"Mi sto rompendo...".
"Senza il giovane Midoriya l'aria è sicuramente diversa, non trovi?". All Might ridacchiò, servendo una famiglia fin troppo felice.
Una felicità che fece salire il voltastomaco a Katsuki, perché in quel momento non lo era per niente...
Non aveva idea dello stato in cui si trovava Izuku, lo aveva lasciato la sera prima nel suo letto, ed in quel momento non aveva ancora ricevuto un nessun messaggio...
Perfino dopo ciò che era successo dentro quel dannato spogliatoio. Era dovuto scappare fuori per evitare un GROSSO problema da risolvere.
Ma quella mano a sfiorare la sua pelle... Sospirò, facendo il resto alla madre della famigliola, che sorrideva felice ed augurava delle buone feste.
Ma buone feste cosa, esattamente?! Lui se ne stava lì a guardare gente che comprava giocattoli, mentre l'unica cosa, o meglio, persona che voleva vedere, era assente.
"Senti, Bakugo... - Puntò i suoi occhi rossi in quelli del capo, che erano sereni - Puoi uscire prima se vuoi. Vedo la tua preoccupazione... È palpabile".
"Tch, perfino nelle frasi sembri un maniaco... - Sbottò lui, scuotendo la testa - Finisco il mio turno e vado. Non c'è preoccupazione di niente".
"Non sei debole se ti preoccupi per qualcuno, lo sai vero?".
Digrignò i denti, stringendo i pugni e puntando lo sguardo verso l'uscita: "Non sono debole in ogni caso".
"Ci penso io qui. Vai a cambiarti e... Vai dove vuoi andare. Non lavori bene in queste condizioni, prima ti hanno chiesto una navicella spaziale fatta con il lego e tu gli hai portato la bambola di Elsa di Frozen. Direi che è il momento che tu esca di qui. Ci vedremo domani".
Katsuki lo osservò, ragionando sopra alle sue parole. Effettivamente, non era d'aiuto... Per niente.
"Giuro che farò un doppio turno, lavorerò anche domenica".
"Non importa, giovane Bakugo. Vai a cambiarti".
**
"Oh, wow... Katsuki? Accomodati, prego! Non aspettavamo visite!". La madre di Izuku, Inko, fece accomodare in casa il ragazzo biondo, che sembrava rigido come un tronco d'albero. Non aveva pensato molto al da farsi, era uscito dal centro commerciale ed era andato a prendere la metropolitana per poter arrivare a casa del verdino, ma poi...?
Aveva bussato alla porta e di era maledetto subito dopo, quando i grandi occhi buoni della mamma avevano aperto la porta.
"Vuoi un thè...? O una cioccolata calda? Oppure un caffè...? Vieni, vieni".
"Un thè, grazie - Disse, guardandosi attorno alla ricerca di qualcuno - Ehm... Dek... Izuku?".
"Il mio povero Izuku, si è preso proprio un bel malanno... - Inko sospirò, camminando frettolosa in cucina - È già tanto che abbia mangiato la minestra a pranzo, si è rintanato di nuovo nella sua stanza a dormire. Se vuoi lo sveglio!".
"P-potrei... Ehm... - Si grattò il capo, guardandosi attorno frettolosamente, mentre cercava le parole giuste - Insomma... Gli ho portato... Dei biscotti e una cosa... Insomma...".
"Lo vuoi svegliare tu?".
Trattenne per un attimo il respiro, non riuscendo a guardare in faccia la mamma del ragazzo dai capelli verdi, ma ripose: "Sì".
Inko sorrise sinceramente, vedendo negli occhi di quel ragazzo qualcosa che raramente viene visto negli adolescenti. Negli occhi di quel ragazzo biondo vide una pura e sincera affezione, vide confusione, vide... Amore.
"Vai pure, vi porterò ad entrambi una tazza di thè caldo".
"Grazie". E con un leggero movimento del capo come a ringraziarla ancora, prese il suo zaino e andò al piano di sopra.
Che cosa gli avrebbe detto? ' Ehi nerd, volevo vederti '?
No, decisamente troppo imbarazzante...
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Love for Christmas
FanfictionIl Natale, una deliziosa festività conosciuta in tutto il mondo. Perfino da due ragazzi con due mentalità totalmente diverse: uno lo ama alla follia, adora la neve che scende leggera dal cielo candido, i regali sotto l'albero illuminato e l'amore ch...
