trovo una sorpresa già prima di entrare, trovo a Florio sotto casa mia, "Lo sa che la posso denuncia per violazione della privacy?" chiedo, "Ti devo parlare" dice, "Abbiamo già parlato questa mattina, le ho detto tutto" dico mettendo lo zaino d'avanti il portone, "Io no" dice, mi bacia bloccandomi contro il muro, ricambio, ma sono terrorizzata che qualcuno che ci conosce possa passare e ci può notare, mi stacco, prendo le chiavi di casa, apro il portone e ci mettiamo dentro, "C'è tuo fratello o in tuoi genitori in casa?" chiede, "No, sono a lavoro" dico, "Io ti amo. Ti accetto così come sei, non voglio cambiarti mi incanti così come sei; ma voglio che tu cresca e diventi migliore ogni giorno. Non mi aspetto la perfezione in te, mi piaci così con i tuoi difetti, le tue virtù, con i tuoi errori. Voglio che tu raggiunga i tuoi sogni, insieme a me i tuoi obiettivi, voglio vederti brillare ed essere lì con te nel bene e nel male. Ti rispetto e mi fido di te. So che per te è presto per iniziare una relazione che è più grande di te, di noi, ma la persona che desidero al mio fianco in questo momento sei tu" dice,  "Mi ero promessa di non innamorarmi mai te, no per la differenza d'età, quella non mi interessa granché, ma ho paura che a scuola ci possono scoprire" dico dandogli del "tu" visto che ormai ci stiamo dichiarando, "Staremmo attenti, ma io ho bisogno di te Miriam, la notte penso a te, ti penso continuamente, ma devi essere decisa anche tu" dice, mi avvicino a lui e lo bacio, un bacio dolce e lento, mi stringe a se, ci stacchiamo solo per riprendere un po' d'aria, "Lo prendo come un "si" questo bacio" dice, "Ovvio" dico, "Ora ti lascio, ci vediamo domani" dice, "A domani" dico, mi bacia e se ne va.

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