FRONTE

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Buona domenica miei lettori!🤍

Vi consiglio di rileggere le ultime righe del capitolo precedente, a partire da:
"È più tardi della mezzanotte."
Quando inizierete questo di capitolo,
capirete perché.

Buona lettura!❤️‍🩹

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Demian

Mi è sempre piaciuto baciarle la fronte.
E c'è anche una motivazione, in realtà.

Gli unici momenti in cui io e Hellen passavamo del tempo insieme, con anche gli altri, era alla mensa scolastica. Un giorno decise di rimanere lì per studiare e io, invece, con Florence e Restian, me ne andai in classe. Saltai un compito per riuscire e parlarle da solo tornando poi alla mensa; feci finta di stare male.

Avevo paura che fosse troppo tardi, perchè? Perché quel giorno aveva offerto a Restian un biscotto che poi non accettò perché allergico, ma li notai i sguardi tra i due, erano diversi da quelli che riservava a me, anche se il mio migliore amico sembrava non accorgersene, eppure lo guardò, forse pensando che avere Restian potesse essere più facile grazie alla sua presenza al corso di scrittura.

Non era così, io volevo essere facile per lei. La scelta più facile che dovesse prendere.

Ero tornato da lei. «Posso?» le avevo chiesto, indicando la sedia posta di fronte alla sua.

Aveva alzato la testa spostando l'attenzione dalle pagine di un libro di testo su di me. Vedendomi, aveva alzato le sopracciglia esprimendo sorpresa, in seguito aveva detto: «Ciao. Si, certo.» Aveva aspettato che mi sedessi per poi chiedere: «Hai dimenticato qualcosa?» Questa volte le aveva aggrottate. Le si erano formate delle piccole rughette d'espressione, divenne dubbiosa.

«No. Non ho dimenticato niente» le avevo detto. «Ma volevo farti una domanda.»

«Si, dimmi.» Era imbarazzata, tanto da passare le sue dita sulla fronte e poi tra i capelli per sistemarli.

«Secondo te cosa spinge una persona a fare il primo passo pur sapendo che è sbagliato?»

Ci pensò sù. «La bellezza?»

La sua risposta mi aveva fatto sorridere. «Si, potresti avere ragione visto che è la prima cosa che noti di una persona, e tu sei bellissima è vero ma...» Si era sorpresa, alzando di nuovo le sopracciglia dopo il mio complimento, mentre io avevo continuato. «Io sono qui perché mi chiedo cosa tu faccia durante le giornate e se magari ti andrebbe che io ne faccia parte, qualche volta, magari questo pomeriggio.»

Aveva provato stupore, incertezza e infine sollievo. Tutto in pochi secondi.

Decisi allora che la fronte sarebbe stata la parte che più avrei preferito baciare, perché era quella che mi aveva dato la certezza che piacevo, almeno un minimo, a Hellen Glanville.

Non sapevo nulla di lei ma il mio cuore si era innamorato di lei prima che il mio cervello decidesse di parlarle. Mi chiedevo se fosse naturale.

Innamorarsi di lei era naturale.

Per Restian era stato naturale, molto prima di me. Sembra lo sia anche adesso guardando gli occhi del mio vecchio migliore amico mirare quelli della mia ragazza. Mi correggo, ex ragazza.

Noah e Abby - Noi attraverso loroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora