Capitolo 26.

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-"Minho, ti prego, ascoltami." Lo supplicava Jisung, cercando di assecondare il passo veloce del maggiore, che stava cercando di seminarlo. Aveva anche cominciato a piovere, e adesso le gocce di pioggia di univano alle loro lacrime. "Ascoltami, cazzo!" Urlò, sentendo il suo petto sul punto di esplodere.

A quel punto, Minho si fermò e lentamente si voltò verso il minore.
-"Non riesco a credere che tu abbia fatto una cosa del genere. Mi fidavo di te, Jisung." Mormorò dopo aver trovato la forza di parlare.

Il rumore della pioggia riempì il silenzio che seguì dopo, rendendolo meno assordante, mentre le lacrime sul volto di Minho scendevano ancora più abbondanti di prima. Non riusciva nemmeno a guardarlo in faccia, quel dolore era troppo per lui da sopportare.

Jisung prese un profondo respiro.
-"Quel tipo mi ha trascinato nei bagni con la forza, insieme al suo amico, e mi ha baciato contro la mia volontà. Ho cercato di scappare in tutti i modi, te lo giuro, ma non mi lasciavano via di scampo."

Gli occhi di Minho, finalmente, trovarono quelli di Jisung, e fu quello il momento in cui si fiondò tra le sue braccia. Lo abbracciò forte, stringendosi a lui mentre il suo corpo tremante veniva scosso dai suoi singhiozzii. Jisung rimase fermo qualche istante, non aspettandoselo, ma poi avvolse le braccia attorno a lui, tenendolo stretto a sé.

-"Vorrei tanto crederti, Jisung. Davvero, lo desidero con tutto me stesso." Disse tra un singhiozzio e l'altro. "Ho sempre fatto fatica a fidarmi delle persone, perché tanto sapevo che un giorno non sarei più contato nulla per loro. Ho paura di perderti, Jisung, non lo voglio. Non voglio rimanere solo di nuovo."

E dette queste parole, scoppiò in un pianto ancora più forte del precedente. Jisung lo strinse forte a sé, mentre lui stesso piangeva in silenzio, e le ciocche dei loro capelli venivano bagnate dalla pioggia.
-"Mi dispiace, Minho. Mi dispiace tanto." Prese il suo volto con entrambe le mani e posò la propria fronte contro la sua. "Ti dimostrerò la verità, te lo prometto. Non mi perderai solo perché qualcuno vuole ostacolarci. Mi riguadagnerò la tua fiducia e risolverò questo casino, va bene?"

Minho annuì lentamente mentre cercava di calmarsi, poi aprì gli occhi e li posò in quelli del corvino.
-"Ti amo." Sussurrò, ma sfuggì dalle sue braccia e si allontanò prima che potesse sentire la sua risposta.

Jisung rimase a guardarlo mentre si allontanava, fermo nella pioggia mentre piangeva, con un dolore nel petto che lo rendeva debole come non mai.
-"Ti amo anche io." Sussurrò tra sé e sé, consapevole che il maggiore non l'avrebbe sentito.

Rimase immobile sotto la pioggia, il rumore delle gocce che toccavano terra lo consolavano, alleviavano un po' quel dolore insopportabile. Poi, sentì una porta aprirsi dietro di sé.

-"È stata la serata più bella di sempre!" Urlò una voce allegra, che iniziò a saltellare nella direzione di Jisung, a giudicare dal rumore che produceva il pavimento bagnato. "Oh? Jisung? Jisung, sei tu?" Il corvino riconobbe quella voce. "Jisung, non ci crederai! Io e Yongbok ci siamo..." Le parole gli morirono in bocca quando il corvino si voltò verso di lui.

-"È successo un casino."

Per le successive tre notti, Jisung non riuscì a chiudere occhio. Restare sotto la pioggia tutto quel tempo gli aveva fatto venire un terribile raffreddore, ma non era quello il motivo principale per il quale non aveva dormito. Purtroppo, ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva Minho. Lo vedeva piangere a causa sua.

Sapeva che l'avrebbe perdonato anche senza credergli, solo perché aveva paura di perderlo. E questo Jisung non poteva accettarlo. Doveva sapere la verità, doveva sapere che non avrebbe mai tradito la sua fiducia, e avrebbe trovato il modo di dimostrargli la verità. Come? Non lo sapeva nemmeno lui.

Quella mattina, si svegliò con il suono del citofono. Sua madre era uscita per lavorare, perciò era a casa da solo, e gli toccò alzarsi dal letto ed andare ad aprire la porta.

Non appena lo fece, si ritrovò la figura di Hyunjin davanti a sé, con una scatola di biscotti in mano che gli porse.
-"Buongiorno principessa." Disse, ridacchiando nel vederlo ancora mezzo addormentato e in condizioni poco presentabili.

-"Hyun, che straminchia ci fai qui alle 7 di mattina?" Ribatté Jisung stropicciandosi gli occhi.
-"Non rispondi né ai messaggi né alle chiamate, quindi dovevo assicurarmi che il mio migliore amichetto stesse bene." Disse con un sorriso. "Ora prendi questi biscotti e fammi entrare, devi spiegarmi tutto."

Dopo essersi accomodati sul divano, Jisung gli raccontò che era successo qualche sera prima alla festa.
-"Cazzo, che situazione di merda. Ma il fatto che abbia creduto a Kyungmin piuttosto che a te non mi piace." Commentò il biondo.
-"Aveva una foto, Hyun. E purtroppo Minho è stato ferito tante volte, posso capire come si è sentito. Ma so che mi aspetterà, e sarà disposto a risolvere tutto."

Minho, in quelle stesse tre notti, si era rinchiuso a casa per studiare dalla mattina alla sera per il suo esame orale, che avrebbe tenuto quel giorno stesso. Aveva studiato tanto, così tanto che qualche volta riusciva a smettere di pensare a Jisung, nonostante sperasse sempre di ricevere un suo messaggio.

Non sopportava stare tutto quel tempo senza di lui, senza sentirlo nemmeno per un minuto. E lui infondo lo sapeva che Jisung diceva la verità. Era ferito, ma troppo innamorato per lasciarlo andare.

L'esame era alle 10, e a quell'ora Hyunjin era ancora a casa di Jisung, mentre cercava di sollevargli il morale.
-"Però non è giusto che voi entrate in crisi proprio quando io e Yongbok ci chiariamo." Commentò, mentre scorreva nella galleria del cellulare.

-"Risolveremo tutto. E sono felice che finalmente siete riusciti a chiarirvi." Disse Jisung con un sorriso.
-"Cazzo, ma questo quando l'ho fatto?" Domandò, cliccando un video dove in primo piano c'erano lui e Yongbok che cantavano alla festa di fine anno. "Dovevo essere ubriaco marcio."

Jisung portò lo sguardo sul suo telefono. Ridacchiò vedendo quella scena, e sorrise addolcito quando nel video i due si baciarono, ma la sua espressione divenne fredda come il ghiaccio non appena notò un dettaglio nel video.
-"Un momento." Mandò indietro il video, mettendolo in pausa al momento del bacio e portando l'attenzione sullo sfondo, dove si vedeva prima Minho che si faceva spazio tra la gente, e poco più indietro due figure che trascinavano Jisung nei bagni.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 11 ⏰

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