Capitolo 12

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I mesi volano, è arrivato il mio mese preferito: maggio. Maggio è il mese delle gite, il mese dei sacrifici, della nostalgia, per la maggior parte degli studenti è il mese dove si ricordano che sono dei coglioni per non aver studiato per l'intero anno e si ritrovano a studiare tutto il programma così in poco tempo.

Oggi partiamo per la gita di Napoli per solo le classi quarte dell'istituto, staremo una settimana lì, per fortuna mia per la mia classe ci accompagnerà Giuseppe, spero solo di dormire con Sammy, almeno mi può coprire durante la notte.

Alle 6 sono all'aeroporto di Catania, mi ha accompagnato mio padre controllo la mia volontà, c'è capace parlerà con Giuseppe e a me questa cosa mi spaventa tantissimo, nel frattempo abbiamo preso pure Sammy. Andiamo a cercare i ragazzi, mio padre mi segue, vedo Giuseppe in lontananza, "Lo distraggo io a tuo padre se vuoi?" chiede Sammy, "No, non voglio rischiare" dico fermandomi e aspetto a mio padre, appena è accanto a me mette un braccio intorno alle mie spalle e riprendiamo a camminare, arrivati d'avanti a Giuseppe ci fermiamo, "Buongiorno professore" diciamo io e Sammy in corro, "Buongiorno ragazzi" dice Giuseppe, giustamente mi guarda, non so che fare, "Papà se vuoi puoi andare" dico, "Perché dovrei?" chiede mio padre, "Sono con Sammy e il mio docente" dico, "Lui è il tuo docente?" chiede mio padre indicando a Giuseppe, lui annuisce, "Giuseppe Florio, docente di matematica di sua figlia" dice Giuseppe leggermente terrorizzato, mio padre lo guarda malissimo, mi da un bacio "Se succede qualcosa chiama che ci penso io" dice, "Si papà" dico, se ne va, guardo a Giuseppe, "Sa di noi?" chiede Giuseppe, "Ovvio che no, a quest'ora ti avrebbe ammazzato insieme a me" dico, "Meno male" dice, sento chiamare il nostro volo "Napoli sto arrivandooo" grida Sammy, Giuseppe gli da una manata in testa, "Ahi!" continua il mio migliore amico, "Se ne sono altre se vuoi" dice Giuseppe, "No, grazie" dice Sammy, io rido andando verso l'imbarco.

Appena salgo sull'aereo cerco il mio posto, anzi lo trovo subito, spero solo che accanto a me ci sia qualcuno che conosco, infatti si viene a sedere Giuseppe, "Sei accanto a me?" chiedo, "Si" dice, sorrido, si siede accanto a me, "Sai per caso le stanze?" chiedo, "Sarai con Angy" dice, da quando che non mi confido con lei? Praticamente da quando sto con Giuseppe, "Perché mi avete messa con lei?" chiedo, "Siete amiche" dice, "Non abbiamo più la stessa confidenza di prima" dico, "Come mai?" chiede, "Diciamo che è un po' gelosa del fatto che io riesco a far innamorare tutti, lei invece no, quindi ho un po' paura che se sa di noi potrebbe fare un casino" dico, "Pensavo che fosse più calma" dice, "No perché si chiama Angelina, significa che sia un'angelo" dico, "No perché porti il nome della Madonna, significa che sei come lei" dice, "Te la farò vedere io" dico, "Ti aspetto stasera nella mia camera" dice, "Credici" dico.

In poco tempo arriviamo a Napoli, scendiamo dall'aereo e andiamo verso i controlli, ci controllano le valigie, prima quella degli insegnanti e poi le nostre, non so il perché Castorina si mette a ridere appena aprono la valigia a Giuseppe, lui in cambio diventa rosso, viene Sammy ridendo verso di me, "E' un coglione" dice ridendo, "Perché? Che ha fatto?" chiedo, "Si è portato dietro un pacchetto di preservativi" dice, "Almeno non hai il rischio che diventi zio" dico guardandolo male, smette di ridere, mi guarda malissimo. Appena arriviamo all'Hotel ci divido nelle stanze, senza farlo apposta, la mia stanza è di fronte alla stanza di Giuseppe, entro in stanza insieme ad Angy, "Mi sa che noi due dobbiamo parlare" mi dice, "Ti ascolto" dico, "Che c'è fra te e Florio?" chiedo, "Perché me lo chiedi?" chiedo, "Si nota che avete qualcosa" dice, "Angy non ti fare prendere dalla gelosia" dico, "Non è gelosia questa, l'ho capito che il vostro rapporto va oltre di un semplice rapporto alunna-professore" dice, "Se l'hai capito perché me lo chiedi?" chiedo, "Per avere la conferma" dice, "L'hai avuta?" chiedo, "Si, e mi dispiace solo che non me l'abbia detto prima" dice, "Non è facile dirlo" dico, "Lo so, so di non essere all'altezza di Samuele, lui sarà comunque accanto a te nel bene e nel male, ma sono la tua migliore amica" dice, "Lo so, ho sbagliato, ti chiedo scusa" dico, mi viene ad abbracciare, ricambio.

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