Capitolo 11.

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Per le due settimane che seguirono, Jisung e Minho decisero di fare ripetizioni quasi ogni giorno, escludendo i fine settimana. Il corvino aveva notato una sorta di... cambiamento, nell'altro. Pensò che forse si era veramente stufato di infastidirlo ad ogni occasione che gli si presentava.

E pensò anche di approfittarne per chiedergli della festa, se quel ragazzo che aveva baciato fosse proprio lui. Ma non trovava il coraggio.

Infondo, non erano mica diventati migliori amici da un momento all'altro. Semplicemente... erano arrivati a sopportare la presenza l'uno dell'altro. Ed era già un enorme passo.

Tutti in quella scuola sapevano quanto si odiassero, anche se stavano cominciando a notare un mutamento nel loro rapporto.

Qualche volta capitava che si parlavano per i corridoi, e gli studenti rimanevano a guardarli allibiti.
-"Ma come, Jisung e Minho? Ma non si odiavano a morte?"

E onestamente... neanche loro stessi ci stavano più capendo niente.

-"Quindi? Improvvisamente tutto l'odio di Han Jisung nei confronti di Lee Minho è scomparso?" Domandò Changbin con un sorrisetto, mentre prendeva un morso della sua mela verde.

-"Non fare l'idiota, Bin. Io quello lo odio eccome." Ribatté Jisung, fulminando con lo sguardo il suo amico. "Solo che... non lo so, è strano. È come se... non volesse più farsi odiare, se mi spiego. E questo ha conseguenze su di me." Continuò, come se fosse una riflessione tra sé e sé. "Insomma, diciamo che adesso riesco a sopportarlo un po' di più."

-"Quello che stai cercando di dire è che ha smesso di infastidirti ma tu devi odiarlo a priori?" Disse Hyunjin, alzando un sopracciglio. Jisung aprì la bocca per ribattere istintivamente, ma si fermò e rimase a pensarci su per qualche secondo.
-"Sì, praticamente sì." Rispose alla fine, facendo ridacchiare i suoi amici.

-"Non dovresti dargli un'opportunità? Insomma, lo hai detto tu stesso che ora è più sopportabile. Perché non provi a vedere com'è realmente?" Propose Jeongin.

-"Tu sei pazzo. Che figura ci farei se diventassi amico di quello che ho sempre odiato a morte?" Rispose Jisung.
-"Andiamo, ti è mai importato qualcosa di quello che pensano gli altri di te?" Ribatté Yongbok subito dopo.

Il corvino rimase a mangiare il suo pasto in silenzio, riflettendo.
-"E se stesse cercando di essere amichevole per sabotarmi?" Ipotizzò, ottenendo un sospiro in risposta dai suoi amici.

-"Ti fai troppi film mentali, Jisung." Rispose Hyunjin. "Ti sbatto in faccia la verità così com'è: tu hai sempre odiato Minho, ma questo vuole per forza dire che lui ha sempre odiato te? Pensaci. Uno non può essere amichevole con qualcuno che lo odia a priori."

E quello fu il momento in cui tutto diventò più chiaro per Jisung.

Quando tornò a casa, non poté fare a meno che pensare alle parole di Hyunjin. Aveva ragione. E adesso diversi pensieri iniziavano ad invadere la sua mente.

Minho sapeva chiaramente dell'odio di Jisung nei suoi confronti, eppure aveva sempre continuato ad infastidirlo volontariamente. Forse perché gli piacevano le sue... attenzioni? Beh, non delle migliori, ma erano pur sempre attenzioni.

E poi cominciò a pensare che, forse, Minho non aveva mai avuto cattive intenzioni con lui. Forse infastidirlo era l'unica maniera che aveva per richiamare la sua attenzione. E adesso che la aveva, stava cercando di mutare le emozioni di Jisung.

O forse si stava solo facendo troppe paranoie.

La testa stava cominciando a scoppiargli, non ci stava più capendo niente. Prima bacia uno sconosciuto alla festa e c'è la probabilità che si tratti di Minho, poi questo cambia improvvisamente modo di atteggiarsi... c'era qualcosa che non andava.

Cercò di non pensarci più e provò ad addormentarsi.

Il giorno seguente, a scuola, Jisung espose le sue intenzioni ai suoi amici.

-"Sarà che quello vuole rubare il mio titolo, ma ho deciso di non forzare l'odio che provo per lui. Mi inizia a stare simpatico? Bene, sta simpatico a tutta la scuola. Sono l'unico che lo odia, e quindi lo lascerò fare. Il resto si vedrà." Disse con decisione mentre camminava con i suoi quattro amici verso l'ingresso della scuola.

-"I nostri discorsi ieri ti hanno illuminato eh?" Ribatté Yongbok, ridacchiando.
-"Soprattutto il mio. Ammettetelo che sono un saggio." Disse Hyunjin con un sorrisetto sulle labbra, ridendo con gli altri.

Jisung non poté fare a meno di notare come il biondo si comportasse con Yongbok. Era possibile che questo non si ricordasse del bacio? Sembrava tutto come era prima. E beh... solitamente, uno non bacia il suo migliore amico (per il quale prova qualcosa) e poi fa finta di nulla.

La sua attenzione venne catturata da un paio di figure femminili che si piazzarono proprio di fronte ai cinque ragazzi.
-"Ciao! Tutto bene?" Domandò una di loro con un ampio sorriso stampato sulle labbra, che regalava allegria solo a vederlo.

-"Tutto alla grande." Ribatté Hyunjin per il resto del gruppo, ricambiando il sorriso. Era evidente che tutti e cinque avessero riconosciuto le due ragazze.

Shin Yuna e Choi Lia, le ragazze più popolari della scuola. Erano molto amichevoli con tutti ed erano conosciute per le feste che organizzavano. Infatti, era proprio quello il motivo per cui avevano fermato i ragazzi.

-"Giovedì io e Lia organizzeremo una festa, ci farebbe piacere che veniste!" Esclamò la ragazza dai capelli biondi, mentre porgeva un biglietto a Hyunjin. Così, i quattro amici si avvicinarono a lui con curiosità per leggere cosa ci fosse scritto.

-"Tutte le informazioni sono scritte lì. Mi raccomando, invitate chi volete!" Aggiunse la castana, mentre scuoteva il braccio dell'amica per richiamare la sua attenzione. Sussurrò qualcosa al suo orecchio mentre indicava un gruppetto di ragazzi poco più distante da lì.

-"Ci teniamo, mi raccomando!" Dissero, prima di scomparire proprio dietro di loro. Jisung dovette ammettere di essere intrigato, ma si promise che non si sarebbe più ubriacato ad una festa dopo ciò che era successo l'ultima volta.

Mentre i quattro ragazzi discutevano, il corvino seguì con lo sguardo Yuna e Lia, riconoscendo subito il ragazzo con cui stavano parlando.

Poté vedere Minho sorridere ed annuire alle due ragazze, mentre i suoi tre amici chiacchieravano tra di loro riguardo alla festa. Poi, quando Yuna e Lia sfrecciarono verso altri gruppi di ragazzi, il castano si voltò proprio verso Jisung, come se sapesse già il punto esatto in cui l'avrebbe trovato.

I loro due sguardi si incatenarono, e sulle labbra di Minho si formò un piccolo sorrisetto. E, per la prima volta, anche sul volto di Jisung comparve un sorriso.

Better Than Me?; MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora