Capitolo 7

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Tra poco iniziano le vacanze di Natale, ora dovrò comprare i regali a dei parenti che vedo uno volta ogni morte di papa e a me questa cosa non piace per niente.

In questi giorni sono stata male, quindi a scuola non sono potuta andare, mi mancano i ragazzi. Verso le 16 mi arriva un messaggio da Giuseppe,

Da Florio
Sei sola a casa?
A Florio
Si, perché?
Da Florio
Apri

Mollo il telefono sul letto e apro, in due secondi mi ritrovo fra le sue braccia, "Sei un pazzo" dico, "Sono pazzo di te" dice baciandomi, "Ti potrei mischiare qualcosa" dico staccandomi, "Come ti senti?" chiede, "Un po' meglio" dico, lo prendo per mano trascinandolo nella mia stanza, "A che ora torna tuo fratello, non vorrei che mi trovasse qui" dice, "Dovrebbe tornare dopo le 19, ma è imprevedibile" dico, "Apposto" dice mettendosi seduto sul mio letto, "Mi dovresti aiutare con la tua materia" dico, "Vuoi essere interrogata a lezione?" chiede, "Mi potresti interrogare anche in un altro modo" dico avvicinandomi a lui, "In che modo?" mi dice facendo un sorrisetto malizioso, "Se ti intendi di anatomia, potresti analizzare il mio corpo" dico togliendomi la maglietta che avevo e rimango solo in mutande d'avanti a lui, già noto un leggero rigonfiamento nei suoi pantaloni, mi metto a cavalcioni su di lui, inizio a strusciare la mia intimità contro il suo rigonfiamento, lui mi bacia il collo, mi accarezza la schiena nuda, in un'attimo mi ritrovo sdraiata sul letto con lui fra le gambe con solo addosso i pantaloni, mi mordicchia i capezzoli, a un certo punto sentiamo il rumore di un portone aprirsi, ci stacchiamo e sentiamo un "Sono tornato", "È Filippo" dico andando a chiudere la porta, prendo la maglietta indossandola, "Come dovrei uscire?" chiede, "Tu sistemati, io in qualche modo ti faccio uscire" dico andando verso l'armadio e prendo un paio di pantaloncini, esco dalla mia stanza e vado in cucina, "Come mai così presto?" chiedo, "Non avevo nessun lavoro da fare e me ne sono andato" dice Filippo, "Ti devo preparare la doccia?" chiedo, "No, ora ci penso io" dice, "Vedi che tra poco devo scendere che passa Sammy che mi deve dire una cosa" dico, "Poi me lo saluti" dice, "Certo" dico, "Vabbè mi sto andando a lavare, cerca di non prendere troppo freddo sotto" dice baciandomi la fronte e va in bagno, io vado nella mia camera, "Vieni" dico a Giuseppe, scende prima lui, io lo seguo, prima di uscire, mi da un bacio, "Ci vediamo domani a scuola" dice, sorrido dandogli un bacio sulla guancia e va via, dopo un po' che aspetto risalgo di sopra, mio fratello ha già finito di farsi la doccia, "È venuto Sammy?" chiede, "Si, era per una cosa che riguardava matematica" dico, "Io lo ripeto che sto professore è pedofilo" dice, "Filippo dai!" esclamo, "Credimi se vengo a sapere che avete una relazione, lo rovino" dice, "In che senso?" chiedo preoccupata, "Tu non ti preoccupare, lo so io che cosa fare" dice, ora mi tocca parlare con i ragazzi, mi serve una mano da loro, "Sta sera posso uscire con i ragazzi?" chiedo, "Non vorrei che uscendo avessi una ricaduta" dice, "Nel tipo che quando ritorno a scuola sia tanto meglio" dico, "Va bene, esci, ma poi non ti lamentare che stai male" dice, "Si, papà" dico ironicamente, "Quanto lo odio quando mi chiami così" dice, sorrido salendo di sopra, mando un messaggio nel gruppo per vedere chi esce e soprattutto a che ora dobbiamo uscire, in meno di dieci minuti siamo già organizzati, anzi mi viene a prendere Sammy, mi deve parlare.

Alle 19 sono pronta, giù c'è Sammy, vado da Filippo, "Filippo sotto ci sono i ragazzi" dico, "Non ti ritirare tardi, domani vai a scuola" dice, "Va bene" dico baciandogli la guancia, "Ce l'hai i soldi?" chiede, "Ho quindici euro" dico, "Va bene, stai attenta" dice, esco di casa, salgo in macchina e partiamo, mi porta nel parcheggio della metro di Milo, "Perché mi hai portato qui?" chiedo, "Dobbiamo parlare di Florio" dice, "Che ha?" chiedo, "A scuola ti cerca con lo sguardo, chiedi di te, in tutto ciò sempre con gli occhi a cuoricino" dice, sorrido, "Miriam non mi fare pensare male, ti prego" continua, "Puoi pensare male tranquillamente" dico, "State insieme?!" mi chiede quasi urlando, "Ma c'è bisogno di gridare per dirlo? Comunque si" dico, "Sieti pazzi, uno più pazzo dell'altro siete" dice, "Per la mia pazzia non ti puoi lamentare visto che l'ho presa da te" dico, "Cazzo ma ha diciott'anni in più di te, che gli ha visto?" chiede, "Saranno cazzi miei, tu che dici?" chiedo, "Lo zio Mario lo sa?" chiede, "Ancora no" dico, "Tuo fratello?" chiede, "Se mio fratello lo sapesse secondo te Florio sarebbe ancora vivo?" chiedo, "No" dice, "Visto che lo sai" dico, "Avete fatto qualcosa?" chiede, "Ancora no" dico, "Meno male" dice.

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