Capitolo 20.

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Solitamente, quando si formava una nuova coppia non era nulla di sorprendente. Notizia sentita e risentita, non entusiasmava più nessuno. Eppure questa volta era diverso. Forse perché riguardava le due persone che meno ci si sarebbe aspettati di vedere insieme.

Jisung stava percorrendo la solita strada per raggiungere la scuola in compagnia di Hyunjin, mentre gli raccontava nel dettaglio cosa era successo qualche sera prima.

-"E quindi, Lee Minho e Han Jisung stanno ufficialmente insieme." Commentò il biondo con un sorriso disegnato sulle labbra.
-"Proprio così." Rispose timidamente il corvino, nascondendo un piccolo sorriso.

-"Io lo sapevo. Fin dall'inizio. Ma tu non mi hai dato retta." Disse Hyunjin, mentre Jisung roteava gli occhi con fare annoiato.
-"Sì, sì, certo. Intanto siamo stati più veloci di te e Yongbok." Ribatté il corvino, alzando lo sguardo verso il più alto, che invece stava guardando altrove.

Trascorse qualche momento di silenzio. Jisung realizzò che forse aveva detto qualcosa che non avrebbe dovuto dire.
-"Perché non gli parli?" Domandò con un po' di esitazione, mentre la loro scuola stava finalmente rientrando nel loro campo visivo.

Hyunjin fece le spallucce.
-"Non so." Rispose, spostando lo sguardo sulla strada che si estendeva davanti ai suoi occhi. "Ma lo farò, gli parlerò. So anche quando."
-"E quando lo farai?" Domandò Jisung con curiosità.

-"Sai che ci saranno altre due feste organizzate per gli studenti della scuola, no?" Chiese a sua volta il biondo.
-"No, veramente non lo sapevo." Ribatté il corvino, facendo sospirare l'altro.

-"Quella di fine anno, ed una apposita per gli studenti dell'ultimo anno. Quest'ultima sarà fatta al termine degli esami." Gli spiegò pazientemente Hyunjin mentre entravano nel cortile della scuola, seguiti dallo sguardo di tutti i presenti.

-"Sono fissati con queste feste." Commentò Jisung, ottendendo una risatina da parte dell'altro.
-"Comunque, ho intenzione di parlargli alla seconda festa. Nel mentre cercherò di fargli intendere-"

Hyunjin si interruppe quando si rese conto di star parlando da solo. Guardò al suo fianco, chiedendosi dove fosse finito Jisung, che stava parlando con lui fino a qualche momento prima. E poi si voltò, notando che si trovasse tra le braccia di Minho.

Scosse la testa e si lasciò sfuggire una risatina, poi si voltò nuovamente e sparì per i corridoi della scuola. Nel frattempo, gli sguardi di tutti erano finiti sulle figure di Jisung e Minho, ancora stretti in un abbraccio.

-"Come va?" Domandò il castano che, dopo aver fatto un passo indietro, fece segno al più basso di iniziare ad entrare a scuola.
-"Meh. Andrebbe meglio se non avessimo così tanti compiti in questo periodo." Ribatté il corvino, sbuffando mentre seguiva l'altro all'interno.

-"Ma come? Credevo che il celebre Han Jisung amasse la scuola." Lo prese in giro Minho, ridacchiando mentre veniva fulminato dallo sguardo dell'altro.
-"Oh, per piacere. Non dirmi che tu ne sei felice. Lo so che è tutta una falsa per proteggere la tua immagine." Rispose, e stavolta fu lui stesso a ridacchiare.

Tuttavia, prima che l'altro potesse anche solo aprire la bocca per rispondere, furono costretti a bloccarsi sul posto quando un paio di alte figure si piazzarono proprio davanti a loro, bloccando il passaggio.

Entrambi avevano un ghigno stampato sul volto che non prometteva nulla di buono, e la cosa mise in guardia i due interessati così come molti altri studenti presenti nel corridoio.

-"Cosa volete?" Domandò Minho con fare ostile, volendo solo evitare qualsiasi cosa stesse per accadere. I due si scambiarono un'occhiata prima di scoppiare a ridere all'unisono.

-"E chi se lo sarebbe aspettato di vedere i due top students insieme?" Commentò uno dei due con fare beffeggiatore, mentre squadrava Minho e Jisung.
-"Sbaglio o vi odiavate a morte fino a un paio di giorni fa?" Ribatté l'altro, posando lo sguardo sul volto di Minho e soffermandosi su quello di Jisung.

-"Sicuramente non sono cazzi tuoi." Rispose Minho, guardando dritto negli occhi l'ultimo ad aver parlato. Nel frattempo attorno a loro si era formato un cerchio di studenti fin troppo interessato a quella conversazione.

Jisung sfiorò il braccio di Minho, come per dire che era meglio lasciar perdere, ma il castano invece lo prese per mano e fece intrecciare le loro dita, mentre teneva ancora lo sguardo fisso sui due ragzzi piazzati di fronte a loro.

-"Da uno come te non me lo aspettavo, Minho. Metterti con uno come lui..." Commentò con fare quasi disgustato uno dei due, squadrando Jisung prima di tornare a guardare il castano. "Infangare il nome della tua famiglia in questa maniera è ripugnante."

Minho perse il controllo. Lasciò la mano del corvino ed afferrò la mascella del ragazzo che aveva appena parlato, con una presa così ferrata da fargli male.

-"Tu non sai un cazzo della mia famiglia, non sai un cazzo di me e non sai un cazzo di Jisung." Disse con tono intimidatorio. "Potrei infangare il nome della mia famiglia prendendovi entrambi a pugni proprio qui, proprio adesso. Ma non ne vale la pena." Concluse, mollando la presa che aveva sulla sua mascella con fare brusco, ma tenendo sempre lo sguardo su di lui.

Jisung nel frattempo aveva chiaramente la faccia di uno che non voleva essere lì, e che voleva evitare a tutti i costi qualsiasi cosa stesse per succedere. Se ne stava vicino a Minho, non osando guardare nessuno dei due ragazzi; piuttosto si concentrava su tutti gli studenti attorno a loro, chiedendosi come potessero starsene lì a guardare senza fare nulla oltre a bisbigliarsi cose tra di loro.

Prima che uno dei due potesse solo aprire bocca, una ragazza si mise in mezzo a tutti e quattro per separarli.
-"Che diavolo sta succedendo qui?" Domandò aggrottando le sopracciglia, squadrando le figure di Minho e Jisung, e poi quelle degli altri due.

Jisung, quando la riconobbe, fece un sospiro di sollievo. Wonyoung era nota non solo per essere una rappresentante d'istituto e di una bellezza unica, ma lo era anche per il suo saper far rispettare fermamente le norme della scuola.

-"Non sono affari tuoi." Ribatté uno dei due con tono minaccioso, ma lei non rimase intimidita minimamente; anzi, fece un passo verso di lui e lo guardò dritto negli occhi con fare di sfida.

-"Forse non sono affari miei, ma diventeranno affari del preside quando verrà a scoprire che c'è stata una rissa iniziata da voi due. E sai bene cosa succede quando prendi parte ad una rissa a scuola, vero? Vieni sospeso. E non credo ne valga la pena, essendo all'ultimo anno, no?" Rispose, mentre il ragazzo aveva distolto lo sguardo.

Trascorse qualche momento di silenzio in cui nessuno osò fiatare, neanche gli spettatori sempre più incuriositi da quella scena, fino a quando suonò la campanella.

-"Andate nelle vostre aule e non fate casini, vi conviene." Si raccomandò Wonyoung, facendo passare lo sguardo su tutti e quattro i ragazzi interessati, prima di sparire tra tutti gli studenti che popolavano i corridoi.

-"Ci vediamo." Ringhiò con un ghigno uno dei due ragazzi. Entrambi si diressero nella direzione opposta a Minho e Jisung, dando a tutti e due una spallata poco amichevole.

E con loro, anche il cerchio di studenti che si era formato cominciò a sciogliersi.
Il castano sospirò, posando lo sguardo sul corvino.

-"Tutto bene?" Domandò. Jisung annuì, mentre raggiungeva la sua aula assieme a Minho.
-"Sono solo degli idioti senza nulla da fare." Commentò.

-"E non li ho mai visti in vita mia, non capisco perché abbiano dovuto fare questa inutile scenata." Ribatté Minho, voltandosi.
-"Speriamo solo che non ci diano problemi." Disse Jisung sospirando, entrando nell'aula e dirigendosi al proprio posto.

Minho, d'altro canto, era rimasto immobile sulla porta a guardare i due ragazzi di prima a qualche metro da lui, impegnati a parlare con un ragazzo dal volto decisamente familiare.

-"Già. Speriamo." Sussurrò tra sé e sé, deglutendo prima di entrare in classe seguito dallo sguardo di Kyungmin.

Better Than Me?; MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora