III

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Nella testa di Xavier la decisione era stata presa, sarebbe andato a parlare con Bianca.

Da qualche parte doveva pur iniziare e se continuava a rifiutare ogni opportunità che gli si presentava poteva dire addio alla sua speranza di voltare pagina.

Fu proprio mentre era al centro del locale, in direzione del tavolo di Bianca e delle sue amiche, che si distrasse sentendo la campanella della porta d'ingresso suonare.

Gettando una breve occhiata alla sua destra, in direzione della porta, scorse una chioma di capelli lunghi e scuri che usciva dal bar.

Xavier stava ancora camminando e il suo sguardo era ancora verso la porta.

Seguì per pochi secondi il movimento della ragazza che stava uscendo.
Pochi secondi che bastarono per scorgere, al di là delle vetrate trasparenti del bar, il suo viso quando si voltò nella sua direzione.
Pochi secondi per sentire un brivido lungo tutta la schiena, fino a dietro alla nuca, nel momento in cui lo sguardo della ragazza dai capelli scuri incrociò quello di Xavier.
Eccoli. Occhi verdi esattamente come quelli delle sue visioni.
Furono pochi secondi in cui, a distanza di diversi metri, la ragazza sostenne proprio il suo sguardo.
Xavier si sentì sopraffatto, sembrava che quei pochi secondi stessero durando una vita.
Fino a quando nella folla, si scontrò per sbaglio contro un altro ragazzo e la perse di vista.
Furono pochi secondi, ma quando rialzò lo sguardo, Lei era sparita.

Si congelò, il suo cervello cercò immediatamente di realizzare cosa fosse appena successo.

Percepì come un suono lontano il saluto di Bianca, che si era accorta che il ragazzo era ad un passo da lei, ma non sapeva quanto in realtà fosse distante in quel momento.

《Fai più attenzione la prossima volta!》anche le lamentele dell'idiota con cui si era scontrato arrivarono ovattate alle sue orecchie.
Istintivamente provò il desiderio di tirargli un pugno: era colpa sua se l'aveva persa di vista.

Si ricompose in fretta, ignorò chiunque fosse intorno a lui e si precipitò fuori dal bar.

Si guardò intorno. Sparita. La cercò nelle vicinanze, avrebbe potuto percorrere solo pochi metri in quel poco tempo. Nessuna traccia. Eppure era lei, ne era sicuro. Non era così ubriaco. Aveva bevuto appena qualche birra.

Perso nei suoi pensieri non si rese conto di una presenza alle sue spalle. Una mano si appoggiò alla sua spalla e lui si voltò subito, allucinato.

《Ehi bello, hai parlato con Bianca? Cosa ci fai qua fuori?》chiese Ajax.

《Voleva andare all'Elysium senza di noi così da non avere concorrenza per le sue conquiste, te lo dico io!》si intromise Jamie, un altro loro amico, ridacchiando.

Xavier si schiarì la voce《...avevo solo bisogno d'aria, c'è troppa gente lì dentro... Forza, andiamo che è già tardi..》

Si incamminarono verso l'Elysium per continuare la serata.

Ajax aveva percepito che l'amico era turbato per qualche motivo, ma non voleva evidentemente affrontare l'argomento. Cercò di sdrammatizzare la situazione facendo previsioni sulla serata che ancora li aspettava, ipotizzando chi di loro sarebbe finito ubriaco fino a non riuscire a reggersi in piedi e piazzando scommesse.

L'Elysium era un locale dai soffitti alti, le luci azzurrine e gli specchi sulle pareti rendevano l'ambiente molto moderno.

Una volta entrati i ragazzi ci misero poco a sparpagliarsi: chi al bancone, chi in pista per ballare e chi alla ricerca di compagnia femminile con cui passare il resto della serata.

Dopo aver bevuto un cocktail ed essere andato in bagno Xavier aveva perso i suoi amici: quel locale era enorme e nella sua testa aveva già troppi pensieri per doversi preoccupare anche di quello.

Si sedette su un divanetto appena fuori dai bagni per tentare di schiarirsi le idee, sciolse i suoi capelli dall'elastico che li teneva legati in una mezza coda e li scompigliò, passandosi le mani anche sul viso.

Quando nel suo campo visivo tornarono con prepotenza le luci azzurre del locale e le persone che ballavano in pista rimase per un attimo così: lo sguardo rivolto verso un punto imprecisato e un'espressione corrucciata in viso.

Fu quando alcune persone si spostarono dalla pista che potè tornare a vedere una parte del bancone del bar e fu proprio lì che rivide Lei.

Il Destino quella serà si stava sicuramente prendendo gioco di lui, perchè di questo passo sarebbe impazzito.

Si alzò di scatto ma non riuscì a muovere un muscolo.
La osservò prendere un bicchiere dal bancone e portarsi la cannunccia alle labbra per berne un sorso. La sua testa dondolava a ritmo di musica mentre per un attimo socchiudeva gli occhi per gustarsi il sapore del cocktail.

Si guardò intorno e incrociò alla fine lo sguardo con quello di Xavier. Quegli occhi.

Lei gli sorrise.
Xavier mosse automaticamente un passo verso la sua direzione, doveva conoscerla.
Non smetteva di guardarlo e, mentre lui si avvicinava, tolse la cannuccia dal cocktail che stava bevendo e finì il resto del liquido nel bicchiere tutto in un sorso.
Appoggiò il bicchiere al bancone.
Aveva uno sguardo strano, quasi di sfida.
Quando Xavier arrivò a pochi metri lei iniziò a spostarsi, mantenendo il contatto visivo.
Stava scappando da lui o voleva che la seguisse?

L'avrebbe seguita anche in capo al mondo.

S'infilò in mezzo alla pista e per un attimo Xavier la perse di vista, aveva già iniziato ad agitarsi, mai poi ricomparve.

Finalmente si era fermata.

Eyes - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora