Capitolo 37.

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Estrella - Un mese dopo

Mi sveglio grazie ai raggi di luce che entrano dalla finestra della camera di Carlos; il modo giusto per iniziare la giornata con un sorriso. Sono terribilmente meteoropatica, odio la pioggia, le nuvole grigie ed il vento e amo il sole, il suo calore e l'estate, quindi le giornate come queste sono assolutamente le mie preferite.

Mi alzo dal letto lentamente, attenta a non svegliare Carlos, che ieri sera è crollato in un sonno profondo senza praticamente neanche accorgersene. È tornato stanchissimo dall'officina, non ce la faceva neanche a stare in piedi. Lui e Juan, da un paio di settimane, sono costretti a fare i doppi turni, perché improvvisamente e senza dare troppe spiegazioni, Felipe ha deciso di licenziarsi.

Decido di aspettare che anche lui si svegli per fare colazione, quindi prendo dall'armadio alcuni suoi vestiti sportivi per stare comoda e mi fiondo in bagno per fare una doccia.

***

"Carlos... Sono quasi le undici e mezza" mormoro buttandomi sul letto accanto a lui e accarezzandogli piano la guancia.

Dalla sua bocca non esce nulla di comprensibile, solo un grugnito di disapprovazione e fastidio; infatti, si gira dall'altra parte e si preme un lato del cuscino sull'orecchio.

"Wow... Anch'io sono felice di vederti, amore..." sussurro ironica, alzandomi dal letto dopo avergli lasciato un bacio sulla tempia. "Ti preparo la colazione, ti va?" gli chiedo una volta raggiunto l'altro lato del letto.

Lui si limita ad alzare il pollice verso l'alto, facendomi ridere, quindi mi dirigo velocemente in cucina e inizio a spalmare la marmellata di fragole - la sua preferita - sulle fette biscottate.

Qualche minuto dopo, però, la mia attenzione viene attirata dalla suoneria del telefono di Carlos appoggiato sul granito della cucina, che inizia a trillare ripetutamente per una serie di messaggi che gli arrivano tutti insieme.

"Carlos! Ti stanno arrivando un sacco di messaggi!" dico a voce alta, per far sì che mi senta anche dalla camera.

"Ecco dov'era il mio cellulare!" risponde lui assonnato.

"L'hai lasciato qui ieri sera prima di addormentarti come un bambino" gli ricordo ridacchiando.

"Vedi tu chi è, per favore. Io arrivo fra cinque minuti" risponde alludendo ai messaggi.

Mi pulisco le mani un po' sporche di marmellata su un fazzoletto, poi afferro il suo telefono e rimango pietrificata davanti allo schermo.

Kate.

La ragazza con cui Carlos è stato, quando è andato a trovare Paco a Londra.

Aggrotto le sopracciglia e mi impongo di non andare nel panico, almeno non prima di aver letto il contenuto di questi messaggi.

Ciao, Carlos.

Sono Kate, come stai? Spero tu stia bene, anche se parlando con Paco so che stai lavorando molto ultimamente.

Ti scrivo perché dopo che te ne sei andato da Londra ho pensato tanto a te e a tutto quello che abbiamo fatto insieme, e mi piacerebbe rivederti.

Fammi sapere, ok? Un abbraccio.

"Buongiorno, piccola..." mormora Carlos vicino al mio orecchio, prima di avvolgermi la vita con le braccia e di appoggiare il mento sulla mia spalla sinistra.

Lo sento irrigidirsi quando il suo sguardo cade sullo schermo del suo telefono, che è ancora tra le mie mani.

"Esti..." mormora, quando mi sposto, allontanandomi da lui.

"Non voglio litigare, Carlos. Ma penso che tu mi debba delle spiegazioni, non credi? Perché ti scrive questo, dopo quasi due mesi?" chiedo a raffica, con il cuore in gola e le mani che iniziano a sudare.

Lui si porta una mano agli occhi e sospira prima di cominciare a parlare. "Vorrei poterti rispondere, ma non lo so" dice soltanto, continuando a guardarmi.

Rido senza umorismo e alzo le braccia, rivolgendomi a lui con aria accigliata. "Sul serio? Questo è tutto quello che riesci a dire?"

"Sono qui con te, Estrella. Non la vedo e non la sento da settimane, come pensi che io possa sapere perché diavolo abbia deciso di riscrivermi?" alza la voce, gesticolando.

Non rispondo; mi limito a sbuffare e a sedermi lontana da lui, aspettando che il fastidio passi.
Dopotutto, non ha tutti i torti. Quei messaggi non sono compromettenti, non dimostrano che lui abbia fatto qualcosa alle mie spalle mentre stavamo insieme.

Tuttavia, sto comunque morendo di gelosia.

"Esti, sono serio. Non puoi incazzarti per questo! Non c'entro nulla!" si giustifica alzando la voce e avvicinandosi a me.

"Tu non puoi dire a me quando e per cosa incazzarmi, ok?" gli dico infastidita, puntandogli un dito contro. "Sei il primo ad ingelosirsi per qualunque cosa, anche la più stupida ed insignificante, quindi per favore non parlare"

Lui mi guarda per qualche secondo, poi sposta gli occhi in basso e sospira.

"Ti sembra normale che ti venga a scrivere queste cose?" chiedo, ricominciando a parlare ad alta voce.

"No, Estrella. Non sto dicendo che sia normale. Ma di certo non puoi incazzarti con me, visto che sono stato qui con te per settimane. Sempre, solo e unicamente con te, dalla mattina alla sera, escludendo il lavoro" mi dice con tono fermo, puntando di nuovo gli occhi nei miei.

Le sue iridi sono il mio punto debole. Lo sono sempre state e sempre lo saranno. Mi sciolgo un po' quando il suo sguardo si addolcisce e il suo viso si avvicina al mio.

Carlos fa strofinare i nostri nasi prima di cominciare a parlare contro le mie labbra. "Io ti amo, Esti" dice, portando una mia ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Non mi interessa più niente di nessun'altra ragazza" afferma guardandomi serio.

Annuisco piano dopo averlo guardato negli occhi, e lascio un bacio a stampo sulla sua bocca. "Anch'io ti amo" sussurro, appoggiando la mia fronte alla sua. "So che non c'entri nulla, scusa se me la sono presa così" aggiungo, portando le mie mani sulle sue guance.

Per tutta risposta, lui mette una mano alla base del mio collo e inizia a baciarmi lentamente, con passione e dolcezza, trasmettendomi tutto il suo amore.

"Ora facciamo colazione? Sto morendo di fame" dice poi toccandosi la pancia, non appena si stacca da me, facendomi ridacchiare.

***

Spazio autrice:

Amici, mi dispiace dovervi avvertire che siamo arrivati purtroppo anche alla fine di questa storia 💔

Ho adorato scriverla e devo ammettere che si è guadagnata un posticino speciale nel mio cuore, rispetto alle altre.

Detto questo, credo che il prossimo capitolo sarà l'epilogo. Fatemi sapere cosa vi aspettate, ci sentiamo prestissimo!

Il filo rosso del destino - Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora