Capitolo 22

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Appena uscita dall'ospedale mi hanno messa a riposo forzato, soprattutto mio fratello, ho notato che Giuseppe è più distaccato e più freddo, forse sarà la situazione che si è venuta a creare, ma non so.

La sera esco nel giardino cercando di distrarmi un po', noto Giuseppe seduto per terra sotto un'albero sperduto del giardino che fuma, mi avvicino ma non mi nota, "Hey" dico piano, mi guarda, mi siedo accanto a lui, "Dovresti stare a riposo" dice, "Avevo voglia di prendere un po' d'aria" dico, prendo una sigaretta insieme all'accendino, inizio a fumare, "Lo sai che non dovresti fumare" dice cercando di togliermi la sigaretta, "Te la do solo se mi dici che cos'hai" dico, "Non ho niente..." dice, "Giuseppe non mi prendere per il culo, l'ho notato che sei più distante da me" dico, sta in silenzio, continuo a fumare tranquillamente, "Ho pensato a noi in questi giorni, ti ho infilato in una situazione pesante per una ragazzina come te, fino ad ora ho seguito i sentimenti, ma era meglio seguire la testa" dice, "Mi vuoi lasciare?" chiedo, "Miriam io ti amo, ma non voglio fatti più rischiare" dice, "Se mi ami veramente cerca di lottare per me e non il contrario" dico, "Ho deciso così" dice, "Sei un grandissimo minchiataro" dico, "Cerca di capirmi" dice, "Giuseppe se siamo arrivati fino a qui ci sarà un motivo" dico, "Abbiamo seguito i nostri sentimenti, ma se non l'avremo fatto forse era meglio" dice, "Sai, io mi sono innamorata di te nonostante tutto, me ne sono fregata del fatto che sei un mio insegnante, che eri padre di una meravigliosa bambina, ma io ho scelto te per quello che sei, ma mi sa che quello che pensavo su di te era sbagliato, i ragazzi me lo dicevano di starti alla larga, ma si sa, all'amore non si comanda, arriva quando meno te l'aspetti" dico, "Miry già qui fai ragionamenti che non sono tuoi" dice, "Non è vero, quello che non sta ragionando sei tu, ti capisco che hai paura di perdermi, perché so cosa si prova perdere qualcuno, ma non è comportamento che vuoi tagliare i ponti con l'altra persona, se soprattutto quella persona sono io" dico, "Se ti faccio rischiare un'altra volta? Se rimani nuovamente incinta? Come facciamo? Ormai questa è andata, ma se faccio un'altra volta il coglione durante l'anno scolastico, che facciamo?" chiede, "Infatti non rischiamo, cerchiamo di usare i preservativi e altro, sempre se vuoi continuare la relazione" dico, "Come cazzo fai a stare così tranquilla!!" dice un po' troppo forte, "Perché io nelle cose, non sempre, ci rifletto" dico, attimo di silenzio, "Non so che fare" dice coprendosi con le mani la faccia, "Cosa ti dice il cuore?" chiedo, "Mi dice di prenderti e di farti mia, ma non posso, ancora sei debole" dice, "Fregatene, io sono qui" dico sdraiandomi come niente fosse, lui mi guarda, si sdraia anche lui appoggiando la testa sul mio petto, le mie mani vanno sulla sua schiena, il cielo scuro di suo diventa sempre più scuro, infatti in men che si dica inizia a piovere, il bello di questo albero è che essendo abbastanza grande riesce a riparare chi è sotto, Giuseppe si mette seduto con la schiena appoggiata sul tronco trascinandomi con se evitando di farmi bagnare, appoggio la testa sulla sua spalla, lo guardo rispetto a prima è più tranquillo, gli accarezzo il mento che ha un sottile stratto di barba, mi guarda, abbiamo i visi talmente vicini che riesco a sentire il suo respiro, sono in bilico se baciarlo o meno, ma sfortunatamente abbiamo una telepatia fuori del normale, mi bacia lui, mi sembra di baciarlo come se fosse la prima volta, ci stacchiamo per riprendere aria, sorridiamo, "Erano giorni che lo desideravo" dice, "Io ho ripensato al nostro primo bacio" dico, "Quel giorno sono stato un coglione a baciarti in chiesa, però ne è valsa la pena" dice, "Mi sa che la pioggia ci porta fortuna" dico, mi guarda confuso, "Anche quel giorno pioveva, tu te ne sei approfittato nel fatto che ti ho abbracciato perché mi ero spaventata del tuono" dico, "Non è vero che me ne sono approfittato, se non l'avessi fatto avrei perso un'opportunità" dice, "Comunque ci conviene fare una corsa perché sta aumentando" dico alzandomi, "Aiuti questo vecchio?!" chiede ironico, lo aiuto ad alzarsi.

*Giuseppe
Corriamo verso l'androne di fuori, io almeno mi sono ammazzato minimo due volte, appena siamo riparati sotto la tettoia, la prendo e la bacio, "Peppe dai, siamo tutti bagnati" dice, "Sei sempre e comunque bella" dico continuando a baciarla, sentiamo tossire, ci giriamo verso il suono ed è suo padre, Miriam si allontana come se avesse paura di suo padre, gli dice qualcosa nella sua lingua e Miriam va via, ma prima di scomparire mi guarda, mi inizio a preoccupare, "Miriam" grida suo padre facendo il modo di farla scomparire dalla circolazione, suo padre si avvicina verso me, non ho il coraggio di guardarlo in faccia, mi prende dal viso costringendomi a guardarlo, "Sei un bastardo, lo sai vero?!" chiede, sgrano gli occhi, sa qualcosa? "Non ho fatto niente" dico, "Mio fratello mi ha detto tutto, mia figlia aspettava un figlio tuo e l'ha perso" dice, non ho neanche la forza di controbattere, mi lascia andare il viso, "Scompari dalla mia vista" dice, me ne vado in camera di Miriam, la trovo nel balcone con ancora i vestiti bagnati, "Perché non ti sei cambiata?" chiedo, mi viene incontro, "Che ti ha detto?" mi chiede, sospiro, "Sa del bambino, tuo zio ha parlato" dico, "Gli vado a parlare io" dice, "Miriam non peggiorare la situazione, fai passare almeno un paio di giorni" dico, "È mio padre" dice, "Se fosse successo a Paola ed io lo avrei scoperto, credimi, avrei fatto scoppiare una guerra, quindi lascialo stare per ora" dico iniziandomi a cambiare, da quanto sono bagnato mi devo cambiare anche l'intimo, però mi imbarazzo farlo d'avanti a lei visto che non abbiamo un rapporto da quando siamo stati a Favignana, "Ma ti sbrighi a cambiarti?" chiede, la guardo, lei ha l'intimo pulito già addosso, per la prima volta guardo per bene il suo fisico, nonostante abbia quasi 18 anni ha un fisico esile nonostante le forme perfette, noto che ride, "Che c'è?" chiedo, "Cerca di tenere sotto controllo gli ormoni vecchio" dice, guardo giù e ho l'amichetto bello duro, che situazione di merda, si avvicina, mi bacia, ho capito le sue intenzioni, "Miriam non mi fare il pompino" dico, "Così non ti lascio" dice inginocchiandosi, me lo esce di fuori e se lo prende in bocca, inizia a pompare come si deve, io gemo come un pazzo, in men che si dica gli vengo in bocca, ingoia il mio seme, mentre lei si rialza, io mi sistemo, "Lo sai che odio a morte i pompini" dico, "Meglio di stare con il cazzo duro, tu che dici?" chiede ironicamente, la guardo male, mi fa il terzo dito.

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