Capitolo 31

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Tesoro mio, sono cosi orgogliosa di te! Si so dei tuoi ottimi risultati nelle materie magiche e non avevo dubbi!
Noi andremo nel sud della Francia per il periodo estivo. Draco cresce, ma è un uomo puoi immagiare la mia frustrazione per giochi rumorosi o le partite di Quidditch. Per settembre ho due posti da proporti, Bueno Saires dove il professor Santos ti insegnerebbe l'uso degli incantesimi della mente o Tel Aviv dove impareresti l'uso delle piante per la cura delle ferite. Fammi sapere cosa ti piacerebbe fare, e in entrambi i casi sai già che dovrai studiare la lingua di quella nazione quindi anche lezioni Babbane.
Fai la brava e divertiti.
Ti voglio bene,
Cissy

Una sconvolta Minerva McGranitt entrò nella stanza.
"Per Godric, cosa è successo?"
Poco dopo arrivarono anche il preside e gli altri professori.
Rebekah pensò che per fortuna quei due idioti ci avevano messo più del previsto a chiamare aiuto, tuttavia, se non avesse avuto tutto sotto controllo, sarebbero potuti morire entrambi.
"Sta bene, ha perso solo i sensi!"
"E lei signorina Jhonson?"
Il preside si era avvicinato a loro, con alle spalle i due Capocasa di Serpeverde e Grifondoro.
"Sto benissimo grazie."
"Mia cara, perdi sangue dalla fronte."
La professoressa aveva sempre avuto un tono materno nei suoi confronti, spesso era l'unica a darle una parola di confronto.
La ragazza istintivamente si toccò la fronte e vedendo il sangue non poté che chiedere a se stessa quando si fosse fatta male.
"Io sto bene, credo che però sia meglio che"
Il professor Piton prese la parola interrompendola, cosa che sapeva urtare molto la ragazza.
"Sarà meglio dare delle spiegazioni, cosa è successo?"
"Prima del mio arrivo non lo so, ma quando sono arrivata uno spirito, o qualcosa del genere, ha attraversato il mio corpo per poi uscire dalla stanza. Ho avuto un leggero mancamento, e credo che sia stato li che mi sono fatta male. Potter era già privo di sensi sulle scale, la Pietra di cui lei invece preside ha animatamente e fermamente negato l'esistenza è li. Il professor Raptor credo sia morto!"
"Poppy potresti prenderti cura del Signor Potter e controllare che anche la Signorina Jhonson stia bene come dice?"
La ragazza, come risposta a quelle parole, alzò gli occhi al cielo ma decise di non contestare quest'ordine.

Giunti in infermeria, trovarono la parte mancante del Golden Trio.
"Harry!"
Aveva urlato la giovane leonessa appena avevano varcato le porte della stanza.
"Sta bene? Morirà?"
"Professoressa McGranitt sto bene, posso andare a riposare in camera mia? Troppi Grifondoro per me."
La professoressa le regalò un sorriso materno.
"Prima Poppy ti visita, se starai bene potrai andare. Signorina Granger aspetti fuori, il signor Weasley dormirà per un po' e al signor Potter serve tranquillità. Sta bene ha solo bisogno di riposo."
Rassegnata la giovane Grifondoro eseguì gli ordini, chiudendosi alle spalle l'enorme portone dell'infermeria.
Dopo un'accurata visita la giovane erede di Salazar Serpeverde fu libera di andare in camera sua a patto che nei giorni successivi se ci fosse qualche strano sintomo sarebbe subito corsa in infermeria.
Come da manuale sceso l'ultimo gradino della scala per i sotterranei, ecco un misterioso, e stranamente preoccupato, professore di pozioni uscire dall'ombra.
"Sono esausta Severus, ti prego lasciami andare a dormire. Non ho voglia di litigare con te."
"Nei miei alloggi, adesso!"
Troppo stanca per replicare lo seguì sapendo che era una battagli contro i mulini a vento.
Entrarono, si sedettero entrambi sul comodo divano.
"Vuoi qualcosa da bere?"
"Qualcosa di forte, ne avremo bisogno entrambi!"
Il professore appellò due bicchieri e una bottiglia di Whisky Incendiario.
"Dal principio!"
"Raptor è stato l'alloggio di Voldemort dall'inizio dell'anno. C'era lui dietro a tutto. Erano convinti che la Pietra lo avrebbe riportato invia. Quello sciocco credeva di essere stato scelto perché speciale. Ho soggiogato Potter in maniera tale che desse la mia versione ufficiale dei fatti."
"Sei stata un'incosciente!"
Sorseggiavano abbondanti dosi del liquido contenuto nei bicchieri. Era stata una lunga notte. Lei aveva disobbedito a suo padre, lui era quasi morto quando i 2/3 del Golden Trio gli avevano detto che la giovane era andata a salvare il loro giovane amico.
"Lo avevo già fatto, so come funziona e il prezzo da pagare ogni volta che lo faccio."
"Non solo per quello. E se non fosse finita bene?"
"Stranamente Potter e il suo stupido coraggio Grifondoro sono stati d'aiuto. Tuttavia ho disobbedito ad un ordine del Lord, anche se me la sono cavata egregiamente quando la Pietra ha iniziato a bruciare il volto di Raptor."
"Cosa ti aveva chiesto?"
Un brivido di paura percorse l'uomo. Sapeva che Lord Voldemort poteva essere diabolico quando ci si metteva.
"Di dargli la Pietra!"
"E perché non lo hai fatto?"
"Tu vuoi che torni?"
"E tu?"
"Non lo so Severus, non sono più una bambina, ora vedo le cose diversamente. Fino a poco tempo fa avrei risposto di si senza nemmeno pensarci. Sono così stanca di vivere la vita che altri hanno deciso per me."
"Sai che non si fermerà vero?"
"Ma non sarò io la responsabile della sua rinascita. Lo so che è un problema rimandato, ma è pur sempre un'estate in più senza di lui no?"
Risero, la sincerità non era il loro forte.
"Ero preoccupato."
"Lo so, mi spiace."
"Dovevo ascoltarti!"
"Si, avresti dovuto farlo! Ma sto bene!"
"Ti ha detto perché ti ha quasi fatto uscire pazza?"
"Oh certo, quando Voldemort se n'è andato io e Raptor abbiamo fatto una chiacchierata, ma è meglio se beviamo ancora un po'."
Forse la giovane aveva ragione, seguì il suo consiglio e riempì di nuovo i bicchieri.
"Perché era geloso di te e perché voleva me!"
"Cosa vuol dire!"
"Che per tutti eri uno dei pupilli del Lord in passato e ora aveva più potere di quanto ne sapesse gestire. Poteva uscire dalla tua ombra di bello e dannato."
"Per la seconda parte!"
"Quando io vedevo te nei miei sogni in realtà era lui che viveva con me le situazioni. Sapeva che era l'unico modo per avermi"
"Se fosse vivo..."
"Ti assicuro che ho fatto in modo che morisse nella maniera più dolorosa che io conosca."
"Dovevo ascoltarti dall'inizio, scusami!"
Così dicendo abbracciò dolcemente la ragazza, che poco dopo grazie alle dolci carezze dell'uomo crollò.
Rimasero così tutta la notte, l'uomo si beava del profumo della ragazza e la guardava ammaliato mentre dormiva tranquillamente.
Verso l'alba anche l'uomo si addormentò.
Fu solo grazie all'intrusione di Ipazia che i giovani dormiglioni.
"Sveglia, la premiazione della Coppa delle Case sta per iniziare, mancate solo voi!"
"Per Salazar Ipazia che modi sono? Ho salvato il mondo poche ore fa un po di rispetto."
Se la giovane era solo infastidita per la rumorosa sveglia, il tenebroso professore era piuttosto in imbarazzo per esser stato beccato a dormire con una studentessa tra le sue braccia.

I Grifondoro, attraverso punti dell'ultimo momento, dopo anni hanno riportato la Coppa delle Case a casa. I Serpeverde, avevano accettato questa cosa anche se controvoglia.
Gli studenti erano pronti per tornare a casa per le vacanze estive.
"Su non mettere il broncio!"
"E i millanta punti a Rebekah per aver salvato il mondo magico?"
"E avere tutti i riflettori contro?"
"Si Severus, un attimo di gloria per aver ucciso l'aiutante del cattivo, aver messo in fuga quest'ultimo, aver abilmente soggiogato il falso eroe e permettere a tutti quei stupidi Grifondoro di poter dormire tranquillamente!"
"Sempre la solita, anche se il tuo broncio è adorabile! Ora cosa farai?"
"Torno al mio mondo, sono stata lontana per troppo tempo. Tu?"
"A casa nulla di che!"
"Dubito che ci vedremo alla residenza estiva dei Malfoy. Lucius mi ha bandita dopo natale da qualsiasi suo immobile."
"Credo che anche io non andrò da quelle parti, Lucius sarà in collera per non esser stato scelto al posto di Raptor."
"Te lo vedi con il turbante?"
Pensando a ciò scoppiarono a ridere. La ragazza mise una mano sul petto dell'uomo.
"Sta attento, sai che siamo sempre in pericolo."
"Tornerai?"
"Non lo so."
Silenzio.
"Anche se non è qui in carne ed ossa non decido io del mio destino. Non è in collera con me, ma se sarò più utile altrove non tornerò. Vedila così, un problema in meno!"
"L'unico che io voglia."

Le diede un casto bacio sulle labbra.

"Mi mancherai Severus!"
"A presto piccola peste."

Chiedo venia, ero convinta di aver postato anche quest'ultimo capitolo 😅
Spero che la storia vi stia piacendo... A presto con la prossima avventura 😘

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