2 - back in town

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Casa mia adesso era molto più grande e molto più vicina a Figure Eight rispetto a quando vivevo con i miei da piccola.
Mia nonna era molto più facoltosa di noi, ma proprio perché mio padre era evidentemente un pezzo di merda non avevano più rapporti da un po'.
Si era assicurata però di lasciare tutto quello che aveva a me e mio fratello, come se sapesse che ne avremmo avuto bisogno.

"Des?" lo chiamai entrando.
"Ma si può sapere dove sei sparita tutto questo tem-" si interruppe quando mi vide con i miei due amici.
"Non ci credo. Vaffanculo, sei più alto di me, John B" disse mio fratello con un sorriso stampato in faccia andando verso JB per abbracciarlo amichevolmente. 
Allo stesso modo abbracciò anche JJ. Non è che fossero amici stretti, ma essendo che eravamo sempre insieme li aveva visti crescere, in un certo senso.

Subito dopo, si lamentò con me di non averlo avvisato che avrei portato ospiti a cena, quindi ordinammo qualcosa d'asporto.
"Mi dispiace per tuo padre, John B" disse mio fratello quando l'argomento saltò fuori.
"Sappi che se dovessi avere bisogno, qui sei il benvenuto" aggiunse.
"Grazie, Des. Mi dispiace anche per ... qualunque cosa sia successa a voi" rispose John B.

A quel punto mio fratello mi guardò, suppongo per cercare di capire che cosa gli avessi detto. "Potremmo aprire un club delle famiglie disastrate" commentò JJ per smorzare la tensione.
Giusto, anche suo padre era un grandissimo figlio di puttana. Quasi lo avevo dimenticato.
Luke Maybank. Violento e con chissà quali loschi affari. Mi faceva male pensare che nemmeno per JJ avevo potuto esserci.

Tutte le volte che era tornato allo chateau con il labbro spaccato o lo zigomo sanguinante, era da me che veniva. Diceva che riusciva a parlarne solo con me, a sfogarsi solo con me. Ero io che gli asciugavo le lacrime e lo ripulivo dal sangue.

"A proposito di disastri, state sopravvivendo al liceo?" chiese mio fratello curioso.
John B e JJ non erano proprio grandi fan dell'istruzione da quanto ci ricordavamo. Soprattutto JJ. Ogni scusa era buona per saltare le lezioni. Tantissime volte mio fratello ci aveva beccati a surfare invece che a scuola.

"Assolutamente sì, ammessi all'ultimo anno grazie a Pope e Kie" rispose John B.
"Significa che vi hanno aiutati a studiare o che avete copiato tutto?"
"Studiato" e "copiato" risposero contemporaneamente i miei amici facendomi ridere.
"E dato che stiamo parlando di scuola ... domani c'è il ballo di fine anno. Dovresti venire, dato che l'anno prossimo ci sarai anche tu" mi disse John B.

"Il ballo di fine anno? Pensavo fosse solo una cosa da Brooklyn" rispose mio fratello.
"E invece purtroppo si fa anche qui" commentò JJ annoiato all'idea.
"JJ ci porta la sua ragazza, ma tu potresti venire con me" mi disse John B facendo spallucce.

"Cosa? Maybank ha una ragazza? E chi è la sfortunata?" chiese retoricamente mio fratello.
"Certo che la ha ragazza, guarda che bel faccino da schiaffi che ha" rispose John B prendendo il volto di JJ in una mano e stringendogli le guance facendogli assumere un'espressione buffa.
In reazione JJ gli diede uno schiaffetto dietro la testa.

"La sfortunata si chiama Amy ed è invidiata da tutte le ragazze nelle Outer Banks" rispose JJ tirandosela.
"Oddio, saresti stato bene con Lily" commentò mio fratello. Lo guardai confusa. Tutti a dire il vero lo guardammo un po' perplessi.

"Oddio, sono capo cheerleader, tutti mi amano, sono fantastica e tutti i ragazzi mi vogliono. Non vedi, Desmond? Tu non eri così popolare al liceo! Non mi capisci!" disse mio fratello scimmiottando la mia voce mentre gli altri due cominciarono a ridere guardandomi.
"Smettila!" esclamai tirandogli un tovagliolo.
"Sul serio? Non ci credo" disse John B squadrandomi.
Non ero mai stata quel tipo di persona, nelle Obx.

"Ve lo giuro, avreste dovuto vedere quando la accompagnavo a scuola. Non ho mai visto tante persone così idiote tutte nello stesso posto, pendevano tutti dalle sue labbra. Era la reginetta della scuola, vero stronzetta?" aggiunse spiegando ai miei amici la mia vecchia vita. "Smetti di parlare o ti prendo a calci" risposi un po' offesa.

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