MEZZANOTTE

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Hellen

Amelie:
Hellen tu ci sarai?
17.16

Scarlett:
Pensi ancora di
declinare gli
inviti non rispondendo?😒
17.20

Brooke:
Se non ci sei tu,
io non vengo.
O tutte o nessuno.
Non ci vediamo
da un sacco di tempo.
17:23

Florence:
Fatemi sapere,
così prenoto
il tavolo.
17:23

Ricevetti 204 messaggi, 203 da parte delle ragazze e 1 da parte di Candace: una foto di me disperata mentre cercavo di incartare un libro. Non li avevo ancora letti perché in libreria, la pace, durante il periodo natalizio, non era concessa.

Quando presi il telefono per una pausa caffè, avevo sperato che sulle chat ci fosse anche il nome di Restian, ma morirono presto. Ancora nessun messaggio da parte sua, dopo cinque lunghissimi giorni.

Io:
Scusate ragazze ma stavo
lavorando. Potete fare un
riassunto?
19:05

Florence:
Il pub organizza
una festa
per la vigilia di
Natale. Avevamo pensato
di andare dopo cena per festeggiare
tutte insieme.
Per le altre va bene,
tranne che per Ruby che
non ha ancora risposto.
Tu ci sei?
19:12

Il pub, ovvero il Poetry. A Londra ce ne sono migliaia, ma quando il più conosciuto della zona organizza una festa, sai di che pub si parli, quello in cui Restian e i suoi amici facevano le radici.

Florence:
Serata tra ragazze.
19:12

Aveva aggiunto. Un modo semplice per dirmi che il suo migliore amico non sarebbe stato presente.

Io:
Ok, io ci sono.
19:13

Non potevo continuare a declinare i loro inviti.

Florence:
Perfetto, chiamo Ruby
e poi prenoto il tavolo.
19:13

«Hai una faccia...» Candace si sedette accanto a me chiedendo una bevanda energetica a Effy.
Posai il telefono sul bancone. «Le altre mi hanno invitato al Poetry per la vigilia di Natale.» Diedi un sorso del mio caffè.

«E qual è il problema?»

«Come dovrei comportarmi se ci dovesse essere Restian?»

«Dagli un bacio, così magari inizierà a pensare con le parti basse e smetterà di essere così intelligente.»

Il mio cervello decise di non starla neanche a sentire. «Dovrei fargli un regalo secondo te?»

«Per poi cosa concludere?»  

«Non lo so...» sbuffai, disperandomi.

«Allora non farlo se non sai dargli un senso.»

«Lo so...» sussurrai. «Ho solo pensato che sarebbe stato carino fargli qualcosa dopo il modo in cui ci siamo salutati.»

Candace aprì la sua lattina mentre io finii il mio caffè. Ci guardammo, senza dire nulla. Poi aggiunse: «E hai pensato almeno per un secondo di fare un regalo a Demian?»

Guardai lei che beveva da essa. Al solito ci capimmo. «No.»

Alzò le sopracciglia come risposta. Si alzò dallo sgabello per tornare da alcuni clienti che erano appena entrati e a me non mi servii altro. Mi aveva dato un consiglio senza aggiungere parole, perciò, grazie al suo "suggerimento silenzioso", scelsi cosa fare.

Noah e Abby - Noi attraverso loroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora