capitolo 33

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🌶️🌶️

WILL POV


Credo di aver trovato la persona giusta, l'unica persona con cui sto e non penso a Dasy.
È Lucel, la ragazza, che era di  fianco a Richard in aereo, che poi è stata di fianco a me.
- Luc, vai piano.-
Siamo entrati in camera pochi minuti fa, e sono già senza maglietta.

Ho passato tutta la serata con lei, sono stato bene.
Penso veramente che questa sia la mia occasione.
Penso che sia la ragazza giusta per me.
Le sollevo la maglietta e in pochi attimi le calo il reggiseno.

Gioco con i suoi capezzoli inturgiditi, mentre lei mi bacia.
So che molte persone pensano che sia affrettato. Ma io mi sento bene.
Perciò continuo a baciarla.

Porta le sue piccole e esili mani sul cavallo dei miei pantaloni, dove una grande protuberanza si rende sempre più visibile.

La vedo un po' agitata.
- Sei sicura? Se non vuoi, possiamo fermarci.-
- Sono sicura.-
Mi slaccia i primi bottoni e poi continuo io. Non voglio aspettare.
Penso di amarla e so che il sesso è una cosa importante, perciò lo faccio con una persona che amo.

La bacio e un gemito esce dalle sue rosee labbra.
Non mi rendo conto neanche che in pochi minuti sono già dentro di lei.
La penetro con una spinta e inizia ad urlare, per placare le urla la bacio.
Esco da lei, anche se mi rendo conto che dento si stava molto meglio.

- Stai bene?-
- Si, è...è stato bellissimo.-
La trascino verso di me e la faccio sdraiare sul mio petto.
Le accarezzo dolcemente i capelli e in poco tempo ci addormentiamo abbracciati.




RICHARD POV

Sono esausto. Ho appena trasportato Anita, nella sua camera.
Si era addormentata su un divanetto nella sala della festa e l'ho portata a dormire.
Apro la mia stanza, intento ad andare a letto, ma un forte odore di corpi sudati e sesso, mi pervade le narici.

Ho sbagliato stanza?
Esco a controllare il numerino, ma no, non ho sbagliato stanza.

Magari qualcun altro ha sbagliato stanza e si è dato alla pazza gioia, nella mia.

- Will?-
Vedo un ragazzo alzarsi dal letto, completamente nudo.
- Cazzo Will, copriti!-
- Oh si, si scusa.-
Si mette un asciugamano attorno alla vita e mi raggiunge vicino alla porta.

- Ti sei divertito.-
- Si, molto.-
Mi sorride, sembra essere molto più sereno.
- Sono contento. Temo che non potrò dormire qui.-
- Si sarebbe meglio.-
Un solo nome mi compare nella testa, andrò a dormire da Anita.

- Va bene. Hai i preservativi?-
Chiedo.
- Si, si ora vai.-
Lo saluto e raggiungo la porta di Anita.
Busso ma non risponde nessuno.
Un'idea balena nella mia mente, la sua stanza è al primo piano. Vado fuori in giardino e raggiungo il balcone della sua stanza.

Con un piccolo slancio riesco ad oltrepassare la ringhiera.
Fortunatamente la finestra è aperta, entro e vedo Anita mentre dorme beatamente.

Mi avvicino a lei, cercando di non fare rumore. Ora capisco che non mi sentiva, ha i tappi per le orecchie.
Le levo delicatamente un tappo e mi avvicino al suo orecchio.

- Amore, non dovresti usarli, sono entrato dalla finestra, perché tu non mi sentivi.-
Sobbalza e si sveglia.
- Tu sei pazzo! Che cosa ti salta in mente!-
Scoppio a ridere. È così bella, un misto tra impaurita, irritata e arrabbiata.

- Non c'è niente da ridere.-
- Scusa, scusa. Non potevo dormire nella mia stanza, perciò ho pensato a te.-
Le spiego, senza smettere di ridere.
- Oh, sono lusingata che tu abbia pensato a me, ma non avresti dovuto farmi spaventare.-
Sbuffa.
- Ora ti faccio vedere io.-
Sale sopra di me e incomincia a farmi il solletico.
Senza smettere di ridere, inverto le posizioni; ora lei è sotto di me.

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