Back To You

13 - anxiety

Da quando ero tornata nelle Outer Banks, le cose andavano meglio.

Mi distraevo, e questo mi aiutava a non pensare. Avevo anche smesso gli anti-depressivi che mi erano stati prescritti dopo quello che mi era successo. Ma certe volte, quando avevo gli incubi, mi sembrava di tornare lì. Inerme, su quel letto, tenuta ferma da chissà quale pezzo di merda mentre i suoi amici facevano di me quello che volevano.

"Tienila ferma"
"Sì piccola, ti piace?""
"Ehi Dan, guarda in camera!"

"Lily, Lily!" sussultai, svegliandomi col respiro affannato mentre John B mi guardava preoccupato. Mi prese una mano, ma io la scansai malamente, ancora sconvolta dal sogno. Mi ci volle qualche istante per capire che ero nelle Outer Banks, a letto con John B, al sicuro.

"Lily sono io, John B" mi ripeté mentre io tornavo coi piedi per terra.
"Che succede?" chiese JJ che si era precipitato in camera di John B dove stavamo dormendo insieme.
"Ha ... ha avuto un incubo" rispose.

"Cazzo" mormorai mettendomi una mano sul petto, come per calmarmi, ma non mi calmavo. Mi alzai dal letto di fretta e furia, infilandomi una felpa e frugando con veemenza nel mio zaino. Non avevo dietro il mio calmante, la cosa mi fece andare ancora di più in panico.

"Che stai facendo?" mi chiese JJ.
Mi servivano le mie medicine. Mi trascinai verso l'uscita, ancora sconvolta, superando JJ che mi seguì prontamente. Afferrai le chiavi della moto.
"Lily, che stai facendo?" mi chiese il mio amico afferrandomi per un polso.
"Lasciami" gli ordinai.
"Sei sconvolta, non posso lasciarti andare"

"Che succede?" chiese Amy in mutande e reggiseno, che si era svegliata per il casino, presumo. Kie, che si era svegliata a sua volta, spostò violentemente Amy, che era ferma davanti l'ingresso, per correre verso di me.

"Che è successo?" chiese a John B vedendo che io ero in uno stato confusionale.
"Non lo so! Ha avuto un incubo e si è svegliata così" le rispose.
"Ok, Lily, tesoro, ho bisogno che ti calmi" mi disse mettendomi le mani sul volto.
"Kie, non ... non ci riesco" le risposi cominciando ad iperventilare.
"JJ, aiutami" disse Kiara al biondino che era qualche passo dietro di noi.

Lui si precipitò, senza esitare nemmeno un secondo.
"Prendila in braccio" gli diede ordini. Così fece, prendendomi a mo' di principessa mentre Kie si faceva strada di nuovo dentro, schivando Amy, John B e anche Pope.

John B ci venne dietro, preoccupato come non mai per quello che mi stava capitando.
Kiara aprì la doccia, poi disse a JJ di mettermi giù e cominciò a spogliarmi, lasciandomi in intimo.
Mi guidò sotto il getto di acqua fredda della doccia, entrandoci con me, nonostante avesse ancora i vestiti addosso.

L'acqua quasi gelida mi aiutò a ritornare in me, quasi come se fosse tornata a respirare dopo interminabili minuti in apnea.
Mentre Kiara mi teneva saldamente per le braccia e continuava a ripetermi che andasse tutto bene.

Il respirò cominciò a tornare regolare, e quando mi calmai, mi guardai intorno rendendomi conto di cosa era appena successo.
I miei amici mi guardavano preoccupati, soprattutto JJ.
"Cazzo" mormorai tenendomi saldamente alle braccia di Kie, abbassando la testa.
"Stai tranquilla, è passato" mi disse la mia amica.
Subito dopo però, mi accasciai sul piatto della doccia, stringendo le ginocchia tra le mie gambe esattamente come avevo fatto il giorno dopo essere stata stuprata.

Kiara si piegò con me, continuando ad accarezzarmi le braccia mentre si chiedeva cosa potesse essermi successo per essere ridotta in quello stato.
"Uscite" disse a tutti gli altri quando cominciai a piangere.
"Ma-"
"Fuori!" urlò la mia amica, con fare protettivo.