23 - my dilemma

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"Adesso dovremmo davvero parlare, però" dissi.
Eravamo stesi insieme sull'amaca e nessuno dei due sembrava voler affrontare l'argomento. Ma dovevamo farlo.

"Hai sentito prima, vero?" annuii in risposta. Lui sospirò. Gli avevo chiaramente sentito dire ad Amy che provava qualcosa per me.
"Non potrà mai essere solo sesso tra di noi" aggiunse guardandomi. Ma il suo sguardo non era intenerito, non mi stava dicendo che voleva stare insieme a me. Anzi, sembrava esattamente il contrario. Non mossi un muscolo, confusa e un po' spaventata da quello che avrebbe potuto dirmi, perché non me lo aspettavo.

"Che ... che vuoi dire?"
"Che mi serve un po' di tempo. E serve anche a te" rispose.
"E tu che ne sai?" chiesi retoricamente cominciando ad infastidirmi, nonostante mi stessi impegnando per rimanere calma.
"Eri con John B ieri notte" disse spiazzandomi.

"Sì ma-"
"Corri da lui ogni volta che qualcosa ti fa male. E poi gli salti addosso" spiegò un po' infastidito.
"Sai com'è, non posso correre da te quando sei tu la causa" ribattei mettendomi seduta un po' più sulle mie.
"Devi capire cosa provi per John B prima di ..." si interruppe.

"Prima di cosa, JJ, mh? Perché a me non sembra proprio che tu voglia stare con me" dissi mettendomi in piedi. Lui fece lo stesso.
"Ho appena urlato in faccia alla mia ragazza che sono stato con un'altra e che provo delle cose per lei, cazzo, dammi un momento!" esclamò.

"Se provi qualcosa per me, non puoi stare con me e basta? Non ci siamo dati fin troppo tempo?" chiesi perdendo ogni freno. Perché continuare a stare lontani? Capivo il suo bisogno di spazio, gliene avrei dato volentieri, ma lui mi stava facendo intendere che non voleva impegnarsi, non che aveva bisogno di spazio.

"E John B?"
"John B è il mio migliore amico e basta, smettila di tirare fuori scuse" ripetei.
"Va bene. E Rafe?" chiese alterandosi.
"Che cosa c'entra Rafe?"
"Vuoi stare con me? Non voglio che tu veda più Rafe" era ovvio che la stava usando come scusa. Sapeva bene che non mi sarei mai sottomessa ad una cosa del genere, quindi l'avrebbe usata come capro espiatorio.
"Scusami?"
"Mi hai sentito" 

"È questo che mi aspetta con te? Una relazione tossica?"
"L'unica cosa tossica nella tua vita è questa tua pseudo amicizia con Rafe Cameron" mi rispose.
"Sei geloso?"
"Di Rafe? Nah, sei pazza di me"
"Sai cosa? È vero. Sono pazza di te JJ, e voglio stare con te, sarò brutalmente onesta perché penso di aver perso già abbastanza tempo. Non voglio essere quella ti scopi di nascosto alle feste, voglio essere la tua ragazza" trovai il coraggio di dire, con un nodo in gola.

"E io vorrei poterti dare tutto quello che chiedi, cupcake, niente mi farebbe più felice" iniziò prendendomi il viso tra le mani.
"Ma io sono una testa di cazzo e ho una dannata paura di ferirti. Ti prego, ti prego, dammi del tempo per riflettere ... voglio fare le cose per bene, ti prego" concluse poggiando la sua fronte sulla mia.

"Riflettere su cosa?" chiesi dopo aver preso un bel respiro.
"Su tutto. E soprattutto ho bisogno di un attimo per elaborare le cose che sono successe. Per ora, lasciamo le cose come sono, mh?"
"JJ non-"
"Anche io ti voglio. E provo delle cose per te ... molto forti. Ma non mi posso buttare di nuovo in mare senza salvagente. Vorrei potertelo spiegare meglio"

Sospirai, poi dissi solo "va bene" facendo per allontanarmi, ma lui mi afferrò per un polso trascinandomi di nuovo verso di lui dicendo "ehi ehi, per favore, resta"
"No, ho capito JJ. Ti serve tempo, ok, ma adesso ho le palle girate, quindi se permetti ..." conclusi liberandomi dalla sua presa e sentendolo sospirare a sua volta.

Mi girai, cercando di non piangere per la bella batosta che mi ero appena presa e andai dall'unica persona che mi poteva capire in quel momento: Pope.

Bussai alla sua porta, con le lacrime agli occhi. Lui aprì, mi guardò per un attimo, poi sospirò.
"Vieni qui" disse amareggiato, accogliendomi in un abbraccio che mi fece quasi scoppiare a piangere.
Perché Pope e non John B? Perché si era avverata ogni singola cosa che mi aveva detto quando eravamo stati sulla casa sul lago di Kie, ed io come una stupida non lo avevo ascoltato.

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