XI

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La attaccò pochi instanti dopo, non voleva che avesse il tempo di realizzare che si stava avvicinando.
Non l'avrebbe fatto in altre circostanze ma lei era così sicura delle sue capacità. Avevano addirittura litigato per quel motivo. Il suo orgoglio lo spingeva a dimostrarle che, malgrado tutto, lui aveva fatto bene a difenderla quel pomeriggio.

Si scagliò su di lei velocemente tentando di afferrarla, ma altrettanto velocemente lei lo schivò, spostandosi da un lato.

Un sorrisino comparve sul suo volto.

Xavier la attaccò nuovamente: riuscì a prenderle un braccio, ma non fece in tempo ad immobilizzarla che lei si mosse di lato e gli tirò una gomitata.

Alzò lo sguardo: l'aveva già persa di vista. Lo sorprese alle spalle facendolo cadere per terra con uno sgambetto.

Era incredibilmente forte e veloce. I suoi movimenti erano precisi e sembrava sapere sempre dove colpire.

Con il passare dei minuti però Xavier si abituò a contrastarla e riuscì a tenerle testa.
Si stavano scontrando così animatamente che attirarono l'attenzione anche degli altri ragazzi.

Sul volto di lui regnava uno sguardo incredulo e divertito allo stesso tempo.
Mimi era concentrata ma sembrava che dargli una lezione stesse migliorando il suo umore.

Approfittò di una sua distrazione per bloccarla da dietro con entrambe le braccia, all'altezza delle spalle, lasciandosi sfuggire un《Presa》vicino al suo orecchio.

Aveva cantato vittoria troppo presto: lei scivolò via dalla sua morsa e lo afferrò dai polsi facendo leva con il corpo per ribaltarlo per terra, finendogli addosso a cavalcioni.

《Arrenditi》 ordinò Mimi a pochi centimetri dal suo viso.

Racimolò tutta la forza che gli era rimasta per invertire la loro posizione: la sovrastò con tutto il suo peso bloccandole le gambe ai lati del suo corpo, tenendole stretti con le mani entrambi i polsi all'altezza della testa.

《Arrenditi tu》 disse guardandola dritto negli occhi, ma poi la sua testa lo tradì: realizzò quanto fosse attraente in quel momento, con le guance arrossate e alcuni ciuffi di capelli sfuggiti alla coda alta che portava. Realizzò che la posizione in cui si trovavano era estremamente equivoca. Realizzò che l'avrebbe volentieri presa lì in quel momento, sudata e senza respiro a causa del loro scontro, se solo non si fossero trovati in bella mostra davanti a tutti.

Gli occhi di Xavier scivolarono automaticamente verso le sue labbra e lo sguardò di lei perse in un secondo tutta la sua sicurezza.
Sentì le sue cosce stringersi e spingerlo impercettibilmente più vicino.
Nessuno degli spettatori se ne rese conto.
Magari nemmeno lei.
Ma Xavier se ne accorse eccome.

《Questo sì che è stato un incontro con i fiocchi! Bravi ragazzi!》le parole del Professor Wilson segnarono la fine della lezione e di quel momento.

Xavier si alzò velocemente e un po' imbarazzato le porse una mano per aiutarla ad alzarsi: Mimi però si alzò da sola, recuperò la sua felpa e uscì dalla palestra in un attimo, senza degnarlo nemmeno più di uno sguardo.

Qualche giorno dopo si trovava seduto con Ajax in un tavolo in giardino. Stava scarabocchiando sul suo libro mentre l'altro ripassava per la lezione successiva.

Concentrato com'era sul disegno non si accorse subito che l'amico aveva smesso di studiare e lo stava guardando indeciso.

Alzò lo sguardo solo nel momento in cui Ajax ricominciò a parlare:

《Sai amico...nell'ultimo periodo ci ho pensato molto e non sapevo se parlartene o meno...》si stava grattando il retro della nuca in imbarazzo 《Penso di essermi preso una cotta...》

Xavier corrucciò lo sguardo sorpreso: non era affatto una novità che avesse un debole per Enid.

《...per Mimi》concluse l'amico.

Rimase completamente spiazzato da quella rivelazione. Non poteva essere.

《Ajax, cosa stai dicendo... e Enid?》chiese allibito.

《Da quando ho conosciuto Mimi nessun'altra regge il confronto》percepì quella confessione come un pugno in pancia.

《Penso che le chiederò di uscire, ho deciso. Non sai come ci guardiamo, secondo me le piaccio...》sentì il resto del suo discorso a malapena: un ronzio sordo stava iniziando a riempirgli i timpani.

Con sguardo vuoto rivolto ancora verso l'amico mormorò: 《Non se ne parla》

Non poteva farlo. Non gliel'avrebbe permesso. Lui era suo amico, ma Lei...
Lei era sua.

《Cosa? Ehi bello, che ti prende...》

Non si rese conto di aver animato involontariamente i disegni su cui era concentrato poco prima: diverse Vedove Nere erano saltate fuori dalla pagina aperta del suo libro e si stavano dirigendo minacciose verso Ajax.

《Xavier! Calmati subito!》l'amico si era alzato in piedi e il movimento brusco lo fece risvegliare dal suo stato di trance.

Sbattè rapidamente le palpebre guardandosi intorno confuso e con una mossa rapida della mano fece scomparire i ragni sul tavolo in tante piccole nuvole di polvere d'inchiostro.

《Cazzo... scusami... non so cosa mi sia preso》era mortificato e confuso.

Aveva veramente tentato di attaccare il suo migliore amico?

《Beh, io lo so》rispose Ajax con un'alzata di spalle, tornando seduto accanto a lui《Solo non pensavo che avresti avuto una reazione del genere, deve piacerti proprio tanto...》

《Di cosa stai parlando?》gli chiese.

《Ho notato come sei cambiato da quando è arrivata Mimi: sei sempre pensieroso, più del solito intendo... senza parlare del modo in cui i tuoi occhi la cercano sempre. Appena entra in una stanza la tua attenzione si concentra solo su di lei. Così ho pensato di farti uscire allo scoperto con questa cazzata, scusa, non pensavo fosse così seria》concluse.

《Io... non so cosa dire Ajax... sinceramente tutta questa situazione mi sta facendo diventare matto》gli confessò Xavier, forse alla fine parlarne con qualcuno lo avrebbe fatto sentire meglio.

Gli raccontò tutto: delle sue visioni, della prima sera in cui la vide, del fatto che lei non sembrasse ricordarsi di lui e che lo tenesse sempre a distanza.
Parlò con Ajax per molto tempo, alla fine saltarono anche un'ora di lezione.

《Beh, se posso darti la mia opinione... io credo che in realtà tu le piaccia eccome. Ho notato anche i suoi di sguardi e, amico, non sai quante volte l'ho sorpresa con gli occhi puntati verso di te! Spesso sei talmente nel tuo mondo che non ti rendi conto del resto: in classe, nei corridoi, persino la scorsa volta in palestra era palese quanto tu non le fossi indifferente. Penso che in realtà nasconda qualcosa... insomma dev'esserci una spiegazione dietro a tutta questa storia》

Xavier era dubbioso, con Mimi non si poteva mai essere sicuri di niente.

Ajax continuò:

《C'è anche la questione poteri. Nessuno sa ancora di cosa sia capace e del perchè sia finita in questa Scuola... insomma non penso sia solo una ragazza un po' più forte del normale, dai. Se ne sta sempre sulle sue e... oh eccola là, parli del Diavolo...》fece un cenno a Xavier verso la direzione della ragazza.

Era iniziata da poco la pausa pranzo e gli studenti avevano iniziato ad affollare i corridoi. Vide entrare Mimi dalla parte opposta del giardino e sedersi in disparte, leggendo un libro. Non sembrava essersi accorta della sua presenza.

Notò poi Bianca e le sue amiche avvicinarsi ridacchianti a lei, nascondendola dal suo campo visivo.

《Ahia... mi sa che ci siamo di nuovo》commentò Ajax.

《Cosa intendi?》chiese Xavier voltandosi verso di lui.

《Non l'hai mai notato? Bianca e la sua combricola l'hanno presa di mira da giorni ormai... le vedo spesso tormentarla, anche se Mimi sembra se la cavi piuttosto bene. Pensavo lo sapessi》spiegò l'amico.

Xavier negò con la testa e turbato tornò a guardare nella direzione del gruppo: non sentiva cosa si stavano dicendo, ma conoscendo Bianca sicuramente non era nulla di buono.

Eyes - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora