RICHARD POVTorno in camera, con il pensiero di dormire, sta sera faremo sicuramente tardi. Le feste di Carlos, finiscono sempre molto tardi e con qualche vittima.
Spalanco la porta e mi butto sul letto, in questo momento sta entrando anche Will.
Prendo la palla al balzo e gli chiedo qualche informazione su come sta Anita.- Come sta?-
Chiedo. Lui si gira verso di me confuso, ma poi capisce.
- Delusa.-
Cazzo. Lo sapevo, ma speravo che non fosse così.- Mi dispiace, dico sul serio.-
- Allora se ti dispiace così tanto, perché lo hai fatto!-
Alza la voce. Non lo ho mai sentito così.
- È complicato. Ma una cosa è sicura, non ho mai smesso di amarla.-- Che cazzata. Chissà perché tutti dicono sempre così. Tu, Dasy. Tutti. Dite tante cose del cazzo tipo "Ti amo" "per sempre" e poi guarda caso finisce sempre tutto.-
Non ho mai sentito parole più vere. E mi dispiace averle fatto questo.- Siete simili.-
Dico rivolgendomi a lui.
- Siamo fratelli.-
Afferma.- Ci siamo sempre stati l'uno per l'altra. Sempre.-
Ammiro il loro rapporto è come quello che abbiamo io e Jess.Rivolgo lo sguardo verso il soffitto e poi lo riporto su Will. È cambiato, ha il viso pallido e noto che si sta sorreggendo con una mano, sul comò.
- Tutto bene?-
Scuote la testa e mi alzo di scatto, lo accompagno in bagno e lo faccio sedere davanti al water.
- Respira okay.-Dico, respiriamo insieme e dopo un po' incomincia a vomitare. Distolgo lo sguardo, ma continuo a sorreggerlo.
- Stai tremando cazzo.-
Mi allontano dal bagno per andare a prendere una coperta che gli poso sulle spalle.WILL POV
Sta mattina a colazione avevo particolarmente fame, senza farmi vedere da nessuno, mi sono riempito il piatto di squisite prelibatezze, un po' di brioches, pane e affettati, nutella, cioccolatini e di tutto e di più.
E adesso mi ritrovo in bagno a vomitare tutto. Con Richard che mi sorregge.
Non mi piace far vedere le mie vulnerabilità, ma adesso non me ne importa niente.Voglio stare solo bene. Voglio stare bene per una volta.
Prego Dio affinché mi faccia finire presto di vomitare e che poi posso andare a dormire.
Vomito ancora e ancora, finchè mi fa male tutto. Richard, che non mi ha mai lasciato solo, mi aiuta a respirare. Facendomi ricordare di farlo.
Prendo un grande respiro e faccio segno a Richard che ho finito.
Ma non ho le forze per alzarmi.- Non ce la faccio. Lasciami qui.-
Dico con poco fiato.
- Non ti lascio qui da solo.-
Va in camera a prendere un cuscino e me lo posiziona dietro alla schiena. Si siede di fianco a me.- Perché?-
Domanda, lo guardo e lui ricambia. Ha capito tutto. Sento che mi posso confidare con lui. Ho bisogno di farlo. È il primo passo per stare bene.- Non sto bene con me stesso. È iniziato tutto tanti anni fa quando la ragazza che amavo più di me stesso, mi ha lasciato per un coglione più grande. Che l'ha scopata e poi l'ha lasciata.
Mi sentivo sbagliato. Pensavo perché non sono bello e magro come lui. Sai lui è un po' come te.-Forse ho sbagliato a dirglielo. Vedo che ha cambiato espressione.
- Intendo fisicamente.-
Specifico, lui annuisce e mi invita a continuare.
- Volevo essere come lui. In realtà volevo solo che Dasy mi amasse come io amavo lei. Ho incominciato a stare male. Ero solo un ragazzino entrato in depressione. Anita mi aiutò ad uscire, ci aiutavamo a vicenda. Lei e i suoi problemi. E io con i miei. Eravamo due problematici che si sono salvati a vicenda.-
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contrasto
RomanceDARK ROMANCE Anita è una ragazza di diciassette anni, che all'età di sei anni ha scoperto di avere la Fibrosi Cistica. Da quel momento la sua vita si è divisa tra problemi in famiglia e le numerose visite in ospedale. È stata tradita da amici e fam...