Capitolo 1.

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-"Han Jisung, complimenti, un altro punteggio completo!" Esclamò la professoressa consegnando il compito al corvino. Questo mostrò un lieve sorriso, forse più per educazione che per soddisfazione; ormai era più che abituato a ricevere quei voti.

Fin dal primo anno Jisung aveva dimostrato di essere lo studente migliore di tutta la scuola, nessuno era mai riuscito a superarlo.
Era anche un tipo molto competitivo; ci teneva al suo titolo, e non avrebbe permesso a nessuno di rubarglielo.

Dopo cinque anni, si era ormai ben capito che nessuno studente avrebbe anche solo cercato di competere con lui.

Per questo era molto popolare a scuola, anche se poco gli importava. Infatti, meno era considerato e meglio era per lui. Non voleva avere a che fare con i soliti "drammi studenteschi" che si vedevano ogni giorno per i corridoi, li trovava dannatamente noiosi.

Lui non aveva mai avuto un vero amico in quella scuola. Se qualcuno si avvicinava a lui per parlargli, sicuramente era per chiedergli compiti, ripetizioni o roba del genere. Ma ormai ci aveva fatto l'abitudine.

Certo doveva ammettere che un amico non gli avrebbe fatto male. Dopo cinque anni, era arrivato a capire che aveva legato più con i professori che con gli studenti, ed era una cosa abbastanza triste.

Persino sua madre glielo diceva. Gli ripeteva sempre che era ormai grande e che doveva farsi qualche amico, perché non sarebbe potuto rimanere solo a vita. Non le aveva mai dato ascolto, ma forse era il momento di farci un pensiero.

Suonò la campanella che indicava la fine delle lezioni e l'inizio della pausa pranzo. Subito gli studenti sfrecciarono nei corridoi con un particolare entusiasmo, che non passò inosservato a Jisung.

-"Hai sentito? Lee Minho domani sarà trasferito qui!" Si poteva sentire tra i tanti commenti sull'argomento.

"Lee Minho". Era un nome comunissimo, che aveva di tanto entusiasmante? Jisung era confuso e per la prima volta incuriosito, dal momento che i nuovi studenti non erano di certo rari.

Provò ad ignorare la situazione, ma un mucchio di studenti troppo presi da questo nuovo arrivato gli bloccò la strada. Curioso, provò a vedere cosa stavano studiando con tanto entusiasmo.

Riuscì ad intravedere la foto di un bel ragazzo dai capelli castani, ma nient'altro. Forse era lui Lee Minho? Li aggirò con un'espressione alquanto confusa, avrebbe voluto saperne di più. E proprio in quel momento...

-"Lee Minho, il figlio dei signori Lee, gestori di una famosa azienda di successo. Hanno da sempre mantenuto il primo posto in tutte le classifiche, è una famiglia molto competitiva." Cominciò a spiegare una voce sconosciuta al corvino, avendo notato la sua chiara confusione. Jisung si voltò e vide un alto ragazzo dai capelli biondi, legati in un codino, che stava camminando al suo fianco.

Sul momento fu ancora più confuso. E quello chi era? E soprattutto, chi era questo Minho? Avrebbe dovuto ignorarlo? Correrre via? Ma le parole gli uscirono dalla bocca involontariamente, come se non fosse stato lui a controllarle.

-"E lui che ha di tanto speciale?" Chiese, quasi con disinteresse. Il biondo gli sorrise, poi spostò nuovamente lo sguardo di fronte a sé mentre con il corvino entrava in mensa e si metteva in fila per ritirare il pranzo.

-"Beh, è chiaro che la sua famiglia è ricca. Ma penso che tutto questo entusiasmo dipenda dal fatto che lui sia veramente bello. L'hai mai visto?" Domandò il più alto a Jisung, che ci pensò un attimo su.

-"Sì, prima, di sfuggita... ma insomma, non è che sia un granché. Cioè, sì, è bello, ma non è mica un dio greco." Commentò, ancora cercando di comprendere la situazione.

-"Penso proprio che cambierai idea domani, quando lo vedrai." Disse il biondo con un sorriso, dando una pacca sulla spalla di Jisung. Entrambi ritirarono il pranzo e si guardarono.

-"È stato bello conoscerti. Jisung, giusto?" Gli chiese il più alto, conoscendo bene il suo nome. Il corvino annuì. "Io sono Hwang Hyunjin, del 5B. Per qualsiasi cosa, non esitare a venire da me." Gli disse con un ampio sorriso sulle labbra, per poi salutarlo ed andare a sedersi con i suoi amici.

Anche sulle labbra di Jisung si formò un grande sorriso: per la prima volta nella sua vita, forse, era riuscito a farsi un amico. E non era così male come pensava.
Dopo pranzo, Jisung chiese il numero di Hyunjin, così che sarebbero riusciti a rimanere in contatto anche fuori scuola.

Dopo scuola, Hyunjin decise di riaccompagnare Jisung a casa. Fu un ottima occasione per conoscersi meglio, per scoprire di più l'uno dell'altro, e anche per discutere del tanto amato Lee Minho.

Arrivato davanti alla porta di casa, Jisung citofonò e la madre venne ad aprire. Fu alquanto sorpresa di vedere un altro ragazzo al fianco di suo figlio e non poté nascondere un ampio sorriso.

I due ragazzi si salutarono e Jisung entrò in casa.
-"Sei riuscito a farti un amico!" Esclamò la madre sorridendo, abbracciando forte il corvino.
-"Hai visto mamma? Non sono un caso perso." Rispose ridacchiando, stringendo la donna a sé.

Jisung trascorse il pomeriggio a fare i compiti (sia per sé che per qualche altro compagno insistente) e a chiacchierare con il suo nuovo amico Hyunjin. Una cosa molto insolita, siccome abitualmente le uniche cose che faceva erano studiare, mangiare e dormire.

Mangiò la cena velocemente, dal momento che era abbastanza stanco e avrebbe voluto buttarsi sul letto il più presto possibile.

Così, dopo una brevissima conversazione con la madre, Jisung si diresse in camera sua e si sdraiò sul letto, pensieroso.
Era da tutta la giornata che pensava a quel "Lee Minho". Il perché non lo sapeva nemmeno lui. Sapeva solo che gli dava l'aria di un arrogante, sentendo le voci che giravano per i corridoi.

E lui non era mai stato a sentire le voci dei corridoi, non si era mai veramente interessato alle novità che correvano tra gli studenti.

Per quanto quel Minho gli stesse poco simpatico, sapeva che non gli avrebbe dato troppi problemi. Infondo, avrebbe potuto semplicemente ignorarlo come ha sempre fatto con tutti gli studenti, compresi i suoi compagni di classe.

Era certo che non avrebbe avuto niente a che fare con lui, e si addormentò con questa convinzione, non sapendo di starsi sbagliando completamente.

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Ciao bellissimi, dopo una lunga pausa ho finalmente deciso di rimettermi a scrivere. Spero che questa storia possa piacervi, e spero che la supporterete come avete fatto con Flirt. Bacioni 🫶🏻

Better Than Me?; MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora