Estrella
"Ma perché non vuoi dirmelo?!" mi lamento incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
Carlos scuote la testa esasperato dalla mia insistenza e alza gli occhi al cielo. "Ti ho già ripetuto seicento volte che semplicemente non posso, non è che non voglio" ribadisce, frenando ad uno stop e inserendo la prima marcia.
Si è presentato al mio appartamento e mi ha praticamente trascinata in macchina con lui. Ha detto "stasera vieni a casa mia" e non ha voluto sentire ragioni, mi ha praticamente impedito di rifiutare.
Così mi sono semplicemente rassegnata e ho acconsentito. Ho afferrato la giacca e mi sono limitata a seguirlo, senza però mai smettere di chiedergli il motivo di quel mezzo rapimento.
Una volta arrivati da lui, Carlos si affretta a tirare fuori dal forno una teglia gigante, mentre io osservo il piccolo tavolo tondo, già accuratamente apparecchiato per due.
"Ho preparato il tuo sformato preferito" mi informa soddisfatto, appoggiando il recipiente sulla tovaglia.
"Zucca e patate?" chiedo emozionata.
Lui annuisce e riempie il mio piatto.
"Adoro il tuo tortino zucca e patate!" esclamo, afferrando la forchetta. Mi guardo intorno aggrottando le sopracciglia, poi i miei occhi tornano su Carlos, intento a prendere una porzione anche per lui. "Che cosa c'è sotto tutto questo?"
Lui alza il viso e mi guarda confuso. "Perché pensi che ci sia qualcosa sotto?"
"Perché ti conosco" rispondo prontamente, sistemandomi meglio sulla sedia e incrociando le braccia al petto. "Quindi parla, non ha senso mentire alla persona che ti conosce di più al mondo"
Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa, sedendosi. "Va bene, te lo dico. Sei asfissiante!" si lamenta, mentre io sorrido vittoriosa. "Felipe mi ha chiesto di tenerti occupata e di assicurarmi che tu non vada a casa sua stasera" mi spiega. "O almeno non finché non ti chiamerà lui" precisa.
Rimango interdetta davanti a quelle parole. Tutto questo è opera di Felipe? A Carlos non interessa davvero passare una serata con me? Alzo un sopracciglio e spalanco leggermente la bocca. "Wow..." sussurro.
"Doveva essere una sorpresa, sta preparando una serata speciale per voi... o qualcosa del genere" mormora infastidito, abbassando il tono della voce.
"Credevo fosse tutta farina del tuo sacco... Non pensavo che per passare del tempo con me fosse necessario che qualcuno te lo chiedesse" dico tagliente.
Il suo viso fa uno scatto e i suoi occhi si incastrano subito nei miei. "Ma che stai dicendo? Ho accettato proprio perché volevo stare un po' con te" dice alzando un po' la voce.
Annuisco piano e gli faccio un cenno come per fargli capire di lasciar perdere e abbasso il viso per iniziare a mangiare.
"Esti?" mi richiama lui.
"Mh?" rispondo; lo sguardo sempre fisso sul piatto.
"Guardami" dice duro, allungando il braccio verso di me per alzarmi il mento. "Volevo davvero stare con te stasera" ripete, senza staccare gli occhi dai miei.
Continuiamo a guardarci per qualche secondo, finché non annuisco di nuovo, stavolta più convinta della precedente. Infondo perché non dovrebbe voler stare con me? Ha sempre cercato delle scuse, anche le più stupide, per passare del tempo insieme, perché stasera dovrebbe essere diverso?
"Com'è?" mi chiede indicando il piatto con un cenno.
"Buonissimo come sempre" affermo portandomi la forchetta alla bocca. "Grazie, Carletes" sussurro sorridendogli dolcemente.
"È venuto così buono perché è per te" spiega, lasciando le posate nel piatto e guardandomi. "L'ho preparato con taaanto amore" ridacchia.
Scuoto la testa e sorrido divertita, mangiando un altro pezzo di tortino. "Sono onorata allora" dico ironica. "Che hai fatto ieri sera? Non ci siamo sentiti" gli chiedo poi corrugando la fronte.
"In realtà nulla" ammette, passandosi una mano fra i capelli.
Alzo un sopracciglio e rimango sorpresa davanti alle sue parole. Muovo un braccio verso di lui e gli poso una mano su una tempia, come per sentirgli la febbre. "Sei malato, per caso?" chiedo fingendomi preoccupata. "Carlos Sainz che non esce?" continuo, lasciando uscire una risatina dalla mia bocca.
Lui alza gli occhi al cielo e scuote la testa bevendo un sorso d'acqua, ma non risponde.
"Ehi?" lo richiamo, toccandogli il dorso della mano con un dito. "Guarda che scherzavo" gli faccio sapere, sporgendo il busto in avanti. "Ti sei offeso?"
Lui scuote la testa e ride. "Non mi hai mica insultato"
"Come mai non sei uscito? E soprattutto perché non sei stato con nessuna ragazza?" indago, curiosa.
"Ero stanchissimo, Esti" mi spiega, tagliando corto.
Non convinta della sua risposta, mi alzo e raggiungo il lato del tavolo dov'è seduto, appoggiandogli entrambe le mani sulle spalle. "Non dirmi bugie..." mormoro. "Lo sai che con me non funziona"
Carlos si gira a guardarmi e fa una smorfia. "Perché dovrei mentirti?"
"Non lo so" faccio spallucce. "Dimmelo tu"
Lui si alza e si ferma di fronte a me, guardandomi negli occhi. "Vuoi davvero sapere perché non sono uscito con nessuna ieri sera?" mi chiede, avvicinandosi sempre di più.
Annuisco piano, senza staccare lo sguardo dal suo e deglutendo a vuoto. Averlo così vicino mi manda in tilt.
"Nessuna di quelle ragazze è quella che voglio davvero nel mio letto" sussurra, riducendo sempre di più lo spazio tra i nostri visi.
La sua risposta mi lascia senza fiato e mi fa immediatamente correre un brivido lungo tutta la schiena. Apro leggermente la bocca e gli parlo con un filo di voce. "Chi vuoi nel tuo letto, Carlos?"
Per tutta risposta, lui si fionda sulle mie labbra appoggiando una mano sulla mia guancia e spingendomi con forza contro una parete. Allaccio le braccia dietro al suo collo e lo bacio avidamente, con passione, come se da un momento all'altro potesse scappare.
Nel giro di pochi minuti, il momento diventa sempre più intenso: allaccio le gambe attorno ai fianchi di Carlos, che mi tiene stretta a lui reggendomi dal sedere. Le mie dita vagano tra i suoi capelli, tirandoli leggermente e scompigliandoli.
"Se non lo vuoi fermami, Esti..." sussurra fra un bacio e l'altro. "Perché io non sono in grado"
"Non voglio che ti fermi" dico convinta, separandomi leggermente da lui per guardarlo negli occhi. "Non ti resisto, Carlos"
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Il filo rosso del destino - Carlos Sainz
FanfictionEstrella e Carlos sono migliori amici fin dai tempi dell'asilo. Si adorano e sono, da sempre, come fratello e sorella. Caratterialmente sono l'uno l'opposto dell'altra: lei dolce, sensibile e semplice; lui arrogante, strafottente e sfacciato. Cosa...