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《Ehi Xavier! Ciao!》disse Eugene in lontananza, avvicinandosi spedito verso di loro.

Il volto di Xavier si alzò di scatto verso la voce dell'amico e le sue braccia, fino a quel momento aggrappate ai capelli di Mimi, volarono immediatamente ad appoggiarsi sui braccioli della sedia.

《E-Eugene???》rispose allucinato, più per avvertire la ragazza sotto a quella scrivania che per altro.

La sentì fermarsi immediatamente.

Era troppo tardi ormai per rivelarsi: vederla sbucare da lì sarebbe stato troppo sospetto e imbarazzante, anche se si trattava di Eugene.

Quest'ultimo si era avvicinato pericolosamente a Xavier, fronteggiandolo dalla parte opposta.

《Erm... cosa ci fai qui?》gli chiese.

《Io? Lo sai che il mio Club e la Biblioteca sono praticamente gli unici posti che frequento》rispose ridendo Eugene.

Xavier lo sentì a malapena: saltò sulla sedia e strinse forte i braccioli con le mani non appena Mimi tornò a tradimento sulla sua erezione.
Percepì la lingua di lei stuzzicarlo sulla punta, per poi prenderglielo di nuovo tutto in bocca.

《Ti senti bene??》domandò Eugene corrucciando lo sguardo, vedendolo più strano del solito.

《Oh si... io... sono solo stressato per... lo studio》parlò a fatica, respirando profondamente per contenersi.

Sentì una mano di lei andare a stimolarlo, accompagnando i movimenti della bocca.

《Non ti vedo in forma, in effetti sei un po' pallido, dovresti andare a riposare》

Mimi lo accarezzò con il pollice nel suo punto più sensibile.

Un gemito gli sfuggì dalle labbra, cercò di mascherarlo subito facendolo passare come un lamento.

《Hai ragione...》non sapeva nemmeno cosa stava dicendo, le parole gli uscivano da sole 《Tra poco... vengo... VADO! Tra poco vado!》

Era un idiota.

Eugene lo guardava preoccupato mentre Xavier pregava che se ne andasse il prima possibile.

《Va bene, allora ti lascio al tuo studio, ci vediamo!》lo salutò alla fine.

Seguì la figura dell'amico che si allontanava fino al momento in cui si chiuse la porta alle spalle.
Riabbassò poi lo sguardo sotto alla scrivania, inquadrando la causa della sua mezza figura di merda.

《Sei impazzita? Vuoi farmi venire un infarto??》le disse bisbigliando.

Lei lo guardò fintamente dispiaciuta e, continuando a mantere il contatto visivo, lo leccò nuovamente su tutta la sua lunghezza.

《E io che pensavo ti piacesse...》sussurrò.

Xavier dovette spalancare la bocca ed inspirare forte, senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso.

《Lo adoro》riuscì a risponderle e lei tornò subito dopo a donargli piacere.

Non sapeva come aveva fatto a trattenersi fino a quel momento, l'aveva istigato talmente tanto che ora si sentiva sul punto di esplodere.

《Cazzo, sto per venire...》gemette appena qualche minuto dopo, inziando a percepire le prime ondate dell'orgasmo.

Mimi continuò a torturarlo, senza spostarsi.

Pochi istanti e per Xavier fu come ricevere un dono dal cielo: lei lo lasciò venire copiosamente nella sua bocca e gli permise di afferrarla per i capelli, preso dalla foga, per spingersi fino in fondo nella sua gola, facendola a malapena respirare.

Eyes - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora