𝟙𝟘 𝔻𝕚𝕔𝕖𝕞𝕓𝕣𝕖

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"Ciao Kat... Eh... Ehhh... ETCIÙ!".

Katsuki fece una smorfia nel vedere il piccolo Midoriya ridotto uno straccio, totalmente distrutto. Probabilmente erano stati quei due giorni di corsa sfrenata nel freddo che lo avevano portato a prendersi un terribile raffreddore.

E perché si era presentato? Stava male, doveva stare assolutamente a riposo.

"Oi nerd, che ci fai qui? Dovevi rimanere a casa...".

"Ma no... - Tirò su con il naso, soffiandolo immediatamente con un fazzoletto - Sto bene!". La voce era leggermente nasale, il naso totalmente rosso e gli occhi lucidi. Era già tanto che non si fosse beccato anche la febbre...

Ma Izuku non voleva mancare a lavoro, gli piaceva stare lì e soprattutto... gli piaceva passare il tempo con Katsuki. Ne aveva poco a disposizione, voleva riuscire a sfruttarlo il più possibile, anche se rischiava di fare veramente una bruttissima figura nel farsi vedere così messo male...

"All Might, diglielo anche tu che non è il caso che resti qui...". Sbraitò contro il capo, che lui sollevò le mani in segno di resa.

"Giovane Bakugo, Midoriya ha la totale libertà di scelta. Non posso scacciarlo a calci nel sedere o legarlo ad una sedia ed obbligarlo a stare a riposo. Se vorrà rimanere a casa, basterà dirlo ed io accetterò". Katsuki fissò sbalordito il proprio capo, poi diventò una belva colossale.

Ma come era possibile non mandare a casa, per evidenti problemi di salute, un dipendente? Era già tanto che riuscisse a stare in piedi!

"Io spero tu stia scherzando! È un fottuto straccio".

"Kat-ETCIU! - Gemette infastidito, stropicciandosi gli occhi e facendosi percuotere da un brivido di freddo - Magari non starò fino a tardi... è pur sempre mercoledì. Non verrà molta gente... Giusto All Might?".

"No! Assolutamente no! - Sbottò furioso il biondo, togliendosi il cappello da elfo e afferrando il polso sottile del verdino - Chiama qualche altro coglione, lo accompagno a casa!".

"Ora mi state mettendo in difficoltà! Un po' di preavviso non guasterebbe!".

"Abbiamo fatto un turno in più con il preavviso di un'ora proprio di sabato, credo che abbiamo la possibilità di tornarcene a casa oggi visto che non c'è un'anima". Sbraitò, avviandosi di fretta verso lo spogliatoio sotto le lamentele svogliate di Izuku.

 "È solo un po' di raffreddore, non morirò per questo... - Non aveva nemmeno questa gran forza di ribellarsi alla sua presa, anche perché, tutto sommato... non gli dispiaceva affatto - Non vedo quale sia il problema".

"Dai, rivestiti subito e andiamo via. Ti accompagno a casa".

Izuku sentì le proprie guance scaldarsi, diede la colpa alla possibile febbre, e distolse lo sguardo quando vide Katsuki che stava iniziando a spogliarsi della sua divisa: "Sto bene, davvero".

"Tch, sembri uno zombie. Hai dormito almeno stanotte? Ieri stavi bene, come hai fatto ad ammalarti così in fretta?".

Gli occhi gli cascarono sui pettorali definiti del biondo, e per poco non sbavò dalla bocca. Guizzavano, sembravano fatti di marmo... Quanto gli sarebbe piaciuto toccarli e tastarli, percependo la forza che era dentro a quel corpo...

Si voltò di scatto di spalle, sentendo improvvisamente un enorme calore trapassargli le ossa, per poi andare a finire in basso...

Il suo respiro si fece più rapido, mentre iniziò ad armeggiare con il suo armadietto cercando di tirare fuori il suo cambio che aveva tirato disordinatamente all'interno: "Che cazzo...".

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