Capitolo 8

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22 dicembre, la vigilia del mio compleanno, l'unica cosa buona di oggi e domani e che la passo con i ragazzi della chiesa, la mia seconda famiglia, sicuramente Mario mi vorrà parlare, io ho bisogno di sfogarmi.

Alle 21 sono già d'avanti i gradini della chiesa che aspetto che arrivi Mario con le chiavi, infatti in pochi minuti è d'avanti a me, "Pronta a parlare?" chiede aprendo il portone del cortile, "Lo sai che senza domande iniziali non parlo" dico, "Ho capito che sei interessata a qualcuno, mezza idea l'ho avuta, ma non mi vorrei sbagliare" dice, "Tu continua, io ti dirò se è vero o no" dico, "Il padre di Paola" dice, "Non hai sbagliato" dico, "Gioia ma è più grande di me" dice, "Solamente che con te mi sbaglio di quindici anni e con lui diciott'anni" dico, "Tuo fratello lo sa?" chiede, "No, lo sapete tu e Sammy" dico, "Che aspetti a parlargli?" chiede, "Mario lo ammazzerà" dico, "Se gli parli con la sincerità non credo" dice, sospiro, guardo per terra, sento i ragazzi, "Ora divertiti, non ci pensare" continua.

Verso le 23:55 prendo le bottiglie, una io e una mio fratello, appena è mezzanotte le apriamo, mi iniziano a fare gli auguri, nella penombra vedo qualcuno, metto a fuoco bene ed è Giuseppe, mi allontano senza farmi notare, in due secondi mi ritrovo mi ritrovo nelle sue braccia, "Auguri piccola mia" dico, lo bacio, ricambia, ma un certo punto me lo sento strappare via, "Non c'era niente, vero?!" grida mio fratello contro di me, "Filippo ti prego" dico, "Ti prego un cazzo! Ti vuole solamente scopare" dice Filippo, "Io a tua sorella la amo" dice Giuseppe, "Ti sembra che non mi sia informato sul tuo conto? Insegnante, braccio destro del sindaco, te la sei fatta con chiunque, ma se pensi di prenderti pure la purezza di mia sorella te lo puoi scordare" dice avvicinandosi a lui, mi metto in mezzo, "Filippo per favore" dico cercando di allontanarlo da Giuseppe, Filippo per me è capace di alzare le mani, "Tu cambi scuola e non farai più catechismo" dice guardandomi, "Non puoi farlo" dico, "Sei sotto la mia tutela, lo posso fare" dice, "Tua sorella ha superato i sedici anni e può fare quello che vuole" dice Giuseppe, "Se non sparisci ti faccio fuori" dice Filippo, "Giuseppe per favore vai via" lo supplico, "Noi due ne riparliamo" mi dice Giuseppe andando via, "Miriam cazzo! Ti sei messa con lui seriamente?! Tu sei pazza" dice, "Filippo io lo amo" dico, "Tu che ne sai dell'amore se fino ad ieri giocavi con le bambole" dice, "Perché non pensi per te, che hai 27 anni e ancora non hai neanche la fede e un bel niente" dico, mi da uno schiaffo, è la prima volta che mi alza le mani, "Filippo ora hai esagerato" dice Mario prendendomi con se nelle sue braccia, "Non volevo" dice Filippo, "Ormai il danno è fatto, vattene" dice Mario, appena va via, crollo, "Andrà tutto bene, te lo prometto" dice baciandomi la fronte.

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