ANITA POV
Ritorno alla caffetteria, dopo dieci minuti in cui ho finto di chiamare mia madre; effettivamente la dovrei richiamare, oggi mi ha già chiamato due volte, wow che mamma premurosa.
Vedo seduta Jessie al posto di prima, la vedo un po' turbata, anche se non riesco bene a capire com'è andata, dato che è immobile come una statua.
Mi avvicino e mi siedo di fianco a lei, sempre a due metri di distanza però.
- Ehi com'è andata?-
- Oo An, è stato un sacco gentile, io in confronto a lui sembrava che stavo avendo un soffocamento per aver mangiato troppe patatine.-- Oltre al mio comportamento da rincoglionita, è andato benissimo, mi ha chiesto di che città sono e poi si è avvicinato a me, io in quel momento sarei potuta morire seduta stante.-
- Oddio, ti ha chiesto il numero?-
- Mi ha preso il telefono e mi ha scritto il suo numero, adesso ci stiamo scrivendo.-Io e Jessie incominciamo ad urlare e ridere come due bambine, alcuni dottori si fermano a osservarci, magari pensano che abbiamo sbagliato reparto, e quello psichiatrico è nell'altra ala dell'ospedale.
- Che ne dici se per festeggiare, andiamo a mangiare insieme?-
- Certo, non ci credo che ho già trovato un'amica.-Andiamo nella mensa, e ci sediamo ad un tavolo, sempre rimanendo distanti. Ordiniamo da mangiare e parliamo del più e del meno.
- Posso chiederti come l'hai presa quando hai scoperto di avere la FC?-
Le chiedo.
- L'ho scoperto perché un giorno, ero a casa con mio fratello e i miei genitori, stavo dormendo e mio fratello cercava di svegliarmi, perché non sentiva più il mio respiro, ma io non riuscivo a svegliarmi; allora lui mi ha portato in ospedale e dopo varie visite, mi hanno detto che avevo la Fibrosi Cistica.-Prende un lungo respiro e rincomincia.
- All'inizio ero molto scossa e non riuscivo a capire come ho fatto a prenderla; poi con il passare del tempo, sto provando a conviverci. Non oso immaginare tu come hai fatto per tutti questi anni, sei davvero coraggiosa.-
Le sorrido lievemente.
Dopo aver finito di mangiare saluto Jess e torno in camera, con l'idea di leggere un libro.
Mentre cammino penso in quale storia entrare, se in quella di quel figone Aaron Warner o se rileggere IT ENDS WITH US.
Cammino assolta nei miei pensieri quando vado a sbattere contro un corpo massiccio.Alzo gli occhi per vedere quel povero malcapitato, e vedo che Richard mi guarda male.
- Stai attenta a dove cammini Vanilla.-Si avvicina a me e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, io mi scanso bruscamente, ma mi chiedo perché è sempre qui in ospedale, dopo l'accaduto di oggi pomeriggio non l'ho più rivisto.
- Perché sei qui?-
Biascico.
- Potrei farti la stessa domanda, ma noto che hai il sondino quindi sarai qui per un motivo.-Perspicace il ragazzo, e io che pensavo che fosse un po' più intelligente.
- Perché non rispondi mai alle domande che faccio?-
Richard, indugia un po' sulla risposta e poi se ne va. Sento da lontano un " ci vediamo in giro Vanilla".
Torno in camera e penso al fatto che non mi ha risposta a nessuna delle domande che gli ho fatto, ma io vorrei capire perché è sempre in ospedale.
Mi butto sul letto e decido di iniziare Ignite Me, il terzo volume della famosa trilogia Shatter Me.
Giunta una certa ora decido di andare a dormire.
Aspetto di cadere nelle braccia di Morfeo, e intanto faccio i miei soliti film mentali che vede come protagonista me, fidanzata con Leonardo Di Caprio precisamente quando aveva vent'anni ed era bellissimo, non che adesso non lo sia eh.Dei raggi di sole puntati in faccia mi svegliano, afferro il cellulare e vedo che sono già le 7:30 e io sono in mega ritardo.
Mi vesto e mi lavo velocemente, saluto Barb e corro alla fermata, ma appena giungo alla fermata vedo il pullman sfrecciarmi davanti agli occhi.
- Fantastico, ora cosa faccio-
Mi guardo attorno, potrei chiedere a Barb di accompagnarmi, ma non può lasciare l'ospedale, sono sul punto di ritornare in camera e dormire un altro po', che l'idea tanto male non è.
Sto per rientrare quando sento una voce alle mie spalle.
- Serve un passaggio, Principessa ?-
Vedo Richard appoggiato alla sua macchina sportiva che sta fumando.
Devo ammettere che è proprio bello.No Anita, sarà il tipico stronzo che ti farà stare male, e tu hai già abbastanza problemi.
Però come faccio ad andare a scuola, oggi ho anche una verifica di storia che non posso non fare.
Annuisco svogliatamente e mi avvicino all'auto.
Lui sta ancora fumando davanti alla portiera del passeggero, in modo da impedirmi l'entrata.
- Mi offri un passaggio e non mi fai neanche entrare-
Sputo infastidita.
- Oh la principessa fa la preziosa, finisco questa-indica la sigaretta- e andiamo-
- Devi proprio fumare alle sette del mattino?-
- Adesso ti preoccupi per me principessa?-
- No - sospiro esasperata-
- Possiamo andare?-
Richard si sposta, entro svogliatamente e mi accomodo al posto del passeggero.
- Mettiti la cintura-
Ah adesso si preoccupa, però ieri non si è preoccupato nel mangiare il mio gelato.
- Perché dovrei, e poi tu non l'hai neanche messa.-
- Sei proprio una bambina, ho detto che la devi mettere.-Io da bambina come sono, di certo non la metto.
Evito di guardarlo, tenendo lo sguardo sulle macchine che stanno nel parcheggio, quando sento una mano sfiorarmi i seni, prende la cintura e me l'allaccia.
Sento un lieve frevolio nella pancia.
Appena mi ha allacciato la cintura partiamo.
Evito di guardarlo il più possibile, ma più volte mi cade l'occhio sul suo profilo perfetto, sulla sua mascella delineata.
Guardo come tiene le mani venose strette sul volante.
Il viaggio è stato silenzioso, nessuno dei due ha parlato, ci concedevamo solo qualche occhiata.
Scendo dalla macchina e non faccio neanche in tempo per ringraziarlo che lui se ne già andato.
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contrasto
RomanceDARK ROMANCE Anita è una ragazza di diciassette anni, che all'età di sei anni ha scoperto di avere la Fibrosi Cistica. Da quel momento la sua vita si è divisa tra problemi in famiglia e le numerose visite in ospedale. È stata tradita da amici e fam...