capitolo 12

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"Shh piccola mia, tranquilla, la Zia è qui con te!"

Erano passati diversi mesi da quella notte, la bambina viveva ancora nella vecchia casa dei Gaunt che era stata incantata per non far vedere dall'esterno che fosse abitata. La piccola era molto buona anche se vivace e Narcissa si chiedeva come poteva crescere una povera creatura senza l'affetto di una famiglia, con una zia che andava a trovarla quando poteva ma allo stesso tempo, purtroppo a volte passavano diversi giorni a volte tra una visita e l'altra.

"Un Troll nei sotterranei pensavo di doverglielo dire".

E poi svenne. Era inutile dire che non fosse dotato di gran coraggio. Nacque un tumulto. Ci vollero diversi petardi viola della bacchetta magica del professor Silente per ripristinare il silenzio.

"Prefetti" tuonò, "riportate immediatamente i ragazzi nei rispettivi dormitori, immediatamente!"

Solo allora Draco Malfoy ebbe l'illuminazione del secolo.

"MA IL NOSTRO DORMITORIO è NEI SOTTERRANEI!"

" Signor Malfoy faccia come le è stato detto!"

La voce del Capocasa Serpeverde non ammetteva repliche. Il viso impassibile come sempre, ma l'attento sguardo della giovane Jhonson non poté non notare una linea sottile di preoccupazione tra le rughe sulla sua fronte.

"Sarà quello del terzo piano?"

L'uomo, che con fare teatrale si era appena congedato per andare in aiuto del corpo docenti si bloccò.

" Non so come lei lo sappia, ma approfondiremo, mi auguro solo che non ci sia lei dietro questa bravata."

" Avrei liberato il cane, più divertente, ma è risaputo che i Troll siano troppo stupidi per entrare ad Hogwarts da soli, qualcuno lo ha aiutato."

" Non ho tempo per seguire le tue macchinazioni perverse va nel dormitorio con gli altri!"

Alzando gli occhi al cielo decise di cedere, ma solo perché tra tutti era vagamente l'unico degno del nome di insegnate e c'era bisogno di lui per gestire questa crisi.

Ma, ovviamente, nel suo cervello le teorie non si erano bloccate. Era un diversivo, per poter prendere la Pietra Filosofale. Si, lei lo sapeva. Lo aveva capito quando aveva letto quell'articolo sulla Gazzetta del Profeta e aveva concluso che si trovasse ad Hogwarts, con precisione al terzo piano, ripensando al divieto di accedere a quella zona del Castello dal primo giorno dell'anno.

Qualcuno voleva quella pietra, e non per buoni fini. Ed ecco la parte ribelle uscire fuori. Si girò di scatto lasciando la fila.

" Dove vai, sei impazzita!"

Tom le stava urlando di tonare, che era pericoloso, ma lei del pericolo non aveva mai avuto paura. Corse verso il terzo piano senza guardarsi indietro, senza pensarci due volte. Bacchetta in mano e sensi in massima allerta, come le avevano insegnato da bambina.

La porta era aperta e un insolito Severus Piton era in difficoltà. Così decise di prendere in mano la situazione.

" Because of you

I never stray too far from the sidewalk

Because of you

I learned to play on the safe side, so I don't get hurt

Because of you

I find it hard to trust not only me, but everyone around me

Because of you

I am afraid

I lose my way

And it's not too long before you point it out

Una Riddle di troppo!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora