XVIII

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Appena sveglio, con Mimi spalmata su di lui in quel modo, trovava particolarmente difficile ragionare lucidamente.

Era così tentato, le sarebbe saltato addosso all'istante.

Ma prima doveva capire.

《Che cos'è successo?》

《Assolutamente niente》rispose lei e vedendo lo sguardo confuso di Xavier continuò: 《Ho dormito tutta la notte. Non dormivo così bene da una vita... Mi sembra assurdo, ma penso che Lei non abbia voluto perdere l'occasione di starti vicino. Mi sentivo così bene quando ho aperto gli occhi, volevo svegliarti per dirti tutto ma... ecco... tu ti sei agitato nel sonno e... mi sono lasciata trasportare... Scusami, mi dispiace non avrei dovuto》

Con quelle parole si raddrizzò con la schiena, allontanandosi dal suo viso, ma donandogli una visuale da capogiro del suo corpo ora seduto a gambe aperte sopra di lui.

《Non hai idea dell'effetto che mi fai》

Aveva ancora i suoi polsi stretti tra le mani quando un sorrisino le sfuggì dalle labbra, accompagnato da uno sguardo divertito, mentre gli disse:

《Beh, forse un'idea potrei averla》

Mosse appena il bacino su di lui.
Sentì la sua erezione premerle sul sedere.

Xavier chiuse gli occhi e reclinò il viso all'indietro, la mascella tesa, per contenere quella scarica di piacere.

Parlò con ancora gli occhi chiusi:
《Mimi io... ho bisogno che tu sia sicura questa volta》

《Lo sono. Non è stato facile dirti quelle cose... volevo solo proteggerti ed evitare di causare problemi... ma dopo questa notte ho capito che forse tra noi può funzionare, insomma... non sono mai stata così bene》gli spiegò《Sempre che tu lo voglia》aggiunse.

Xavier si sollevò di scatto e liberò i suoi polsi per prenderle il viso tra le mani e guardarla dritto negli occhi, incredulo ed emozionato a causa di quella confessione.

《Non desidero altro che te》sussurrò sulle labbra di lei.

Gli sorrise.

Percepì l'euforia attraversarlo come un fiume in piena: in un attimo ribaltò le loro posizioni, portandola sotto di sé.

Si tenne sollevato con i gomiti mentre finalmente tornava a baciarla, accarezzandole il viso.
Gli erano mancate le sue labbra, gli era mancato tutto di lei.

Mimi aveva le gambe strette intorno alla sua vita e le mani sulle sue spalle: sentì le dita di lei scorrere lungo tutta la schiena, infilarsi sotto alla maglietta e sollevarla per sfilargliela dalla testa.

Tolse anche i suoi vestiti velocemente, lasciandola con solo gli slip addosso.

Si godette la sensazione del suo corpo caldo contro la pelle, senza strati a dividerli: averla tutta per lui in quel modo, nel suo letto, gli sembrava ancora un sogno.

Lo graffiò appena quando Xavier prese a lasciarle dei baci bagnati lungo il collo, scendendo sempre più in basso sotto alle coperte.

Strinse il suo seno tra le dita, giocando con un capezzolo, mentre con la bocca si occupava dell'altro.

La sentì gemere appena.

Questa volta non aveva nessuna fretta, l'avrebbe fatta impazzire.

Leccò ogni centimetro di pelle fino alla sua intimità, ancora celata dagli slip.

Si posizionò con la testa tra le sue gambe, passando senza preavviso la lingua sopra al tessuto, andando a stimolare il suo clitoride: era talmente reattiva che il contatto le fece subito inarcare la schiena e chiudere appena le ginocchia.

Xavier, deliziato da quella reazione, le sfilò immediatamente quell'ultimo indumento per poi spalancarle le gambe con entrambe le mani e dedicarsi finalmente al suo piacere.

Prese a stuzzicarla con la lingua, portandola a gemere più forte.
Aveva un sapore così buono.
Non le diede tregua nemmeno quando si accorse del modo in cui si stava irrigidendo: ad ogni suo spasmo di piacere le teneva con forza le gambe aperte, in modo che non potesse chiuderle istintivamente.

Gli strinse i capelli tra le dita, ansimando.

《Ti prego Xavier... così mi uccidi...》

A quelle parole decise di lasciarle libera una gamba, ma solo per portarsi la mano vicino alla bocca.

Si leccò l'indice e il medio, prima di inserirli nella sua intimità e muoverli al suo interno: la portò al limite, torturandola allo stesso tempo con la lingua e con le dita.

Alla fine si tese come una corda di violino venendo per lui, rimanendo senza fiato.

Xavier pensò che avrebbe venduto anche l'anima al Diavolo per poter continuare a sentirla godere in quel modo per sempre.

《Tu sei matto》la sentì sussurrare mentre cercava di riprendersi dall'orgasmo, facendo nascere immediatamente un sorrisino malizioso sul suo volto.

《Abbiamo appena cominciato...》disse Xavier risalendo verso il suo volto, guardandola come un leone guarda la sua preda.

Ed era vero: aveva ancora un grosso problema in mezzo alle gambe che sperava di risolvere con il suo aiuto.

Tornò a sovrastarla facendole sentire quanto fosse duro attraverso i pantaloni della tuta che aveva ancora addosso.

《...lo senti cosa mi hai fatto?》domandò guardandola intensamente mentre le premeva tra le gambe la sua erezione.

《Posso rimediare》rispose lei innocente.

Xavier si tolse il resto dei vestiti con una mano mentre con l'altro braccio si sosteneva sopra alla ragazza, continuando a fronteggiarla.

《Si? Puoi?》

Era ad un soffio dalle sue labbra.

《Sono tua Xavier... fammi quello che vuoi》

Si fiondò sulla sua bocca ed affondò in lei con una spinta decisa non appena sentì quelle parole.

La baciò con bramosia e prese a muoversi subito per sfogare tutto ciò che aveva trattenuto fino a quel momento.

Aveva entrambe le braccia appoggiate ai lati del suo viso e le mani tra i suoi capelli, era completamente perso nel modo in cui si sentiva scivolare perfettamente dentro di lei.

《Ridillo》riuscì a chiederle eccitato come mai prima d'ora, tra un bacio e l'altro.

Mimi gli graffiò la schiena strizzando gli occhi per sfogare una scarica di piacere, prima di riaprirli e puntarli nei suoi decisa, appoggiando la fronte sulla sua.

《Sono tua》disse.

Era sua. Finalmente sua.

Un ringhio gli risalì dalla gola: raddrizzò il busto e riprese a spingersi ripetutamente in lei, tenendola saldamente per i fianchi.

La sentì urlare quando raggiunse l'orgasmo per la seconda volta.

Rallentò il ritmo per darle il tempo di riprendersi mentre non le staccava gli occhi di dosso: aveva i capelli scompigliati sul cuscino, le guance arrossate e le labbra aperte in cerca d'aria, gonfie a causa di tutti quei baci. Un'opera d'arte.

Lo prese completamente alla sprovvista quando lo spinse con le spalle contro il materasso, tornandogli sopra.
Vedere come prendeva fino in fondo tutta la sua lunghezza, sedendosi sopra di lui, gli fece cacciare gli occhi al cielo.

Le strinse le cosce affondando le unghie nella sua carne: lo stava cavalcando così bene che non riusciva più a trattenersi.

L'orgasmo lo colse poco dopo, violento e intenso tanto da farlo gemere forte, sollevare la schiena dal letto e appoggiare la testa su di lei.

Si strinsero a vicenda su quel letto ormai sfatto, cercando di regolarizzare il respiro.

《Rimani qui con me oggi?》domandò alla fine Xavier.

Un grande sorriso comparve sul suo volto quando la vide annuire.

Eyes - Xavier ThorpeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora