Carlos
Afferro i pantaloni della tuta e inseguo velocemente Esti, che scende le scale senza girarsi mai e senza prestare attenzione a nessuno dei miei tentativi di fermarla.
"Esti! Fermati, maledizione!" esclamo quando finalmente riesco a raggiungerla e a prenderla per il braccio.
Lei si gira a guardarmi infastidita, con gli occhi lucidi e gonfi. Sposta lo sguardo sulla mia mano, che avvolge il suo polso, poi con uno scatto si libera dalla mia presa. "Ti ho detto di lasciar perdere" mormora.
Scuoto la testa e prontamente l'afferro di nuovo quando ricomincia a camminare, facendo sì che si giri di nuovo verso di me. "Dimmi che cazzo succede, Esti" dico fermo, contraendo la mandibola. "Perché stavi piangendo?"
"Ne possiamo parlare domani? Ora hai anche ospiti, non mi sembra il caso d-" prova a dire, ma la interrompo non appena capisco cosa sta pensando.
"Smettila. Tu sei più importante di qualunque altra ragazza, e lo sai" dico convinto.
Lei stringe le labbra e abbassa lo sguardo, posandolo sulla mia mano, che stavolta si trova intorno al suo avambraccio. "Carlos..." sussurra.
La giro completamente verso di me e le faccio appoggiare le mani sul mio petto, avvicinando il viso al suo e alzandole il mento. "Vuoi dirmi che hai?" mormoro.
"Felipe mi-"
Aggrotto le sopracciglia non appena sento il suo nome, andando subito nel panico e iniziando a farmi film mentali e a straparlare com'è mio solito fare. "Felipe? Ti ha fatto del male? Ti giuro che lo uccido se-"
"No, no, no" mi blocca lei, asciugandosi le lacrime col palmo della mano. "Non mi ha fatto nulla, sto bene" mi rassicura, tranquillizzandomi.
Annuisco piano, sollevato dalle sue parole. "E allora che è successo?"
"Lui mi ha lasciata, immagino..." sussurra, trattenendo le lacrime.
"Ma perché? Andava tutto bene fra voi, perché ha fatto questo all'improvviso?" le chiedo confuso.
"L'ha capito, Carlos..." dice con un filo di voce, abbassando la testa e impedendomi di capire.
"Che stai dicendo, Esti? Di che parli?"
Lei alza di nuovo lo sguardo e punta i suoi occhi nei miei, senza parlare. Schiude di poco la bocca per provare a parlare, ma la richiude subito dopo.
In un attimo, capisco tutto. È come se le sue iridi comunicassero con le mie senza il bisogno di scambiarsi parole.
"Ha scoperto di noi due?" chiedo, quasi con paura.
Lei annuisce piano, quasi impercettibilmente. "Mi sento malissimo, Carlos" ammette. "Sono una stronza, lui non si merita questo" aggiunge, ricominciando a piangere.
Inizio ad accarezzare piano le sue spalle, avvicinandola a me e lasciando che mi abbracci. "Sta' tranquilla, ok?" sussurro, appoggiandole le labbra sulla fronte.
Lei scuote la testa e si stacca da me, riprendendo a guardarmi. "Sai perché non riesco a stare tranquilla?" sussurra, facendo passare gli occhi sulle mie labbra.
"Perché?" le chiedo piano, con un filo di voce.
Estrella passa un dito sul mio viso, percorrendone tutto il contorno. Segue con lo sguardo il tragitto e poi mi accarezza una guancia. "Perché nonostante tutto, continuo a pensare a te" mormora avvicinando i nostri nasi. "Al sesso, alla passione" aggiunge, facendoli strofinare. "Non mi do pace, Carlos. Perché non ho mai provato le sensazioni che mi fai provare tu con nessun altro uomo e faccio fatica ad accettarlo" continua, sistemandomi una ciocca di capelli. "Ma è così e non posso farci nulla" conclude.
Deglutisco a vuoto e la fisso mentre mi tocca dolcemente, facendomi venire i brividi. È passato appena un mese da quando abbiamo affrontato questo discorso e da quando ha scelto di rimanere con Felipe, e sapere che, per tutto questo tempo, lei ha sempre pensato a me, mi manda fuori di testa.
"Esti..." sussurro, avvicinando ancora di più il mio viso al suo.
Lei sposta velocemente il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra, per poi avvolgere le sue braccia attorno al mio collo e baciarmi con desiderio.
Poso rapidamente le mani sui suoi fianchi e la stringo a me, facendo scontrare il suo bacino col mio e provocando una scarica elettrica in tutto il mio corpo.
Estrella lascia fuoriuscire dalle sue labbra un gemito strozzato quando le mie mani si spostano verso il suo sedere e lo stringono.
Le sue dita vagano sulle mie spalle e sulla mia schiena ancora scoperta, le nostre labbra sono incollate e le nostre lingue giocano l'una con l'altra come se fossero calamite destinate ad unirsi.
Quando ci stacchiamo, appoggio la mia fronte sulla sua e sorrido lievemente, continuando a guardarla. "Mi mancava così tanto baciarti" confesso.
Lei arrossisce immediatamente e abbassa lo sguardo, puntandolo sulle sue scarpe. "Ho provato ad ignorare tutto questo, ma..." sussurra, lasciando la frase in sospeso.
Abbozzo un sorriso e intreccio le sue dita con le mie. "Ma...?" la incito a continuare.
"Mi piace troppo fare sesso con te" ammette sussurrando vicino al mio orecchio. Si morde il labbro e mi guarda con imbarazzo, prima di ricominciare a parlare. "Non penso ad altro da giorni" aggiunge, facendomi eccitare immediatamente.
Sposto rapidamente la mano sotto la sua gonna e le accarezzo una coscia con delicatezza. "Ah, sì?" le chiedo, baciandole lentamente il collo.
Lei si limita ad annuire e a spostare di più la testa da un lato per lasciarmi più spazio. Le mie dita si spostano subito sul tessuto delle sue mutandine, che sento già umide.
Sorrido sulla sua pelle quando dalla sua bocca esce un sospiro. "Carlos..." mormora, quasi lamentandosi.
Con un gesto veloce, sposto l'indumento e faccio scivolare due dita dentro di lei, iniziando a muoverle ritmicamente.
Lei chiude gli occhi e stringe le labbra per soffocare i gemiti, anche se non le riesce al meglio.
"Shhh, o ci farai scoprire" sussurro al suo orecchio, tenendo lo stesso ritmo.
Quando sento le sue pareti iniziare a pulsare e ad avvolgere completamente le mie dita, le tappo rapidamente la bocca con la mano libera, permettendole di lasciarsi andare fra le mie braccia.
Mi guarda con gli occhi carichi di desiderio e di eccitazione, nascondendo un sorrisetto e allacciando subito le braccia attorno al mio collo. "Ora manda via quella poverina che sta nel tuo letto e scopami in ogni stanza di casa tua"
***
Spazio autrice:
Primo capitolo dell'anno! Tanti auguri a tutti/e❤️
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Il filo rosso del destino - Carlos Sainz
FanfictionEstrella e Carlos sono migliori amici fin dai tempi dell'asilo. Si adorano e sono, da sempre, come fratello e sorella. Caratterialmente sono l'uno l'opposto dell'altra: lei dolce, sensibile e semplice; lui arrogante, strafottente e sfacciato. Cosa...