18 - letdown

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"Si può sapere cosa state facendo abbracciati da 20 minuti?" chiese Kie portando fuori i panini che aveva preparato per tutti.
Io e JB, che nel frattempo avevamo cercato di ricomporci, rispondemmo in modo vago.

"JJ non merita tutta questa attenzione, Lily. Lascialo perdere" disse Kie pensando probabilmente che il mio amico mi stesse consolando a causa di JJ. Me n'ero quasi dimenticata.
Avevo dato così tanta importanza a quello che avevo fatto con lui perché pensavo di contare di più. A quanto pare, mi sbagliavo.

"Oh, guarda chi è arrivato" disse Pope con tono sprezzante indicando i fari della moto di JJ. Andai subito in ansia, girandomi a guardarla. Ogni nervo del mio corpo vibrò per il nervosismo, non sapevo come affrontarlo. Non era nemmeno da solo, era venuto lì con Amy.
"Non ci posso credere" commentò John B alzandosi, con una faccia che non prometteva per niente bene.
"John B, no" dissi facendo per andargli dietro, cercando di tenere il passo mentre si avvicinava a JJ e alla sua ragazza che intento stavano scendendo dalla moto.

Le parole che gli avevo detto dovevano averlo certamente turbato, ma JJ non ne sapeva niente, non poteva prendersela con lui per questo.
"No. Se gli corri dietro Amy capirà tutto, stai buona, ci penso io" mi disse Kie fermandomi e prendendo il mio posto.
Quindi, seppur a fatica, rimasi nelle retrovie con Pope, ad ascoltare.

"Che ci fai qui?" chiese JB al biondino. Amy era decisamente confusa, adesso. In un certo senso, mi sentii in colpa. Mi ero scopata il suo ragazzo di cui lei era terribilmente innamorata.
"Che vuoi dire?"
John B prese un respiro profondo, poi guardò JJ e disse "vuoi che lo dica ad alta voce?"
"John B, lascia stare" gli disse Kie, io quasi mi congelai per la paura che dicesse qualcosa di sbagliato.
"Perché? Che è successo?" chiese Amy.
John B fece passare il suo guardò da lei a JJ, poi lo afferrò per un braccio trascinandolo in casa.

JOHN B POV

"Si può sapere che cazzo ti salta in mente?" chiesi al mio amico spingendolo in casa con una certa foga. Ero fuori di me.
"Ti vuoi dare una calmata? Così capirà tutto!"
"Dubito, stupida com'è"
"Amico, non è carino"

"Sai cos'altro non è carino? Trattare Lily come fosse una troia qualunque" dissi arrabbiato, stringendo i pugni.
"Non volevo venire qui con Amy, lo so e mi dispiace, ha insistito, che avrei dovuto fare?!"
"E a Lily non ci pensi?!" esclamai.
"Lily sapeva benissimo a cosa andava incontro! Amy è la mia ragazza, cosa dovrei fare?"
"Avresti potuto parlare con lei. Solo parlarle, cazzo!" risposi gesticolando per la frustrazione. Lily non si meritava di essere trattata così.

"Io ... lo so, ok?! Lo so" rispose JJ passandosi una mano tra i capelli per il nervosismo. Sospirai.
"Che cazzo, amico"
"Cosa John B, cosa?"
"Tu non puoi più stare con Amy" era talmente ovvio che mi sembrava assurdo doverglielo dire. Le cose con Amy erano cambiate da quando Lily era tornata, era chiaro a chiunque, forse persino ad Amy stessa.
"E questa stronzata da dove salta fuori?" chiese retoricamente agitandosi, forse credeva che le avrei detto qualcosa. Non era quella la mia intenzione, ovviamente. Per quanto credessi in quello che gli avevo detto, non mi sarei messo in mezzo. Doveva partire da lui.

"Perché non ammetti solo che ti piace ancora Lily?"
E nel momento in cui pronunciai quelle parole, JJ mi strinse la maglietta in un pugno e mi spinse contro il muro, avvicinandosi alla mia faccia, terribilmente infastidito.
"Devi smetterla, John B. Tu, Kiara, dovete smetterla"
"Forse non avresti dovuto scoparti Lily"
"Su una cosa siamo d'accordo" concluse lasciandomi e allontanandosi.
Poi uscì, tornando dalla sua ragazza che nel frattempo se ne stava in piedi in un angolo.

Sospirai, la verità era che ero frustrato per quello che Lily mi aveva detto, odiavo che JJ l'avesse trattata così dopo aver sofferto già così tanto.
Ma razionalmente sapevo di non potermela prendere con lui per questo, non lo sapeva, nessuno sapeva niente.
Ero solo arrabbiato perché non avevo potuto proteggerla, e mi logorava.

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