Carlos - Due giorni prima
"Ma ben alzato, Chili!" mi saluta scherzosamente Paco, non appena mi vede uscire dalla camera.
Gli sorrido e mi stropiccio gli occhi, completamente stordito dal sonno. "È così tardi?"
"Mezzogiorno" mi fa sapere lui, girando lo schermo del cellulare verso di me.
"Non mi alzavo a quest'ora da secoli..." commento. "Siamo andati a letto all'orario in cui di solito mi alzo per andare a lavoro"
Lui ridacchia e mi fa segno di sedermi per mangiare qualcosa. "Ci sono i biscotti, i pancake, i-"
"I cereali..." lo interrompo prendendolo in giro. "Lo so, Paquito. Sono qui da cinque giorni ormai" gli faccio notare.
"Cabrón" sussurra ridacchiando.
"Piuttosto, dove mi porti di bello stasera?" gli chiedo contento, mangiando un biscotto.
"Stasera andiamo all'Heaven. È una delle discoteche più famose di Londra, è impossibile non divertirsi e non puoi perdertela" mi informa sorridendo.
"Sembravi uno di quei tizi delle pubblicità" lo schernisco. "Comunque va bene, mi piace"
"Ti piacerà, non ne ho dubbi. È sempre pieno di ragazze super sexy" dice con un sorrisetto malizioso, scompigliandomi i capelli.
***
Io e Paco siamo arrivati nel locale abbastanza presto, circa un'ora fa; si capiva anche dal fatto che fosse praticamente ancora vuoto.
Ora invece si sta riempendo e la situazione inizia a farsi seria, anche perché ho perso il controllo della quantità di alcol che ho ingerito mentre chiacchieravo con Paco.
"Ci stanno raggiungendo un po' di miei amici" mi informa, porgendomi l'ennesimo drink e tenendo il suo fra le mani.
Annuisco e mi porto la cannuccia alla bocca, bevendo un lungo sorso prima di girarmi verso l'entrata, distratto da un gruppo di ragazzi appena arrivati che camminano rumorosamente verso di noi.
Fra loro, la mia attenzione viene completamente rapita da una ragazza magra, con i capelli castani e lisci e due magnetici occhi blu.
"Sono loro! Vieni, te li presento"
La voce di Paco mi risveglia dai miei pensieri. Lo seguo barcollando verso i suoi amici e mi presento a tutti loro, lasciando per ultima la ragazza misteriosa.
"Mi chiamo Kate, piacere" mi sorride, stringendo la mia mano prima di girarsi di nuovo verso Paco. "Perché mi hai tenuto nascosto questo bel bocconcino per tutto questo tempo?" gli chiede ridendo e indicandomi con un cenno, facendo ridacchiare anche me.
"Carlos" rispondo deciso, guardandola negli occhi.
"Ti va di andare a bere qualcosa?" mi chiede osservandomi dalla testa ai piedi e afferrando la mia mano.
Il mio pensiero va subito ad Esti. Non bacio e non faccio sesso con ragazze che non siano lei da un sacco di tempo. So che non sto facendo nulla di male andando a bere qualcosa con Kate, ma ho paura di come possa finire questa serata, visto che lei ha suscitato il mio interesse ed io il suo.
Io ed Esti non stiamo insieme, il nostro è solo sesso senza impegno, solo un qualcosa di aggiuntivo. Quello che ci basta è che la nostra amicizia non venga rovinata, tutto qui.
La mia paura, però, è che io possa ferirla facendo qualcosa di sbagliato.
"Allora? Ti stai facendo desiderare?" mi chiede di nuovo, trattenendo una risata.
Sorrido forzatamente e scuoto la testa, abbassando per un secondo lo sguardo sulle nostre dita praticamente intrecciate. "Andiamo" acconsento poi, facendomi guidare da lei in mezzo alla folla.
***
Io e Kate abbiamo parlato per tutta la sera e abbiamo scoperto di avere tantissime cose in comune, a partire dal cibo fino ad arrivare ai gusti musicali.
È piacevole chiacchierare con lei, anche se faccio un po' di fatica a starle dietro perché parla molto velocemente e capire una lingua che non è la tua quando sei ubriaco non è il massimo.
"Carlos? Mi stai ascoltando?" mi chiede sventolando una mano davanti ai miei occhi.
"Scusami. Stavo pensando ad altro" ammetto abbozzando un sorriso.
"Ah, sì? A cosa?" mi chiede maliziosa, alzandosi dallo sgabello e venendo verso di me. Si sistema tra le mie gambe e scuote un po' il suo corpo, giusto il necessario per far sì che i suoi seni si muovano e richiamino la mia attenzione.
Indossa un vestito blu completamente scollato nella parte davanti, con un'apertura molto ampia proprio nella parte centrale del petto.
"Cosa stai guardando?" chiede ancora, facendo scorrere un dito su tutto il mio petto e poi portandolo sul mio mento, alzandolo e costringendomi a guardarla negli occhi.
"Mi ero... distratto" dico deglutendo a vuoto e facendola ridere.
Lei non dice nulla. Si limita ad attaccare le sue labbra alle mie non dandomi neanche il tempo e il modo di pensare o ragionare.
In quel momento, dalla mia mente sparisce tutto quanto. Non penso più a niente. Mi lascio semplicemente trasportare dall'alcol e dalle sensazioni del momento, ignorando ogni tipo di paranoia o di problema. Chiudo gli occhi e poso le mie mani sui suoi fianchi, stringendola e tirandola di più verso il mio corpo.
Lei passa le sue dita tra i miei capelli e poi sulle mie spalle, massaggiandole delicatamente e provocandomi un brivido.
In un millesimo di secondo, Kate sposta una delle sue mani sul mio membro, che inizia a crescere sotto il suo tocco, facendomi ansimare piano.
"Portami da qualche parte e scopami, Carlos" mormora al mio orecchio, facendomi eccitare ancora di più.
Per tutta risposta, afferro il suo polso e la trascino verso il bagno con forza, facendola passare davanti a me e chiudendomi la porta alle spalle non appena ne trovo uno libero.
***
Spazio autrice:
Vi sembrava tutto troppo bello per essere vero, eh?🙂
È arrivato il dramma anche in questa storia. Mi dispiace, amici😶🫢
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Il filo rosso del destino - Carlos Sainz
FanfictionEstrella e Carlos sono migliori amici fin dai tempi dell'asilo. Si adorano e sono, da sempre, come fratello e sorella. Caratterialmente sono l'uno l'opposto dell'altra: lei dolce, sensibile e semplice; lui arrogante, strafottente e sfacciato. Cosa...