XII

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《Perchè Bianca ce l'ha con lei?》chiese Xavier ad Ajax.

《Lo sai com'è fatta... non sopporta di essere seconda a nessuno. Di punto in bianco arriva una ragazza più carina e più in gamba di lei, che attira tutte le attenzioni del ragazzo che desidera da una vita per giunta. Credo che da brava sirenetta egocentrica abbia sempre pensato che alla fine sarebbe diventata la tua ragazza, in un modo o nell'altro》rispose l'amico scuotendo la testa.

《Non è mai stato nei miei piani》precisò allora Xavier.

《Adesso sicuramente meno di prima, lei lo sa. E ora sta sfogando tutta la sua frustrazione su chi pensa ne sia la causa》

《Ma è ridicolo!》disse Xavier tornando a guardare nella direzione di Mimi, ma lei stava già andando via.

Da quel momento iniziò a prestare più attenzione al modo in cui interagivano le due ragazze: per Bianca ogni scusa era buona per punzecchiare Mimi.

Era combattuto: avrebbe voluto intervenire, era la cosa più giusta, ma sapeva che Mimi non l'avrebbe accettato. L'ultima volta che si era intromesso quando le era sembrata in difficoltà non era andata a finire bene. Inoltre ciò avrebbe aizzato Bianca contro di lei ancora di più.

Notò anche quanto Mimi sembrasse stanca negli ultimi giorni. Aveva sempre più spesso lo sguardo spento e delle pesanti occhiaie scure sul viso.

Si trovavano in classe durante l'ultima ora di lezione di quel Venerdì mattina quando per l'ennesima volta gli occhi preoccupati di Xavier si spostarono verso la figura di Mimi, seduta vicino alla finestra, due file dopo la sua. Sembrava completamente assente.

La campanella suonò pochi minuti dopo e tutti i suoi compagni si fiondarono fuori dalla classe velocemente.
Stava rimettendo le sue cose nello zaino quando si accorse che lei era ancora seduta al suo posto, con la testa appoggiata al banco, addormentata.

Avvicinandosi vide meglio il suo viso corrucciato dal sonno e per un attimo esitò nel svegliarla, era estremamente tenera in quel momento, ma non poteva lasciarla lì così.

Le diede un colpetto sulla spalla.

《Mimi svegliati, ti sei addormentata》le disse, ma non sembrava averlo sentito.

Spostò quindi la mano verso quella di lei, distesa lungo il banco, e le sfiorò la pelle liscia.

Fu proprio in quel momento che qualcosa di simile ad una scossa elettrica lo attraversò dalla testa ai piedi.

Una serie di flashback della sua infanzia arrivarono senza preavviso come un fiume in piena nella sua mente. Poi vide una donna. Sua madre.
Non ricordava quasi più il suo viso: suo padre aveva fatto sparire ogni foto che la ritraeva quando era piccolo, perchè diceva gli causasse troppo dolore rivederla. Ma ora era lì davanti a lui ed era bellissima.

All'inizio sembrò non riconoscerlo, poi un grosso sorriso incredulo comparve sul suo volto.

《Mamma...》sussurrò Xavier avvicinandosi, lei stava facendo lo stesso.

Finì tutto troppo presto: il ritorno al presente lo traumatizzò come una doccia ghiacciata.
Mimi si era svegliata.
Intrecciò immediatamente gli occhi con i suoi: dal volto di lei trasparivano sorpresa, tristezza, senso di colpa e rassegnazione.

《Cos'è stato??》le chiese sconvolto.

Lei sospirò, si guardò intorno e si alzò in piedi.

《Facciamo una passeggiata, aiuta a schiarire le idee》

Camminarono silenziosi lungo i corridoi e uscirono dalle porte principali della Nevermore fino al bosco che circondava l'esterno della Scuola.

Mimi lo condusse in una piccola radura.

《Wow...》si lasciò sfuggire Xavier vedendo quel piccolo angolo di paradiso nascosto tra gli alberi.

《Sapevo che ti sarebbe piaciuto, l'ho scoperto per caso》disse Lei con lo sguardo verso l'alto respirando a pieni polmoni.

Xavier esitò un momento, per poi chiederle:
《Era per quello che non volevi che ti toccassi?》

Mimi chiuse gli occhi《Si, per quello...》poi si voltò verso di lui e continuò 《Mi dispiace, mentre dormo non ne ho il controllo...》

《Cosa sono?》voleva sapere di più.

《Il più delle volte ricordi del passato, a volte anche di vite precedenti. E poi posso... raggiungere i defunti, parlarci》si allontanò da Xavier per sedersi alla base di un grosso albero 《Lo so, è da brividi. Per questo non voglio che le persone lo sappiano》

Sentendo quelle parole il ragazzo le si avvicinò subito, andando ad inginocchiarsi di fronte a lei.

《Non è da brividi! È una cosa... incredibile》le disse meravigliato.

Lei lo guardò storto:《Smettila, non sai quello che dici》

《Anche io sono un Sensitivo》confessò a quel punto.

Mimi sembrò spiazzata quella rivelazione.

《Mi capita di avere visioni sul futuro... disegnarle mi aiuta a rendere le cose più chiare》

Gli sembrava di vedere mille emozioni nei suoi occhi.

《Ma le tue capacità sono speciali. Io ho... visto mia Madre》abbassò il viso e cercò di spiegarle《Vedi lei è... morta quando ero piccolo. Nemmeno mi ricordavo più com'era fatta... ma ci siamo riconosciuti e mi ha sorriso. È stato bellissimo》

Mimi non resistette e gli sfiorò una ciocca di capelli, portandola dietro al suo orecchio.
Quel gesto dolce fece alzare immediatamente il viso di Xavier verso di lei.

《Non è sempre così piacevole. Ma sono contenta che per te lo sia stato》gli sorrise appena.

《Puoi... rifarlo?》azzardo allora lui.

《Si, se te la senti posso provarci. Dammi la mano》

Xavier si spostò di fianco a lei contro il tronco dell'albero, allungando il braccio.
Le mani di Mimi raggiunsero la sua e la girarono con il palmo in su delicatamente: sembravano così piccole in confronto alle sue. Gli sfiorò piano i polpastrelli.

All'improvviso riecco quella scossa elettrica, la figura di sua Madre era proprio davanti a lui.

《Xavier sei davvero tu?》

《Si mamma. Mi manchi》

《Tesoro sono sempre con te. Sei cresciuto così tanto. Sono fiera dell'uomo che sei diventato》

《La mia vita sarebbe completamente diversa se avessi avuto te... io sarei diverso》

《Mi dispiace di non esserci stata. Ma tu sei perfetto così, fidati di me》

Xavier si accorse che la sua vista stava iniziando a diventare sfocata.

《No...》voleva rimanere ancora《...credo di dover già tornare》

《Xavier mi è bastato vederti, anche se per poco. Te ne sono grata. Ricordati di seguire sempre il tuo istinto... il Destino non sbaglia mai》

Tornò di colpo alla radura, senza essersene mai andato in verità.

Aveva il repiro accellerato e dovette piegarsi un po' in avanti per riprendersi dallo shock.
Mimi gli poggiò una mano sulla schiena e il ragazzo voltò appena il busto per guardarla: con un sorriso grande sul volto e gli occhi commossi la abbracciò di slancio sussurrandole all'orecchio:

《Grazie...》

Dopo un primo momento immobile percepí anche lei avvolgere entrambe le braccia attorno a lui e stringerlo a sé, appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.

Xavier si perse in quell'abbraccio, in quella radura nel mezzo al bosco, e desiderò rimanere così per sempre.

Cercò alla fine il suo viso: rimase sorpreso quando vide che si era di nuovo addormentata.

Decise che questa volta non l'avrebbe svegliata.

Si sistemò più comodo con la schiena contro quel tronco e, senza smettere di stringerla tra le sua braccia, si assopì anche lui poco dopo.

Eyes - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora