Noah e Abby - Noi attraverso loro

BUKOWSKI

Hellen

Al corso di scrittura mi ero chiesta il motivo per cui Restian non era presente e se mi avrebbe scritto, nonostante avesse preso una scelta ovvia: non vederci e non sentirci più. Quella scelta l'aveva presa anche Demian più di cinque mesi fa, quindi, quel pomeriggio mi ero anche chiesta perché continuasse a mandarmi messaggi. Rischiai di farmi beccare dal professor Collins, ma avevo bisogno di capire cosa volesse da me.

Mi hai lasciato come
un coglione sotto casa tua
tutta la sera
✔️

Non ti ho chiesto io di venire
✔️

Dove eri?
14:10

Fatti miei.
14:11

Perché ti comporti così?
14:11

Così come?
14:13

Come se non te ne fregasse
un cazzo.
14:13

Sai che mi sono fatta la
stessa domanda per mesi?
14:20

Lo so.
14:20
So che ti ho ferita e che
mi sono comportato di merda.
14:20
Per questo vorrei parlarti.
14:21
Possiamo vederci prima che
torno al college, per favore?
14:22

Continui a comportarti di merda,
e io non ho niente da dirti.
14:30
Smettila di scrivermi.
14:30

Hai da fare?
14:31

Può darsi.
14:31

Non ti riconosco quasi più.
14:31

Tutto merito tuo.
Ora vado, sono al corso.
Buon ritorno al college. Ciao.
14:50

Mi lasciò il visualizzato perché lui non era abituato a essere messo al secondo posto da parte mia. Tempo fa non aspettavo neanche un secondo per rispondergli perché avevo paura che ben presto avrebbe spento il telefono. Ora, invece, ne avevo una diversa: che Restian non mi avrebbe scritto più per davvero.
     
Da grande romantica quale ero e speranzosa, lo aspettai in libreria, dopo il corso. Magari gli avrebbe fatto piacere continuare a leggere con me ma, alla fine, il capitolo che avremo dovuto leggere insieme, lo lessi da sola. Terminava con un biglietto scritto da Noah per Abby.

E se ti dicessi che sono qui?
Scenderesti da quelle scale?

Se non lo fai, sarò io a salirle.

Alzai lo sguardo dalle pagine e mirai la pioggia toccare la vetrina. Ancora una volta pensai alla trama della mia vita. E se la scrittrice mi sta dando un finale alternativo e sono io a cambiare strada? E se nel continuo ci fosse Restian? Devo voltare pagina.
     
Presi il telefono, feci la foto a una delle frasi che più adoravo di quel libro e lo chiusi, per poi infilarlo nello zaino. Una strada la percorsi: quella per arrivare a casa di Restian.

Pensai che una persona che legge, una persona che scrive, deve essere sorpresa.

Volevo tanto vedere quel balcone dove spesso lo guardavo dalla panchina di casa di Demian con una matita e un quaderno in mano. Lo guardavo per poco, pochissimo tempo, giuro, ma mi affascinava vederlo perso sui fogli.

Fidanzarsi non significa smettere di mirare il mondo circostante.
Gli occhi continuano a guardare altrove.
È il cuore a guardare solo una persona.