Capitolo Tredici - L'erede di Kikujima

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Capitolo 13

"A volte ritornano"

Quando apro gli occhi, la luce ha già pervaso la stanza e scopro malvolentieri che la testa mi sta esplodendo. Solo dopo essermi alzata e lavata mi ricordo della scomparsa delle pillole e mi rendo conto del brutto aspetto sciupato che oggi mi decora il viso, guardando il mio volto riflesso nello specchio.

In camera, la sera precedente, la prima cosa che ho fatto è stata quella di darmi una ripulita e poi, dopo aver tracannato una bottiglietta d'acqua per intero, sono corsa al bagno vomitando tutto quello che avevo bevuto sulla spiaggia, compresa l'acqua di mare e probabilmente del fango. Ho la gola secca e la pelle tirata e massaggiandomi il collo e le spalle, la disavventura avuta tra le onde mi ritorna alla mente facendomi sbarrare gli occhi e la mia testa ricade sulla toletta dove rimango per cinque minuti cercando di riordinare le idee ad occhi chiusi.

Quelle persone assurde, le cose che ho visto... sono sempre più sicura che questo posto non faccia per me e il fatto che le mie pillole siano sparite e che lo stress continui a farmi vedere cose che non dovrebbero esistere, è un motivo in più per decidere alla svelta il giorno della mia ripartenza.

Dopo aver passato un paio d'ore nel giardino adiacente alla House, ho partecipato a una lezione di Yoga con la signora Devi, in cui ho scoperto di avere ancora il corpo molto dolorante. Passata l'ora, mi dirigo verso la sala ristorante in cui trovo Kimura e Kawanari, assieme ad Haki che mi stanno aspettando. Li saluto educatamente ma non troppo espansiva nonostante stessi aspettando quella conversazione da giorni, e mi rendo conto che loro hanno inteso perfettamente il mio stato d'essere.

Non mi va di parlargli delle mie disavventure per mostrare quanto sia sempre sfortunata e la commiserazione, in questo momento, non è un'opzione che voglio vagliare; voglio solo capire cosa fare e tornarmene a casa ma prima penso che mi dedicherò al pranzo; ho una fame incredibile, forse è giunto quel periodo del mese. «Mi piacerebbe poter parlare delle quote della House il prima possibile» dico una volta terminato.

Ci incamminiamo verso l'esterno e Kimura seguito da Kawanari e Haki, mi guarda un po' scettico prima di rispondermi. «Ti ho già detto che puoi prenderti tutto il tempo che vuoi; è per caso successo qualcosa che ti ha turbato?» Avrei un elenco molto lungo da fare ma non credo che potrebbe prendermi sul serio, quindi, scuoto semplicemente la testa dopo essermi schiarita la voce e gli dico che mi sembra giusto così e che non voglio approfittare della loro gentilezza ancora per molto.

«La mia vita è nel mondo esterno, non qui, mi dispiace.» In qualche modo dovrà comunque riprendere.

«Prenditi ancora qualche giorno; facciamo così: fissiamo un colloquio tra una settimana e poi deciderai tranquillamente cosa fare. Nel frattempo, se vorrai, potrai tornare dalla signorina Cat e frequentare ancora qualche lezione insieme alle tue nuove amiche». Mi mette alle strette accennando uno sguardo ad Haki che subito mi si accosta prendendomi a braccetto e così, decido di accettare. Almeno potrò affrontare nuovamente la seduta di regressione scoprendo magari qualche aspetto buio del mio passato.

Dopo un paio di giorni passati a chiacchierare con Haki, dove le cose sembrano essersi calmate, oserei dire normalizzate, finalmente mi dirigo verso lo studio della signorina Cat e quando entro, il profumo delizioso di "Spuma di Mare" mi si riversa nei polmoni. «Buongiorno Mia, entra pure» mi dice lei accomodante posandomi una mano sulla schiena per accompagnarmi verso la parte della stanza in cui le vetrate si affacciano sul giardino dalle piante rigogliose con le foglie eccessivamente grandi. Mi siedo e finalmente faccio un grande respiro. Mi sento subito meglio in questo posto e ora sento nuovamente le onde del mare infrangersi in lontananza, riuscire a calmarmi. «Sei pronta? Vorresti raccontarmi qualcosa prima di cominciare?». Non sono convinta ma se questa è davvero l'ultima volta in cui ci vediamo posso forse permettermi di essere sincera. Così, le parlo di tutto quello che mi è accaduto e la sua espressione si allarma sempre di più.

L'erede di KikujimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora