Capitolo 12
"Il prezzo"
I giorni a venire si susseguono carichi di tensione; Zenko mi tiene gli occhi addosso, cercando di capire la mia prossima mossa, cosa provo e cosa ho promesso a Kin. Non le ho parlato direttamente ma sono certa che abbia intuito i pensieri nella mia mente. Sono rimasta perplessa dalle parole del principe e la sua tristezza e la sua oscurità mi hanno lacerato l'anima. Non posso credere che lui possa davvero compiere certi massacri, che possa bere sangue umano per reprimere il desiderio che prova nei miei confronti... Quel pensiero mi turba e in qualche modo mi eccita. Mi tocco l'anello dal rubino stellato e appoggio le labbra sulla fredda pietra rossa come il sangue, nello stesso punto dove anche lui le aveva posate pochi giorni prima e poi lo nascondo nel fondo del cassetto nella specchiera nella mia camera.
Le lezioni di caccia e di lotta che Haki impartisce a Damian si susseguono nei giardini adiacenti al palazzo; spesso facciamo passeggiate notturne ed escursioni in barca. Lui, non parla mai delle nostre faccende alla bella lupa ibrida che sembra apprezzare sempre di più la sua compagnia ma io sono certa che ora, nel suo freddo cuore vampiresco, alberghi l'immagine di Ichiro.
Mi chiedo spesso che tipo di vita facciano a Tsumejima e in che traffici illeciti si possano imbattere sulle isole e sul continente ma noi cerchiamo di non interferire, e sinceramente non so se io sia disposta a scoprirlo.
Non passa molto da quando un giorno, a circa una settimana dal mio prossimo incontro col principe, con cui abbiamo stabilito di vederci ogni ventuno del mese, mio padre e Kimura tornano con un gruppo di Simplex con cui hanno appena finito una ricognizione. «Siamo stati attaccati... Non noi direttamente, ma le persone sull'isola in cui eravamo andati per dare supporto; ci era giunta la notizia che nel villaggio costiero di Kombu, dove un nostro gruppo convive in pace con umani e altre creature demoniache, erano mesi che notavano strane sparizioni e le donne del villaggio avevano cominciato a diventare sempre più deboli, come sfiorite. Dopo qualche giorno di perlustrazione, abbiamo scoperto la presenza di alcuni membri del clan Yami che stavano usando le donne come Donatrici senza il loro consenso, senza ucciderle, solo come svago e divertimento, generando scompiglio e confondendo le loro menti. Per non parlare delle sirene che abbiamo trovato trucidate al nostro arrivo; sembra che non siano più tollerate, in quanto ibride, per lo meno quelle innocue e non sottomesse» spiega Kimura rivolgendosi al gruppo ristretto in cui ci troviamo a discutere una sera. C'è tensione nell'aria e rimaniamo sconcertati da quell'informazione. Sono nervosa e vorrei porre la domanda per la quale poi penso che potrei pentirmi e così rimango in disparte e ascolto il resto del racconto.
«Non possiamo più tollerare questi atteggiamenti, stiamo rischiando troppo e tutte queste morti e questi abusi scaturiranno la curiosità di molti e finiremo per incorrere in guerre che avremmo potuto evitare. Non abbiamo bisogno di cacciatori umani alle calcagna» continua mio padre.
«Finché continueranno a comportarsi in quel modo, l'ipotesi di guerre e stermini non rimarranno utopiche per molto» dice ancora un Hunter. Ci sono bisbigli e discussioni ancora per un po' di tempo e io non vedo l'ora che la riunione termini per accostarmi a Kimura e per avere le risposte che cerco, ma proprio mentre credo che si sia arrivato quel momento, Toru apre la porta della stanza, ancora in tenuta da guerriero e con aria di sfida si appoggia alla parete di lato all'entrata.
«Cos'è quel ghigno?» chiedo ad Haki mentre lei mi si accosta preoccupata.
«Non lo so ma ho sentito che la lotta è stata dura e che gli Yami non erano contenti di come noi fossimo intervenuti». Scuoto la testa e mi stringo nelle braccia.
«Ma non ha senso, ci siamo noi in quel territorio, l'errore è stato loro» chiarisco alla lupa, continuando a fissare Toru che ora ha alzato lo sguardo e mi fissa insistente. Haki continua spingendomi da parte.
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L'erede di Kikujima
Fantasy"L'erede di Kikujima" è un romanzo Fantasy, Paranormal Romance, autoconclusivo, consigliato a un pubblico +16. Narra le vicende di una ragazza apparentemente normale; innamorata, con un lavoro stimolante e amici eccentrici. Mia, la protagonista di q...