capitolo 9

202 8 0
                                    

"Mio signore..."
"Nessuno dovrà mai sapere che è viva, soprattutto Bellatrix!"
"Cosa dirò?"
"Nulla, la crescerai, vivrà qui!"
"Da sola?"
"Non essere sciocca, sei una donna tanto bella quanto intelligente!"
"Mi lusinghi mio signore ma cosa dirò a Lucius?"

La foresta di giorno non era un posto accogliente figuriamoci di notte. Per fortuna quello era l'habitat naturale di Severus Piton che con cautela si avvicinava al luogo di origine del fatto.
Aveva qualche idea, ma nessuna poteva spiegare tanta potenza.
Poi un verso lo fece fermare. Con tutti i sensi in allerta cerava di capire da dove arrivasse e cosa lo avesse emesso.
Poi la vide, per terra immobile. La sua studentessa giaceva priva di sensi.
"Jhonson che diavolo è successo?"
Nessuna risposta, respirava ma non riprendeva i sensi. La scosse delicatamente cercando di farla riprendere.
"Per Salazar chi è stato a ridurti cosi?"
"È tutta coooolpa...mia!"
Il tono basso e poco chiaro. Come poteva essere colpa sua?
"Ti porto al castello devo..."
"No, nessuno deve saperlo, me lo giuri!"
Perché nessuno doveva sapere che era stata attaccata? Vero che lei non doveva trovarsi li e che aveva infranto numerose regole ma perché non dirlo?
"Sei debole devi essere visitata!"
"Sto bene, devo solo riposare, la prego!
"Cosa è successo?"
"Lo prometta!"
"Te lo prometto ma parla!"
"Sempre dolce lei!"
"Sempre arrogante anche in punto di morte!"
"Ahah" inizio a tossire, era esausta e parlare non l'aiutava di certo. "Se bastasse cosi poco per morire, sarei morta anni fa!"
"Te lo prometto, ti voglio aiutare!"
E si ritrovò a spostare il corpo della ragazza sulle sue gambe, la bacchetta sempre vicina non era più nella sua mano che ora sistemava i capelli dietro l'orecchio della giovane.
"Le credo, so che è diverso da quello che gli altri dicono. Ho avuto una crisi magica, deve essere stata potente dato che non mi riprendo. Se al ministero lo sapessero io..."
"Shhh, tranquilla non sforzarti, so cosa è successo e per ora mi basta ti porto al castello non diremo nulla agli Auror..."
"No nessuno deve saperlo neanche il preside, la prego mi sono fidata di lei."
E cosi facendo tentò di alzarsi per scappare, per nascondersi da quello che era accaduto, ma troppo debole perse i sensi di nuovo, per fortuna il professore la prese prima di toccare violentemente di nuovo il suolo. La prese in braccio a mo di sposa e si materializzò vicino al castello. Prese un passaggio segreto vicino al lago, quello che usava per le sue uscite serali per non dover dare spiegazioni. Entrati nei suoi alloggi mise la ragazza sul suo letto e tornò di nuovo fuori utilizzando nuovamente il passaggio. Mentre si dirigeva verso l'ingresso, dove era certo che avrebbe trovato il comitato di accoglienza, si stava chiedendo perché stesse proteggendo la ragazza.
Le aveva fatto tenerezza, aveva visto il terrore nei suoi occhi, ma non aveva avuto paura di mostrarsi fragile a lui, lui con un cuore di ghiaccio e una pessima fama, anzi si era fidata e gli aveva chiesto aiuto.
"Preside, ministro!
"Oh Severus, hai scoperto qualcosa?"
"Sono giunto alla fonte ma non vi era nulla se non alberi secolari piegati per la forza dell'onda durto!"
"I miei uomini stanno pellustrando la zona, troveranno il colpevole."
"Credi sia stato un incantesimo?"
"Difficile da dire, sicuramente chinque lo abbia creato ha usato molta forza, sicuramente lo troverete. Ora se non vi dispiace andrei nei miei alloggi!"
"Va pure figliolo, hai fatto molto grazie!"
"Preside, Ministro!"
E con un cenno del capo si congedo tornando cosi nei suo alloggi.
Come prevedibile la ragazza non si era spostata di un millimetro da come l'aveva lasciata.
Era indifesa davanti ai suoi occhi. Il respiro era regolare anche se debole. Prese la bacchetta della ragazza e rimase stupito dal fatto che l'ultimo incantesimo lanciato fosse il sectumsempra. Era un incantesimo potente ma se lanciato non creava l'effetto rilascio energia magica. Forse la ragazza aveva ragione e aveva avuto una crisi magica, ma era troppo potente per una ragazza del secondo anno se pur dotata, aveva solo 13 anni dopotutto, era immaginabile che fosse stata in grado di contenere tutta quella magia al suo interno e saperla controllare a lezione.
Mentre osservava la ragazza vide che aveva alcuni graffi, che probabilmente si era causata quando aveva perso i sensi, cosi, munitosi di acqua pulita e garze, si mise a pulirli prima che potessero causare qualche infezione.
Ne aveva sulle gambe, sulle braccia, alcuni sul viso e altri supponeva fossero sulla pancia dato il sangue sulla camicetta. Doveva togliergliela, ma era pur sempre una sua studentessa. Studentessa con molti segreti ma pur sempre una studentessa!
"Non volevo uccierla!"
Improvvisamente iniziò a delirare.
"Talya è stato un incidente!"
Non aveva senso, chi era Talya? E chi aveva ucciso?
"Sai che  quando perdo il controllo, perdonami!"
Non era la prima volta? Era un ricordo, un incubo o qualcosa di anni prima? Era un enorme enigma quella ragazza!
La stanza iniziò a tremare, stava per avere un altra crisi, se le fosse scoppiata nel castello, probabilmente non avrebbe visto l'alba del giorno dopo.
Sapeva dell'esistenza di maghi  e streghe con crisi magiche ma non cosi potenti e ravvicinate, gli Obscurus erano bambini con crisi magiche, ma lei non lo era più d tempo... Cosa diavolo nascondeva dietro quei due occhi profondi? Doveva aver sofferto molto ma era sopravvissuta anche se traumatizzata a vita. Doveva fare qualcosa e non aveva tempo di consultare libri o manoscritti. Urgeva una soluzione e subito. Si rese conto che aveva la febbre ma non poteva essere quella la causa scatenante di tutto.
Quindi decise di fare l'unica cosa che mai credeva che avrebbe fatto nella sua vita.

Una Riddle di troppo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora