15 - you own me

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(ciao bimbe, leggete lo spazio post-capitolo che c'è una sorpresa per voi + gli auguri di natale 🎄❤️ )

"Non dormi?" mi chiese JJ facendomi sussultare, mi era arrivato alle spalle.
"Cazzo, JJ" mormorai mettendomi una mano sul petto.

Era mezzanotte passata, stavano tutti dormendo, a parte noi due, a quanto pare. Io ero fuori davanti al fuocherello che si stava affievolendo sempre di più, avvolta in una felpa di John B. Stavo fumando una canna, sperando che potesse conciliarmi il sonno.
"Sì, me lo dicono spesso" rispose lui sorridendomi.

Alzai gli occhi al cielo tornando a guardare il lago. Si sentivano soltanto lo scoppiettio del fuoco e qualche grillo. Era così pacifico stare lì in quel momento.
"Perché sei sveglia?" mi chiese sedendosi accanto a me.
"Dormire con John B è impossibile. Mi ha preso le coperte almeno tre volte. Stavo per prenderlo a calci" spiegai facendolo ridere.

Gli offrii la mia canna, prima di chiedergli perché anche lui fosse sveglio.
"Non lo so, non riuscivo ad addormentarmi" rispose prendendo un tiro.
Distolsi lo sguardo, perché mi piaceva un sacco quando fumava. Più del solito, intendo. Adoravo stare a guardarlo, perché era talmente bello che mi sembrava surreale. Ci credevo che Amy era possessiva e gelosa, voleva tenerselo stretto. Come biasimarla?

"Lily ..." disse spezzando il silenzio che si era creato e la mia linea di pensieri.
"Mh?"
"Sono strafatto, quindi voglio dirtelo" rispose prendendo un altro tiro.

"Mi sei mancata da impazzire" confessò girandosi a guardarmi.
"Lo so, me l'hai già detto"
"Però non ti ho detto che non riesco a smettere di pensare a te" disse spiazzandomi completamente.

Mi sentii accaldata e congelata allo stesso tempo. Il mio corpo si irrigidì, schiavo dei suoi occhi su di me e dell'effetto che le sue parole mi facevano. Ogni. Cazzo. Di volta.

"Averti davanti tutti i giorni, cazzo ... è una tortura. E sai perché?" "
"... perché?" in cuor mio conoscevo la risposta, ma volevo sentirmelo dire.
"Perché io e te abbiamo delle cose in sospeso" rispose mettendomi una mano sulla guancia e accarezzandola col pollice.

La situazione divenne improvvisamente pericolosa.
"N-no, JJ"
"Sì, invece. Ce lo dobbiamo, cazzo. Non ce lo toglieremo mai dalla testa se non lo facciamo" mormorò mettendo l'altra mano sulla mia coscia.

"Sei strafatto"
"E tu più di me" sorrise avvicinandosi al mio volto, i nostri nasi quasi si sfiorarono.
"J" lo chiamai cercando di fargli recuperare un po' di lucidità.
"Mi piace quando mi chiami così" mormorò prima di mordersi il labbro inferiore.

Non era che non volessi baciarlo, non desideravo praticamente altro da quando lo avevo rivisto, ma ancor di più non volevo che mi odiasse o che mi evitasse. Oltre al fatto che non volevo essere la causa di rottura nella sua relazione.

"Sto per baciarti, cupcake" mormorò sfiorando le mie labbra.

Si avvicinò ancora di più per baciarmi del tutto, ma io scostai la testa all'indietro.
"Non possiamo" dissi ripensando anche alle parole di Pope.
Ma JJ non si arrese, spostò la mano che aveva sulla mia guancia dietro la mia nuca, afferrando i miei capelli in un pugno per riavvicinarmi alle sue labbra.

"Ti prego. Voglio ... solo un bacio. Fingiamo di essere tornati nel tempo, ti prego, cupcake" non avrei mai immaginato che JJ mi avrebbe pregata per un bacio, di solito con lui era il contrario. Eri tu a dover pregare lui per ricevere la sua attenzione. Tu a dover sudare per lui. E lui, se aveva voglia, ti accontentava. Ma non prima di averti fatto supplicare e penare.

"Sei andata via senza baciarmi, e mi sei mancata ogni cazzo di notte ... me lo devi fottutamente" insisté.

"Solo un bacio" mormorai, arrendendomi.
Non ce la facevo più a resistere a quegli occhi.
"Solo un bacio" furono le ultime parole che pronunciò prima di fiondarsi sulle mie labbra, quasi come se fossero ossigeno per lui.

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